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mercoledì 23 aprile 2014

L'ACCHIAPPASOGNI - STEPHEN KING

Pubblicato da Sperling&Kupfer nel 2001
Dalla quarta di copertina: Amici fin dall'infanzia, Henry, Jonesy, Beav e Pete hanno preso da adulti strade diverse, però non rinunciano al loro appuntamento annuale nel Maine, là nella baita dove ondeggia quel curioso oggetto indiano chiamato acchiappasogni. Ma stavolta li aspetta una brutta avventura: il cielo preannuncia una tempesta di neve e nel folto del bosco si aggira qualcuno (o qualcosa) che amerebbe tanto abitare sulla Terra. E quando si scatena la bufera... L'orrore è davvero senza nome? O esiste nel momento in cui noi gliene diamo uno?

E dopo la quarta di copertina più inutile del mondo, incominciamo a parlare di questo romanzo dell'inossidabile Re del brivido, scampato per un pelo a un investimento mortale (estate 1999) che lo ha segnato gravemente nel fisico ma, allo stesso tempo, gli ha donato la linfa creativa dei bei tempi andati. Sì, perché "L'acchiappasogni" è il primo romanzo post incidente e la differenza con i romanzi immediatamente precedenti (Primo tra tutti lo squallido "La bambina che amava Tom Gordon") si vede tutta. 
Non che questo romanzo sui soliti alieni invasori sia da "top ten Kinghiana", ma qui finalmente scompare gran parte dell'inutile deriva buonista che aveva caratterizzato alcuni degli ultimi lavori novecenteschi del Re. 

In questo romanzo sembrano rivivere tutti i maggiori lavori di King: "Shining", "Il corpo", "Cose preziose" e sopratutto "IT", citato ampliamente tra le pagine e che condivide la stessa struttura, basata su continui salti temporali e sull'amicizia dei cinque protagonisti, prima ragazzini e poi adulti. Proprio uno dei cinque ragazzi: Duddits, affetto dalla sindrome di down sarà colui che veicolerà le parti di maggior spessore del libro, senza cadere in stupide banalità buoniste dovute al suo stato.
Per il resto la storia è buona e, nonostante la solita grossa mole di pagine, non annoia il lettore. Pur non arrivando a vette assolute, questo romanzo di fantascienza con tocchi horror, non dovrebbe dispiacere ai fan di Stephen King.


giovedì 17 aprile 2014

VELOCE REQUIEM PER GABRIEL GARCIA MARQUEZ

Hai scritto quello che forse è il più bel libro della letteratura mondiale. Sicuramente il più bello che io abbia mai letto.

Grazie per tutta la poesia che ci hai donato