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lunedì 30 aprile 2012

A.C.A.B. - CARLO BONINI

Edito da: Einaudi nel 2009

NB: In questo post si parla del libro, non del film che purtroppo non ho ancora visto.


Se odiate a prescindere la polizia, in particolare la celere (reparto mobile della polizia di stato), gli ultras, i manifestanti pacifici e non, gli immigrati etc, questo libro non fa per voi. D'altro canto, se tutti questi gruppi li amate incondizionatamente... questo libro non fa per voi lo stesso.

Bisogna sfogliare le pagine di ACAB (famoso acronimo che sta per: All cops are bastards) con la mente più aperta possibile. Senza prendere alcuna posizione preventiva insomma.
Il giornalista Bonini tramuta famose vicende giudiziarie italiane in un romanzo bello e terribile che vi farà conoscere un mondo che la maggior parte delle persone ignora.
Quel che ne esce fuori non è un atto d'accusa, ma una ricostruzione il più imparziale possibile dei fatti. Resterete sorpresi, visto il titolo dell'opera, quando vi troverete a parteggiare per le squadre di celerini che, nonostante tutto quello che si dica, svolgono un lavoro difficile e importante per pochi euro al mese. Altre volte, gli stessi celerini con cui avete simpatizzato si copriranno di infamia impossibile da perdonare (fatti di Genova su tutti, ma non solo).
Una parte importante nel libro la svolgono gli ultras, o meglio, la frange più violente del tifo ultras (in particolare: romanista, laziale e napoletano) con le loro terribili sigle; così violente da cadere nel ridicolo: NISS (Niente Incontri Solo Scontri), BISL (Basta Infami Solo Lame) come se fossero bambini che giocano a fare i capibanda.
Il problema è che non giocano affatto, fanno sul serio. 
E quando queste bestie travestite da tifosi mettono a ferro e fuoco una città voi chi chiamate? La polizia è chiaro.
Per questo questo libro è così difficile. Le persone che spesso odiamo, sono le stesse che, in innumerevoli occasioni hanno salvato città dalle devastazioni di neobarbari con le sciarpe sgargianti sul volto e una lama nella tasca.
Prendere posizione si fa ancora più complicato nel capitolo La notte romana, quando centinaia di ultras romanisti e laziali si uniscono per devastare Roma (e cercare il morto tra la polizia) dopo l'infame (bisogna ammetterlo) omicidio del tifoso laziale Gabriele Sandri ad opera del poliziotto della stradale Luigi Spaccarotella. 
Il capitolo viene scritto come se si parlasse di una sanguinosa battaglia medioevale, perché questa è stata. Il problema è che non si capisce quale esercito appoggiare: quello che, per sedare una rissa, spara nel bel mezzo dell'autostrada uccidendo sul colpo un ragazzo, o quello che, per vendicarsi di un torto, mette a ferro e fuoco una città arrivando ad assaltare una caserma (sfiorando una strage tra l'altro, visto che gli agenti di guardia hanno l'ordine di sparare a vista nel caso di un assalto in caserma).
Particolarmente interessante (Per quanto riguarda l'aura Buoni/Malvagi che circonda la polizia italiana) è un discorso del libro tra un poliziotto e un giornalista picchiato dagli ultras che mi accingo a riportare:

A terra c'erano due operatori televisivi. Li avevano conciati davvero male. Uno dei due schiumava dalla bocca una bava rossastra. chiedeva aiuto. Drago si era fermato con alcuni dei suoi uomini, disponendoli a semicerchio per proteggerli. La reazione dei due era stata istintiva. Si erano accovacciati sull'asfalto in posizione fetale, proteggendosi la nuca con entrambe le braccia.
Aveva aiutato uno dei due a risollevarsi, e sostenendolo per un avambraccio lo aveva accompagnato vicino a un mezzo per farlo bere. Non era riuscito a trattenersi.
"Pensi di essere a Genova? Pensavi forse che le avresti prese anche da noi?"
Il tipo si era voltato di scatto.
"Io a Genova c'ero."
"Questo l'avevo capito"
"Perché"
"Perché a Genova c'ero anche io e perché ho visto come avete reagito quando ci avete visto."
"Capisco..."
"Capisci? Davvero capisci?"
"Si, insomma, credo di si. Ma queste che razza di bestie sono?"
"Come hai detto?"
"Bestie."
"Ho capito bene, allora."
"Certo che hai capito bene. Mi stavano ammazzando."
"Sono le stesse bestie che difendete nei Tg della sera. Con quelle belle inquadrature a stringere, magari dal basso verso l'alto. Quelle in cui vedi tre dei nostri contro uno di questi animali. Sai, quelle immagini che chi sta sul divano, dice: - E questi nazisti da dove sono usciti?

Riuscite a vedere come il poliziotto Drago riesca ad avere ragione e torto allo stesso tempo? Salva coraggiosamente due uomini in pericolo, ma tratta con cinica ironia uno di essi ancora sconvolto dai fatti di Genova di dieci anni prima.
Impossibile prendere una posizione definitiva.
Ci sarebbe molto altro di cui parlare, molti altri esempi da fare ma non sarebbe giusto. Vi consiglio questo libro e vi consiglio di leggerlo il più attentamente possibile. 
Pensate, ragionate, scrivetemi se non siete d'accordo col mio punto di vista. E' sempre un piacere confrontarsi con gli altri, l'importante è cercare di non farlo con bombe carta, manganelli, spranghe, lacrimogeni etc.

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domenica 29 aprile 2012

CONSIGLI FILM - COMMEDIA

NB: Alcuni film, potrebbero non apparire nella classifica, non per demerito, ma perché appariranno in un' altra classifica. (Es: Alien non sarà nella lista Horror, ma in quella della Fantascienza. Psycho sarà nella lista dei Giallo/Thriller). Altri film potrebbero non apparire, perché non li ho mai visionati ne ho intenzione di farlo a breve (Es: Harry Potter non apparirà nel fantasy). Altri ancora non appariranno perché non li reputo fondamentali... i gusti sono gusti.

ESSERE JOHN MALKOVICH: USA - 1999 - Regia: Spike Jonze - Attori principali: John Malkovich, John Cusack, Cameron Diaz. 
Bellissima commedia surreale con un eccezionale Malkovich (nei panni di sé stesso... beh, più o meno) che si prende simpaticamente in giro. Cameron Diaz è irriconoscibile, ma fa un buon lavoro (forse proprio perché è irriconoscibile). Ottima la fotografia, sopratutto nelle scene iniziali.

AMICI MIEI: ITA - 1975 - Regia: Mario Monicelli - Attori principali: Gastone Moschin, Philippe Noiret, Ugo Tognazzi.
C'è chi dice che sia la migliore commedia italiana. Altri dicono che sia il più bel film di Monicelli. Io non concordo con nessuna delle due linee di pensiero, ma sicuramente questa pellicola entrerebbe nel podio in tutti e due i contesti. (Da vedere anche il sequel: Amici miei parte II).

IL MARCHESE DEL GRILLO: ITA - 1981 - Regia: Mario Monicelli - Attori principali: Alberto Sordi, Caroline Berg, Giorgio Gobbi.
Altra pellicola che può entrare in corsa come miglior commedia italiana di sempre. Sordi è titanico e, quando recita nei panni di Gasperino il carbonaio, offre la miglior interpretazione della sua vita (a mio modesto avviso). Monicelli da come sempre il suo contributo fondamentale e la ricostruzione della Roma ottocentesca è ottima. E' un vero peccato che non si riescano più a fare commedie del genere in questo paese.

IO E ANNIE: USA - 1977 - Regia: Woody Allen - Attori principali: Woody Allen, Diane Keaton, Tony Roberts.
Un film che si odia o si ama incondizionatamente. Atmosfera molto anni 70', un Woody Allen in piena forma e una Diane Keaton bellissima (e bravissima).

IL GRANDE LEBOWSKY: USA - 1998 - Regia: Joel Coen - Attori principali: Jeff Bridges, John Goodman, Steve Buscemi.
Supercult anni 90', un film che sta iniziando a invecchiare davvero bene. Il trio Bridges/Goodman/Buscemi è perfetto e i loro dialoghi irresistibili. La trama, per quanto pazzesca (e forse proprio per questo) affascina lo spettatore e lo trascina nel mondo del drugo.

LA SIGNORA AMMAZZATUTTI: USA - 1994 - Regia: John Waters - Attori principali: Kathlen Turner, Sam Waterston, Ricki Lake.
Divertente commedia nera che irride la classica sana famiglia americana medio-borghese (troppi aggettivi?). Film passato immeritatamente sotto silenzio... almeno qui in Italia.

FANTOZZI: ITA - 1975 - Regia: Luciano Salce - attori Principali: Paolo Villaggio, Liù Bosisio, Gigi Reder.
Nel 1971 Paolo Villaggio creò un mito, nel 1975 lo portò sul grande schermo. Il film sul più sfigato dipendente italiano (almeno a quei tempi c'era lavoro) è un must assoluto imperdibile. Consiglio anche i due film successivi: Il secondo tragico Fantozzi (1976) e Fantozzi contro tutti (1980). Evitabili gli altri.

DIVORZIO ALL'ITALIANA: ITA - 1961 - Regia: Pietro Germi - Attori principali: Marcello Mastroianni, Daniela Rocca, Stefania Sandrelli.
Commedia nera, divertente e molto moderna visto i tempi in cui fu girata. Cast eccezionale e Germi alla regia... non sarebbe potuto mai uscire un brutto film.

THANK YOU FOR SMOCKING: USA - 2005 - Regia: Jason Reitman - Attori principali: Aaron Eckhart, Maria Bello, Robert Duvall.
Film estremamente intelligente sul mondo del tabacco e del tabagismo. Una delle migliori commedie del nuovo millennio. Ogni tanto la trama va un po' per i fatti suoi (ad esempio il rapimento del protagonista), però nel complesso un gran bel lavoro.

ARIZONA JUNIOR: USA - 1987 - Regia: Joel Coen, Ethan Coen - Attori principali: Nicolas Cage, Holly Hunter, Trey Wilson.
Il miglior film di Nicolas Cage (non che ci voglia molto) supportato molto bene dalla brava Holly Hunter. Commedia gradevole da guardare in completo relax.

L'ARMATA BRANCALEONE: ITA - 1966 - Regia: Mario Monicelli - Attori principali: Vittorio Gassman, Gian Maria Volontè, Carlo Pisacane.
Ennesimo film di Monicelli (non sarà l'ultimo) ad entrare nell'elenco delle commedie. Fantastica la rappresentazione di un medioevo sporco e cencioso. Cast stellare (di quelli che c'erano una volta).

UNA PALLOTTOLA SPUNTATA: USA - 1988 - Regia: David Zucker - Attori principali: Leslie Nielsen, Priscilla Presley, George Kennedy.
Cult anni 80', parodia dei polizieschi alla: Ispettore Callaghan. Leslie Nielsen (RIP) è impagabile. Un film che vedo sempre con grande piacere (anche i seguiti non sono male).

THE BLUES BROTHERS: USA - 1980 - Regia: John Landis - Attori principali: John Belushi, Dan Akroyd, James Brown.
Film criticato alla sua uscita, poi diventato cult assoluto. Mix riuscitissimo di commedia con la musica nera di quegli anni. Tante risate e ottima musica insomma. 

FRANKENSTEIN JUNIOR: USA - 1974 - Regia: Mel Brooks - Attori principali: Gene Wilder, Marty Feldman, Peter Boyle:
La migliore parodia mai fatta e il miglior Brooks di sempre. Marty Feldman nei panni del servitore Igor è eccezionale.

IL VIZIETTO: ITA/FRA - 1978 - Regia: Edouard Molinaro - Attori principali: Ugo Tognazzi, Michel Serrault, Claire Mourrier.
Simpatica commedia degli equivochi sul travestitismo. Michel Serrault è irresistibile.

PARENTI SERPENTI: ITA - 1992 - Regia: Mario Monicelli - Attori principali: Maria Confalone, Alessandro Haber, Tommaso Bianco.
Di film ne ho visti tanti in vita mia, ma una pellicola che descrivesse così bene una riunione di famiglia per le feste mi mancava. Certo, raramente nella realtà si arriva allo stesso epilogo, però...

I SOLITI IGNOTI: ITA - 1958 - Regia: Mario Monicelli - Attori principali: Vittorio Gassman, Renato Salvatori, Memmo Carotenuto.
Che vi devo dire. Io ho il pallino di Monicelli e credo si sia capito. Se non conoscete questo grande regista fatevi pure una scorpacciata di suoi film. I soliti ignoti mi sembra il migliore con cui incominciare.

OVOSODO: ITA - 1997 -Regia: Paolo Virzì - Attori principali: Edoardo Gabriellini, Nicoletta Braschi, Claudia Pandolfi.
Commedia generazionale diretta da quel bravo regista che è Virzì. Ottimo e in palla il cast. Una delle mie commedie preferite, lo consiglio spassionatamente.

CLERCKS - COMMESSI: USA - 1994 - Regia: Kevin Smith - Attori principali: Brian O'Halloran, Jeff Anderson, Marilyn Ghigliotti.
La miglior commedia indipendente che abbia mai visto. Kevin Smith, con pochissimi soldi e un pugno di attori sconosciuti mette su un lavoro egregio su il lavoro di tutti i giorni. Tra l'altro un film semi-biografico visto che Smith all'epoca era proprio un commesso.

ANIMAL HOUSE: USA - 1978 - Regia: John Landis - Attori principali: John Belushi, Tim Matheson, John Vernon.
Il nonno dei vari American pie etc etc. Questo è il film (insieme a blues brothers) che ha portato John Belushi   in cima all'Olimpo... Olimpo da cui cadde pochi anni dopo per abuso di alcol e droghe.






domenica 22 aprile 2012

CONSIGLI FILM - HORROR

Qui di seguito elencherò i venti film che, chi si professa appassionato di horror, deve assolutamente vedere. Non si tratta di una classifica dei migliori film dell'orrore, ma di pietre miliari del genere di cui consiglio assolutamente la visione. Nei prossimi giorni creerò elenchi simili di altri generi cinematografici.

NB: Alcuni film, potrebbero non apparire nella classifica, non per demerito, ma perché appariranno in un' altra classifica. (Es: Alien non sarà nella lista Horror, ma in quella della Fantascienza. Psycho sarà nella lista dei Giallo/Thriller). Altri film potrebbero non apparire, perché non li ho mai visionati ne ho intenzione di farlo a breve (Es: Harry Potter non apparirà nel fantasy). Altri ancora non appariranno perché non li reputo fondamentali... i gusti sono gusti.

SCREAM: USA - 1996 - Regia: Wes Craven - Attori principali: Neve Campbell, David Arquette, Courteney Cox Arquette.
Il film che ha risollevato le sorti dell'horror anni '90 e ha riportato in auge lo slasher degli anni '80 facendo nascere decine di film fotocopia spesso di scarsa qualità (So cosa hai fatto, Urban legend etc) nonché diverse parodie (Scary movie).

NOSFERATU IL VAMPIRO: GER - 1922 - Regia: Friedrich Wilhelm Murnau - Attori principali: Max Schreck, Gustav Von Wangheneim, Greta Schroder.
Per quel che mi riguarda, il miglior film sui vampiri. Schreck è perfetto nei panni del Conte Orlok (E' circolata persino la leggenda che fosse un vero vampiro). Il muto e il bianco e nero non annoiano. Anzi, danno alla pellicola un'aura particolare e affascinante.

THE OTHERS: USA/SPA/FRA - 2001 - Regia: Alejandro Amenàbar - Attori principali: Nicole Kidman, Alakina Mann, James Bentley.
Nato sull'onda del successo de Il sesto senso, questo film "di fantasmi" neogotico è estremamente affascinante anche se un po' lento. Buona la regia e la fotografia, ottima la recitazione della Kidman, momenti di paura sparuti ma intensi.

LA CASA: USA - 1981 - Regia: Sam Raimi - Attori principali: Bruce Campbell, Ellen Sandweiss, Richard Demanicor.
Girato con un budget abbastanza striminzito, quest'opera prima di Sam Raimi (Spiderman, Drag me to hell) fu un clamoroso successo internazionale e a buona ragione. Da questo film verranno tratti due sequel sempre con Campbell come protagonista (entrambi di buon livello) e altri tre apocrifi, che con la Casa di Raimi non hanno nulla a che fare.

DRACULA DI BRAM STOCKER: USA - 1992 - Regia: Francis Ford Coppola - Attori principali: Gary Oldman, Winona Ryder, Anthony Hopkins.
Grande sforzo produttivo per creare finalmente un film su Dracula attinente al romanzo. L'attinenza non sempre è presente, ma cast e regia fanno un lavoro ottimo. Da vedere anche solo per i primi minuti ambientati nella Romania medievale.

VENERDI' 13: USA - 1980 - Regia: Sean S. Cunningham - Attori principali: Betsy Palmer, Adrienne King, Kevin Bacon.
Il film in sé non è eccezionale, ma ha il merito di creare uno dei mostri più famosi del panorama horror: Jason Voorhees. Su quest'ultimo dovrei fare una precisazione riguardo al film, ma non vorrei fare spoiler verso chi non l'ha mai visto.

LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI: USA - 1968 - Regia: George A. Romero - Attori principali: Duane Jones, Judith O'Dea, Karl Hardman.
Gli zombie pre-Romero erano solo dei poveri disgraziati, resi schiavi da qualche crudele stregone voodoo. Il regista Newyorkese cambia le carte in tavola creando uno dei mostri di più grande successo nella storia dell'horror (tutt'ora le pellicole "zombesche" si sprecano). Coraggiosa, visto i tempi, l'idea di dare a un attore di colore (Duane Jones) il ruolo di protagonista.

FREAKS: USA - 1932 - Regia: Tod Browning - Attori principali: Wallace Ford, Leila Hyams, Olga Blacanova.
Film sulla deformità fisica e sulla crudeltà dei cosidetti "normali" che fece discutere non poco alla sua uscita (tanto che la versione integrale venne distrutta e a noi rimane soltanto quella tagliata). Peccato, comunque quello che ci rimane (64 minuti) è da acquistare, guardare e ragionare.

PROFONDO ROSSO: ITA - 1975 - Regia: Dario Argento - Attori principali: David Hemmings, Gabriele Lavia, Daria Nicolodi.
Il più grande Argento di sempre, filma il più grande giallo/horror di sempre. Il grande regista italiano non riuscirà più neanche a sfiorare certe vette di perfezione.

NON APRITE QUELLA PORTA: USA - 1974 - Regia: Tobe Hopper - Attori principali: Marilyn Burns, Allen Danziger, Paul A. Partain.
Film che cambiò per sempre l'idea di Horror dando l'impulso alla nascita del genere Slasher (anche se qui di sangue se ne vede poco) e creò uno dei "mostri sacri" del cinema horror: Leatherface (faccia di cuoio).

IL MISTERO DI SLEEPY HOLLOW: USA - 1999 - Regia: Tim Burton - Attori principali: Johnny Depp, Christina Ricci, Christopher Walken.
Grandissime atmosfere che solo il Burton vecchia maniera (Fino a Big fish, per intenderci) sapeva trovare. Il cast fa un lavoro egregio, Depp è irresistibile. La storia ti prende e ha il gusto di un'affascinante fiaba nera.

SHINING: USA/GB - 1980 - Regia: Stanley Kubrick - Attori principali: Shelley Duvall, Jack Nicholson, Danny Lloyd.
Quando un genio della letteratura (King) incontra un genio della macchina da presa (Kubrick) può uscirne solo un capolavoro assoluto che, incredibilmente, King non apprezzò. Mi dispiace per quest'ultimo, ma non condivido le sue idee. Shining è un capolavoro assoluto da avere assolutamente.

NIGHTMARE - DAL PROFONDO DELLA NOTTE: USA - 1984 - Regia: Wes Craven - Attori principali: Robert Englud, Heather Langenkamp, Amanda Wyss.
Il film che ha creato la figura di Freddy Krueger. Serve altro per portarlo nell'olimpo del cinema horror?

BALLATA MACABRA: USA - 1976 - Regia: Dan Curtis - Attori principali: Karen Black, Oliver Reed, Bette Davids.
Dopo Shining, il più bel film sulle case infestate. Atmosfera molto anni '70, buono il lavoro di cast e regia, bella e originale (per l'epoca) la storia. Film relativamente poco conosciuto.

BEHIND THE MASK - VITA DI UN SERIAL KILLER: USA - 2006 - Regia: Scott Glosserman - Attori principali: Nathan Baesel, Angela Goethals, Robert Englud.
Il regista Glosserman segue la lezione metafilmica di Scream e la porta molto più avanti. Qui l'assassino è consapevole di essere ripreso e si fa addirittura intervistare. Non sarà una pietra miliare del cinema horror, ma a me è piaciuto davvero tanto. Recensione completa

OSCAR INSANGUINATO: GB - 1973 - Regia: Douglas Hickox - Attori principali: Vincent Price, Diana Rigg, Ian Hendry.
Il più bel horror/thriller inglese. Da vedere anche solo per la prova attoriale del grandissimo Vincent Price, uno dei più grandi attori della storia del cinema.

MISERY NON DEVE MORIRE: USA - 1990 - Regia: Rob Reiner - Attori principali: James Caan, Kathy Bates, Richard Farnswohrt.
Quando Kathy Bates recita in un film tratto da un romanzo di Stephen King potete andare sul sicuro. Horror psicologico d'eccezionale bellezza.

PLANET TERROR: USA - 2007 - Regia: Robert Rodriguez - Attori principali: Rose McGowan, Freddy Rodriguez, Marley Shelton.
A prima vista sembra una baracconata di effetti speciali e budella in bella vista, ma se osservate attentamente, potrete notare tutto lo stile di rodriguez che, fidatevi, ne ha tanto. Come se non bastassela McGowan è bellissima.

LA COSA: USA - 1982 - Regia: John Carpenter - Attori principali: Kurt Russel, Wilford Brimley, T.K. Carter.
Storia che tiene incollati davanti allo schermo, effetti speciali d'avanguardia (per l'epoca), cast di primo livello, ottima regia e colonna sonora. Questo film ha tutto.

HALLOWEEN: USA - 1978 - Regia: John Carpenter - Attori principali: Jamie Lee Curtis, Donald Pleasence, Nancy Kayes.
Film che a sorpresa ebbe un successo spropositato alla sua uscita. Se devo essere sincero non lo amo particolarmente, ma è stato il trampolino di lancio per la brava attrice Jamie Lee Curtis e ha dato i natali a Michael Myers, quindi ha tutto il diritto di stare tra i film "obbligatori" per un patito di horror.

I QUATTRO CAVALIERI DELL'APOCALISSE








venerdì 6 aprile 2012

PICCOLI PENSIERI CINEFILI NOTTURNI

Ultimamente sono andato al Diana. L'unico cinema di Jesi (AN) scampato al massacro che si sta svolgendo in qualunque città italiana... quello dei vecchi cinema, fagocitati da quegli orrendi mostri senz'anima chiamati multisala (brivido, terrore, raccapriccio!).
Nella ridente città che ha dato i natali a Federico II e a Bruno Cartò (per delucidazioni cliccate qui) esistevano tre cinema: Politeama, Astra e Diana. I primi due sono ormai terra per i ceci (pace all'anima loro), il Diana ancora regge tenacemente... ancora per poco se le voci che mi sono arrivate sono vere. Ben presto L'UCI CINEMA (?) sarà l'unico jesino e saremo costretti a vedere solo e unicamente le minestrine riscaldate che tanto successo hanno in questi (tristi) anni.
E pensare che esiste (anche in Italia) un sottobosco di registi con i controcoglioni (scusate il francesismo) dalle grandi capacità (e pochi soldi) che faticano a trovare il minimo spazio per far conoscere la loro visione artistica. E non parlo di film d'essai, ma anche di generi popolari come l'horror e la commedia.

Lo so che avevo già parlato male dei multisala in un post, ma mi piacerebbe ribadire il concetto.

Evitate il cinema spazzatura, evitate quei ricettacoli di merda e pubblicità che sono i multisala. Riscoprite i vecchi cinema delle vostre città finché siete ancora in tempo; quelli scomodi e rovinati, dove non esiste pop corn (tanto me lo porto da casa), dove lo schermo è piccolo e senescente... proprio come i proiezionisti, ormai a un passo dalla pensione (governo permettendo).
Vi farete una vera cultura cinematografica e probabilmente pagherete di meno il biglietto (mi raccomando... bibite e pop corn da casa).

Per la cronaca, sono andato a vedere "Romanzo di una strage". Un gran film su una delle più tremende pagine di storia italiana dal dopoguerra a oggi. I geni dell'UCI non si sono nemmeno degnati di prenderlo in considerazione per una proiezione... certo, dovevano proiettare Titanic 3D (qui una bestemmia ci starebbe bene) e tutte quelle altre puttanate che ammorbano l'aria con la loro mediocrità.

mercoledì 4 aprile 2012

SKIOPPA 'NI CO' - JOHN BIG GEORGE & RICKY TIGER BIGWITHE

Edito da: Crac edizioni nel 2011

Vivete fuori dalla provincia di Ancona? Vivete addirittura fuori dalle Marche? Allora difficilmente avrete sentito parlare dei Kurnalcool, la metal (Vì metal, per la precisione) band che dal 1986 è entrata di diritto nel pantheon della scena artistica marchigiana.
(Ovviamente non intendo fare paragoni con gente come Leopardi o Raffaello... Due discreti dilettanti che ancora devono farsi le ossa).

Era 'na calda giornata de luglio e la gente stava a fa 'na pennichella dopo magnato... quando, tutto ad un botto...
Questo è il famosissimo intro di Skioppa 'ni co' (La canzone), era quasi naturale, che anche il libro iniziasse così.
Skioppa 'ni co' è in pratica una divertente e interessante biografia della popolare band falconarese. Una carrellata di informazioni dagli albori (1986) ai giorni nostri: La nascita, le prime crisi, la reunion, il successo e una serie di "storielline alcoliche" che vi faranno sfogliare le 200 pagine una dopo l'altra, sperando di non arrivare mai alla fine.
Io le "Kurnacchie alcolizzate" le conosco dai tempi delle medie (sono già passati 12 anni... porca putt...) ma consiglio questo libro (scritto a quattro mani dai due cantanti: John Big George e Ricky Tiger Bigwhite. Oltre altri contributi di membri del gruppo ed ex membri) sopratutto a chi volesse farsi una cultura su una bella (e vera) realtà nel mondo asfittico della musica italiana odierna (basta con i talent... per pietà).

Da un punto di vista tecnico, il libro può vantare una copertina da urlo (quella della foto) dove viene raffigurata la raffineria API di Falconara Marittima Kurnalchizzata.
Per quel che riguarda il contenuto, a volte è leggermente confusionario e, chi non conosce bene la band, rischia di perdersi alcuni passaggi, ma nel complesso il tutto regge più che bene.
Sono presenti anche tantissime fotografie storiche e non solo.

Insomma, una biografia interessante, divertente e ben fatta.
Obbligatorio l'acquisto per i fan, caldamente consigliato per gli appassionati di metal e/o sbornie.



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martedì 3 aprile 2012

GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (10) - 127 ORE

127 ORE
Anno - 2010
Genere - Drammatico/Biografico
Provenienza - USA/GB
Regia - Danny Boyle

TRATTO DA UNA STORIA VERA: Aron Ralston è un alpinista americano che, in un incidente nelle montagne del deserto dello Utah, rimane con un braccio bloccato sotto a un masso. Passano le ore, poi i giorni mentre le scorte di cibo e acqua si assottigliano e con esse le speranze di essere salvato in tempo. 

Ok, questo non è esattamente uno di quei film sottovalutati o semisconosciuti di cui parlo di solito (sei nomination all'Oscar non sono uno scherzo), ma è un grande film e su questo non ci piove. A mio avviso rientra agevolmente nella top ten dei migliori film del primo decennio di questo nuovo millennio.
La vecchia storia dell'uomo contro la natura selvaggia e crudele è stata già toccata innumerevoli volte dal cinema (pensate a "Cast Away"). Il discorso non cambia se si tratta di storie basate su fatti realmente accaduti ("Alive - Sopravvissuti") ma mai si sono toccate delle vette artistiche ed emozionali così elevate.
Una menzione speciale la merita l'attore James Franco (Spiderman - Milk) che ha l'improbo il compito di reggere tutto il film sulle sue spalle. Compito eseguito alla grande. Ma è il regista Danny Boyle (Trainstopping - 28 giorni dopo) a farla da padrone.
Se Franco riesce a dare una credibilità stupefacente allo sventurato Ralston, Boyle mostra, senza risparmiarsi, immagini oniriche e weird che contribuiscono a catturare lo spettatore dandogli la sensazione di trovarsi lì, in quella stretta e paurosa fenditura nella roccia, affamato, assetato e sopratutto disperato.
Molto toccanti (a volte cinicamente simpatiche) sono le scene che Franco/Ralston riprende con la sua piccola videocamera: "Quando troverete il mio corpo, tenetevi pure la videocamera se vi piace, ma mandate il video ai miei genitori. Ve ne sarei davvero grato." Originale e degna di Boyle (lo dico come complimento) la scena dove il protagonista, ormai sicuro di morire, valuta se sia giusto o no masturbarsi in quelle circostanze.

La famosa scena finale merita un discorso a parte.
In questo caso mi trovo un po' in difficoltà a parlarne per paura di spoiler (Io sapevo benissimo cosa sarebbe successo, ma non vorrei rovinarvi la visione). Mi limiterò a dire che è davvero intensa e provoca un dolore (psicologico, ma non solo) che raramente mi è capitato di provare guardando un film. Probabilmente la sensazione è accresciuta dal fatto che si tratta di un film tratto da una storia vera.
In ogni caso, ai soggetti più sensibili ricordo che, durante alcune proiezioni al cinema, ci sono stati casi di svenimenti in sala e addirittura un attacco epilettico.

Concludo dicendo semplicemente che è un film che vi colpisce al cuore. Lo consiglio senza mezzi termini.

TRAILER

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