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martedì 17 dicembre 2013

LO STREGOSCAR 2013


Dopo il successo della scorsa edizione, si ritorna a valutare i vincitori delle tre categorie: Miglior libro pubblicato dalla grande editoria, Miglior libro pubblicato dalla piccola e media editoria, Miglior film.
Ovviamente saranno presi in considerazione solo film e libri recensiti in questo blog in tutto l'arco del 2013 (attenzione, recensiti nel 2013. Non necessariamente pubblicati).
Le regole saranno esattamente come quelle dello scorso anno: Ogni categoria avrà cinque nomination e un solo vincitore. Tutto qui? Sì.

CATEGORIA - MIGLIOR LIBRO PUBBLICATO DALLA GRANDE EDITORIA:

1)DRIVE IN (trilogia) - JOE R. LANSDALE edito da Einaudi
2)I SEGRETI D'ITALIA - CORRADO AUGIAS edito da Rizzoli
3)LA CAVALCATA DEI MORTI - FRED VARGAS edito da Einaudi
4)SHINING - STEPHEN KING edito da Bompiani
5)TRAINSPOTTING - IRVINE WELSH edito da Guanda

AND THE WINNER IS... TRAINSPOTTING

Commovente, irriverente, angosciante, a tratti estremamente divertente. Trainspotting è un pugno nello stomaco, una storia scritta con il cuore (stracolmo di rabbia) e dannatamente "reale".

CATEGORIA: MIGLIOR LIBRO PUBBLICATO DALLA PICCOLA E MEDIA EDITORIA

1)ANTROPOMETRIA - PAOLO ZARDI edito da Neo.
2)COI BINARI FRA LE NUVOLE - RICCARDO FINELLI edito da Neo.
3)FAME - SERGIO ORICCI edito da I sognatori Factory editoriale
4)IL 18° VAMPIRO - CLAUDIO VERGNANI edito da Gargoyle books
5)QUATTRO SOLI A MOTORE - NICOLA PEZZOLI edito da Neo.

AND THE WINNER IS... QUATTRO SOLI A MOTORE

In questo caso, anche solo la scelta dei cinque candidati è stata ardua, figuratevi quella del vincitore. Un applauso a Nicola Pezzoli, scrittore che meriterebbe di essere il caso letterario dell'anno, applauso alla Neo. che bissa il successo dell'anno scorso e si dimostra una casa editrice eccezionale, e un applauso a tutte quelle piccole e medie case editrici che continuano a sfornare buoni libri nonostante le sempre più crescenti difficoltà.

CATEGORIA: MIGLIOR FILM 

1)BLACK DEATH
2)GRINDHOUSE - A PROVA DI MORTE
3)LA PARTE DEGLI ANGELI
4)QUELLA CASA NEL BOSCO
5)LE STREGHE DI SALEM

AND THE WINNER IS... BLACK DEATH

Film tedesco misconosciuto e ingiustamente snobbato da critica e pubblico. Un piccolo capolavoro lontanissimo dal gusto hollywoodiano e dal concetto di "Happy ending". Da guardare e da comprare.

ALBO D'ORO:

MIGLIOR LIBRO GRANDE EDITORIA
- Il potere del cane (2012)
-Trainspotting (2013)

MIGLIOR LIBRO PICCOLA  MEDIA EDITORIA
- Gobbi come i Pirenei (2012)
- Quattro soli a motore (2013)

MIGLIOR FILM
- Hard candy (2012)
- Black death (2013)

domenica 1 dicembre 2013

GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (31) - OLD BOY

OLD BOY
Anno: 2003
Genere: Drammatico/Thriller
Provenienza: Corea del sud
Regia: Park Chan-wook

Nel 1988, Oh Dae-su viene rapito e tenuto prigioniero in una cella-albergo, senza sapere perché. Liberato dopo quindici anni, apprende che a organizzare tutto è stato Lee Wo-jin, un suo ex compagno di scuola (Old boy): scoprirà a caro prezzo il motivo della propria reclusione; e nella vendetta verrà coinvolta la giovane Mido, di cui è innamorato.
(da "Il Mereghetti"  Dizionario dei film 2011)

Old boy è il film che lanciato il regista Park Chan-wook in occidente. Seconda parte della trilogia della vendetta (preceduto da "Mr Vendetta" e seguito da "Lady Vendetta") questa pellicola pone lo sguardo su di una Corea infettata da una società spietata e disumana, dove non esiste un vero personaggio positivo. Persino il calvario del protagonista porterà l'uomo a scoprire il lato peggiore di sé e la sua vendetta si risolverà in una situazione insostenibile per tutti, sopratutto per se stesso.
Chan-wook, che si ispira a un omonimo manga giapponese, non ha paura di mostrare una violenza sia mentale che fisica che a volte sconfina nel grottesco. Il cinismo è alle stelle e la visione a volte risulta davvero difficile, sopratutto per i soggetti più emotivi.
In definitiva, regia a volte un pò troppo compiaciuta ma ottima, attori in palla e storia difficile da digerire ma davvero ben architettata.
PS:
Non ero sicuro di parlare di questo film in questa rubrica. Dopotutto il film di Chan-wook è davvero "grande", ma di sicuro non è sottovalutato. A dimostrazione di questo c'è la meritata premiazione al festival di Cannes, impreziosita dalle parole del maestro Quentin Tarantino, che ha definito questa pellicola:"Il film che avrei voluto fare".
Se ne parlo è perché tra poco uscirà l'immancabile remake americano diretto da uno dei registi più sopravvalutati del panorama hollywoodiano: Spike Lee.
Se dovete vedervi un Old boy, fate in modo che sia l'originale, non la copia. Intesi?

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