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martedì 8 ottobre 2013

GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (30) - BEHIND THE MASK VITA DI UN SERIAL KILLER

BEHIND THE MASK - VITA DI UN SERIAL KILLER
Anno: 2006
Genere: Horror
Provenienza: USA
Regia: Scott Glosserman

In un mondo dove i grandi serial killer dei film slasher (Nightmare, Halloween, Venerdì 13 ecc) sono reali, la regista Taylor Gentry e i suoi due cameraman sono intenti a documentare le gesta di Leslie Vernon, intenzionato a farsi un nome come i suoi predecessori. Leslie parla dei trucchi del mestiere, i segreti dei serial killer come lui e la carneficina di giovani che intende compiere, ma quando è giunta l'ora di entrare in azione, Taylor e i suoi colleghi tentano di fermare la mattanza.

Non c'è niente da fare, forse è vero che ormai il cinema horror ha dato tutto quello che poteva dare e per fare un buon film su questo genere, bisogna ricorrere al meta-cinema. Il capostipite fu "Scream" di Wes Craven, che giocava con i cliché del genere. Un altro ottimo esempio è "Quella casa nel bosco" di cui ho già parlato in un'altra recensione.
Però "Behind the mask" va oltre e per la prima ora ci mostra un film che potrebbe essere un programma di Dmax portato all'eccesso, per poi ritornare alle consuetudini slasher, che però qui hanno tutto un altro sapore. Ottimo l'attore misconosciuto Nathan Baesel che spicca sopra tutti ed entra perfettamente nel ruolo di un uomo folle, ma acuto e dall'estrema intelligenza, pronto a tutto per compiere la sua strage per motivi deliranti, ma che alla fine risultano quasi "giusti". Quasi.
Nonostante il velo di ironia che pervade la pellicola, il regista Glosserman è bravo a mantenere viva la tensione, come e più di un normale horror e la sceneggiatura, nonostante qualche buco (credo voluto), riesce a non cadere nel ridicolo involontario.
Come succedeva per "Quella casa nel bosco", anche questo è un film che potrà essere pienamente apprezzato dagli amanti del cinema horror, in particolare dello slasher, che si divertiranno a cogliere le innumerevoli citazioni.
Un esempio a caso: nel film è presente sia Kane Hodder in un cameo, sia Robert Englund. Quest'ultimo recita in una parte molto simile a quella del Dottor Loomis in "Halloween". Se sapete di cosa sto parlando, guardate pure questo film. Vi assicuro che vi divertirete. Se non avete la minima idea di chi siano i tizi sopra riportati, guardatelo ugualmente, probabile che non vi dispiacerà, ma lo relegherete nella zona "cazzatelle simpatiche".

PS: Guardatevi i titoli di coda fino alla fine.

ALTRI FILM RECENSITI


sabato 5 ottobre 2013

CONSIGLI PICCOLA EDITORIA 13 - (OTTOBRE)

Questo mese due antologie di due ottimi scrittori italiani.

ANTROPOMETRIA - PAOLO ZARDI (GENERE - Racconti, EDITORE - Neo., ANNO - 2010, PAGINE - 173)

Dal risvolto di copertina: Antropometria: misurazione dell'essere umano, del corpo e delle sue componenti; ma anche, come suggerisce Paolo Zardi, misurazione di esistenze, di relazioni, di micro mondi dentro cui ogni suo racconto si muove per coglierne le fratture, i cambiamenti, le trasformazioni inattese. E' l'evento inaspettato il fulcro attorno al quale ciascun personaggio tenta di riscrivere i contorni della propria vita e dei propri rapporti: una donna accecata dall'odio quando improvvisamente si scopre affetta da una malattia rarissima; un'improvvisa richiesta d'aiuto che pone due cugini di fronte a una scelta impensabile; una donna avanti negli anni che scopre un amore imprevisto; un padre che, suo malgrado, capisce cosa significa essere madre.
Vite, spaccati, desideri, accomunati tutti da piccoli o definitivi cedimenti.
Con uno stile ed uno sguardo un personalissimo verismo massimalista, Paolo Zardi costruisce storie in cui qualcosa "improvvisamente" salta, si altera, deflagra.
16 racconti dove l'autore mette in scena scorci di umanità a cui, con l'intensità della propria penna, ridà spessore e distanze che altrimenti non potremmo vedere, né percorrere, o tantomeno misurare.

Quando leggete un racconto di Paolo Zardi dimenticatevi omicidi efferati, misteriosi serial killer, mostri  paurosi, eroi senza macchia o pericolosi nemici da combattere. No, Zardi non è un autore del genere. Il titolo: "Antropometria" non è lì per caso. Tranne rari casi, l'autore sembra vivere nella perenne ricerca di qualcosa, gli scheletri negli armadi delle persone comuni, delle famiglie, della collettività. Tutti noi abbiamo eccentricità da nascondere, segreti a volte ridicoli e a volte seri, ma sempre inconfessabili o quasi. Zardi li viola e la sua penna, a volte caustica ma divertente, a volte estremamente cinica e drammatica, scorre che è un piacere. Sorprendenti sono sopratutto i dialoghi dei personaggi (spesso senza nome, come a voler dire che potrebbero essere ognuno di noi) che ruotano attorno a una vicenda e poi, quando meno ci si aspetta, arrivano al nocciolo con colpi di scena davvero ottimi.Racconti come "Non del tutto, non per sempre", "E' di nuovo famiglia" o "Il resto del corpo" sembrano grotteschi e improbabili, eppure non lo sono. O meglio, sono gli esseri umani a essere spesso grotteschi e improbabili. Zardi sembra saperlo e riporta tutto nel suo libro.
Consigliato
PS: Tra poco (Ottobre 2013) dovrebbe uscire la seconda raccolta di racconti dell'autore veneto. Bene, ma in futuro sarei curioso di vederlo alle prese con un romanzo lungo. (rettifico: un romanzo, il buon Zardi l'ha già scritto. Si intitola "La felicità esiste" ed è stato pubblicato nel 2012 da Alet edizioni. Chissà, forse prima o poi ne parlerò.

DOMANI FORSE MAI - FRANCESCO TROCCOLI (GENERE - Fantascienza, fantastico - EDITORE - Rill, ANNO - 2012, PAGINE - 103)

Dalla descrizione del libro: Domani forse mai è la seconda uscita della collana Memorie dal Futuro, serie di antologie che RILL dedica a un solo autore, scelto fra quelli che più si sono distinti nell'ambito del trofeo RILL. Dopo la personale di Emiliano Angelini, nel 2011, che da anche il nome alla collana, nel 2012 è la volta di Francesco Troccoli e dei suoi racconti fantastici e di fantascienza.

Già da alcuni anni, il trofeo RILL sta diventando una tappa obbligata per tutti gli scrittori italiani di fantascienza. Tra questi Troccoli svetta. Già autore dell'ottimo Ferro 7 già recensito su questa rubrica, Troccoli propone una raccolta di racconti fantastici e di fantascienza. In queste 9 brevi opere il tempo la fa da padrone (non a caso il titolo è formato da tre avverbi di tempo). L'autore romano si dimostra bravo a giocare con questo fattore e sforna lavori che si leggono con facilità e che sanno prendere il lettore.
Consigliato agli amanti di questi generi.