RED STATE
Anno - 2011
Genere - Drammatico/Horror/Thriller
Provenienza - USA
Regia - Kevin Smith
Kevin Smith è un fottuto genio. Per carità, anche lui ha sfornato mediocrità (Clerks 2, Jay e Silent Bob), però, nello stanco e buonista mondo Hollywoodiano, sapete trovare un altro regista come lui? Una vita intera passata a sfornare commedie dissacranti (Clerks è e resta la sua perla assoluta) e poi, come se niente fosse, a darsi all'horror. Un buon horror per giunta.
Forse parlare di horror è riduttivo. Proprio come la storia, anche i generi, in questo film, si intersecano e si sommano confusamente (ma con metodo). Si parte con tre ragazzi che non sanno contenere gli ormoni (stile American pie), si continua con un horror religioso (magistrale Michael Parks nel ruolo del pastore fanatico e omofobo) e si finisce con un action movie (sparatoria sanguinosissima e davvero divertente). Viene anche criticata la politica antiterrorismo americana (da guardare e riguardare la scena finale). Tanta carne al fuoco insomma, così tanta che rischia di essere indigesta ai più. Molta gente potrebbe annoiarsi durante il monologo di un quarto d'ora del pastore Cooper (io l'ho trovato sublime), molti altri potrebbero storcere il naso di fronte a morti inaspettate che sembrano distruggere il climax (io ne ho gioito. Alleluja, un film non scontato!), poi c'è il finale. Sicuramente non tutti ne apprezzeranno l'ironia e giudicheranno le sanguinose ed esagerate scene della sparatoria: "una cagata pazzesca." Posso capirlo, vedere il vecchio e bravo John Goodman nei panni di un agente speciale che preferisce uccidere possibili innocenti, piuttosto che rischiare di fare una figuraccia davanti ai suoi capi è una cosa difficile da digerire. Voi provateci. La genialità di Smith sta anche nell'aver messo i personaggi in ruoli che a loro non sono congeniali. Guardando questo film, spesso rimarrete con l'amaro in bocca perché le cose non andranno come voi avreste preventivato, ma questo non è il solito banale film Hollywoodiano dove tutto è già scritto, tutto è già telefonato, tutto è già noioso.
Dategli una possibilità, forse vi conquisterà come ha conquistato me.
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Mediocrità Clerks 2 e Jay e Silent Bob? Wow. Mi pare un po' azzardata come affermazione.
RispondiEliminaClerks 2 è un film che è stato capito poco. Jay e Silent Bob è un gioco che ha fatto con il suo pubblico, ha voluto fare un film che fosse squisitamente nerd, citazionista e sopratutto divertente, e ci è pienamente riuscito...
RispondiEliminaPiù mediocri sono Generazione X e Zack and Miri (e lo dice anche Smith stesso su quest'ultimo). La robaccia vera è Cop Out, ma non lo conto nemmeno nella sua filmografia...