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martedì 17 dicembre 2013

LO STREGOSCAR 2013


Dopo il successo della scorsa edizione, si ritorna a valutare i vincitori delle tre categorie: Miglior libro pubblicato dalla grande editoria, Miglior libro pubblicato dalla piccola e media editoria, Miglior film.
Ovviamente saranno presi in considerazione solo film e libri recensiti in questo blog in tutto l'arco del 2013 (attenzione, recensiti nel 2013. Non necessariamente pubblicati).
Le regole saranno esattamente come quelle dello scorso anno: Ogni categoria avrà cinque nomination e un solo vincitore. Tutto qui? Sì.

CATEGORIA - MIGLIOR LIBRO PUBBLICATO DALLA GRANDE EDITORIA:

1)DRIVE IN (trilogia) - JOE R. LANSDALE edito da Einaudi
2)I SEGRETI D'ITALIA - CORRADO AUGIAS edito da Rizzoli
3)LA CAVALCATA DEI MORTI - FRED VARGAS edito da Einaudi
4)SHINING - STEPHEN KING edito da Bompiani
5)TRAINSPOTTING - IRVINE WELSH edito da Guanda

AND THE WINNER IS... TRAINSPOTTING

Commovente, irriverente, angosciante, a tratti estremamente divertente. Trainspotting è un pugno nello stomaco, una storia scritta con il cuore (stracolmo di rabbia) e dannatamente "reale".

CATEGORIA: MIGLIOR LIBRO PUBBLICATO DALLA PICCOLA E MEDIA EDITORIA

1)ANTROPOMETRIA - PAOLO ZARDI edito da Neo.
2)COI BINARI FRA LE NUVOLE - RICCARDO FINELLI edito da Neo.
3)FAME - SERGIO ORICCI edito da I sognatori Factory editoriale
4)IL 18° VAMPIRO - CLAUDIO VERGNANI edito da Gargoyle books
5)QUATTRO SOLI A MOTORE - NICOLA PEZZOLI edito da Neo.

AND THE WINNER IS... QUATTRO SOLI A MOTORE

In questo caso, anche solo la scelta dei cinque candidati è stata ardua, figuratevi quella del vincitore. Un applauso a Nicola Pezzoli, scrittore che meriterebbe di essere il caso letterario dell'anno, applauso alla Neo. che bissa il successo dell'anno scorso e si dimostra una casa editrice eccezionale, e un applauso a tutte quelle piccole e medie case editrici che continuano a sfornare buoni libri nonostante le sempre più crescenti difficoltà.

CATEGORIA: MIGLIOR FILM 

1)BLACK DEATH
2)GRINDHOUSE - A PROVA DI MORTE
3)LA PARTE DEGLI ANGELI
4)QUELLA CASA NEL BOSCO
5)LE STREGHE DI SALEM

AND THE WINNER IS... BLACK DEATH

Film tedesco misconosciuto e ingiustamente snobbato da critica e pubblico. Un piccolo capolavoro lontanissimo dal gusto hollywoodiano e dal concetto di "Happy ending". Da guardare e da comprare.

ALBO D'ORO:

MIGLIOR LIBRO GRANDE EDITORIA
- Il potere del cane (2012)
-Trainspotting (2013)

MIGLIOR LIBRO PICCOLA  MEDIA EDITORIA
- Gobbi come i Pirenei (2012)
- Quattro soli a motore (2013)

MIGLIOR FILM
- Hard candy (2012)
- Black death (2013)

domenica 1 dicembre 2013

GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (31) - OLD BOY

OLD BOY
Anno: 2003
Genere: Drammatico/Thriller
Provenienza: Corea del sud
Regia: Park Chan-wook

Nel 1988, Oh Dae-su viene rapito e tenuto prigioniero in una cella-albergo, senza sapere perché. Liberato dopo quindici anni, apprende che a organizzare tutto è stato Lee Wo-jin, un suo ex compagno di scuola (Old boy): scoprirà a caro prezzo il motivo della propria reclusione; e nella vendetta verrà coinvolta la giovane Mido, di cui è innamorato.
(da "Il Mereghetti"  Dizionario dei film 2011)

Old boy è il film che lanciato il regista Park Chan-wook in occidente. Seconda parte della trilogia della vendetta (preceduto da "Mr Vendetta" e seguito da "Lady Vendetta") questa pellicola pone lo sguardo su di una Corea infettata da una società spietata e disumana, dove non esiste un vero personaggio positivo. Persino il calvario del protagonista porterà l'uomo a scoprire il lato peggiore di sé e la sua vendetta si risolverà in una situazione insostenibile per tutti, sopratutto per se stesso.
Chan-wook, che si ispira a un omonimo manga giapponese, non ha paura di mostrare una violenza sia mentale che fisica che a volte sconfina nel grottesco. Il cinismo è alle stelle e la visione a volte risulta davvero difficile, sopratutto per i soggetti più emotivi.
In definitiva, regia a volte un pò troppo compiaciuta ma ottima, attori in palla e storia difficile da digerire ma davvero ben architettata.
PS:
Non ero sicuro di parlare di questo film in questa rubrica. Dopotutto il film di Chan-wook è davvero "grande", ma di sicuro non è sottovalutato. A dimostrazione di questo c'è la meritata premiazione al festival di Cannes, impreziosita dalle parole del maestro Quentin Tarantino, che ha definito questa pellicola:"Il film che avrei voluto fare".
Se ne parlo è perché tra poco uscirà l'immancabile remake americano diretto da uno dei registi più sopravvalutati del panorama hollywoodiano: Spike Lee.
Se dovete vedervi un Old boy, fate in modo che sia l'originale, non la copia. Intesi?

ALTRI FILM RECENSITI

martedì 19 novembre 2013

I 15 MIGLIORI FILM PEGGIORI DEL NUOVO MILLENNIO

Non ce l'ho fatta. Volevo mettere soltanto la top ten dei film peggiori ma la scelta si è rivelata impossibile. Quindi invece delle solite 10 pellicole fetecchie, ve ne beccherete 15.
Non è stata una scelta facile. Alla fine delle mie ricerche avevo una rosa di 40 pellicole e scartarne alcune è stato davvero arduo per diversi motivi (scusa Cande, ma Bangkok dangerous non ci sarà. Avevo già troppa scelta per mettermi a guardare anche un film con Nicolas Cage che finora avevo avuto la fortuna di non aver visto. Spero che capirai).
Bando alle ciance, iniziamo.

ALEX L'ARIETE
Anno: 2000
Regia: Damiano Damiani

Uno non fa in tempo a cambiare millennio che subito si becca questa pietra miliare della stronzata... sulla nuca... ahia!Grandissime risate per la recitazione dell'Albertone nazionale, carabiniere nel film come nella realtà. Direte: Allora magari così la recitazione risulterà più realistica, no? No. Anzi: NOOOOOOO! Per dirla alla Tomba in uno dei momenti più comici del film (peccato che sarebbe dovuto essere un momento drammatico).
No comment sulla Hunziker... da prendere a legnate per ore, farsi una bella doccia rinfrescante, e poi ricominciare con più foga di prima. Curiosità: Il film fu visto al cinema da 597 persone in tutta Italia.

SHAOLIN SOCCER
Anno: 2001
Regia: Stephen Chow

I cinesi stanno al cinema comico come gli inglesi stanno alla buona cucina. Un'ora e mezza (e mi è andata pure bene... la versione originale dura 2 ore) a vedere 'sti stronzi mezzi ninja che giocano a non si sa cosa e non si sa perché. C'è pure una sotto-trama romantica tra il protagonista figo (per quanto possa essere figo un cinese) e una che pare Cassano (giusto per rimanere in tema calcistico).
Holly e Benji dei poverissimi. Curiosità: Questo film è stato girato lo stesso anno dell'attentato alle torri gemelle. Mi chiedo come sia possibile che neanche Voyager abbia mai fatto questo scellerato collegamento.

MEN IN BLACK II
Anno: 2002
Regia: Barry Sonnenfeld

Fare un bel film che mischi commedia e fantascienza è quasi impossibile. Caro Sonnenfeld, ti era andata di culo una volta e avevi centrato il bersaglio, non potevi lasciar perdere ed evitare questo osceno seguito dell'ottimo "Men in black"? Lo so che il mutuo è una bella bestia e che il tuo look da cowboy omosessuale stile "Brokeback Mountain" costa un occhio della testa, ma proprio non potevi desistere? Film pessimo sotto ogni sua forma.
Curiosità: Nel film compare anche Michael Jackson nei panni di un apprendista agente.

BOAT TRIP
Anno: 2003
Regia: Mort Nathan

Due amici vanno a fare una crociera per rimorchiare, ma finisco in una crociera per soli gay... seguiranno gag che farebbero inorridire pure Vanzina. No, forse Vanzina è l'unico essere umano sopra i 10 anni che potrebbe apprezzare il film.
Curiosità: Pensate... in questa porcata ci sono attori del calibro di Cuba Gooding Jr (Boyz in the hood) e Roger Moore (il più importante James Bond dopo Sean Connery) Mah.

UNA SETTIMANA DA DIO
Anno: 2003
Regia: Tom Shadiyac

Non è perché se uno si chiama Jim Carrey e sa recitare, allora deve per forza buttarsi a pesce su ogni copione che gli propinano. La trama annoia dopo circa dieci secondi dall'inizio della visione e l'orchite è dietro l'angolo, pronta ad agguantarti senza pietà. Nettamente il peggior film di Carrey.
Curiosità: Il film è stato vietato in Egitto e in Malesia perché gli estremisti islamici sono pure più stracciamarroni dei produttori di questo film.

TRE METRI SOPRA IL CIELO
Anno: 2004
Regia: Luca Lucini

Una giovane cagacazzi si innamora di un bullo con l'occhio lesso vitreo e la faccia da stronzo. Seguiranno le solite stronzate che accadono sempre in film del genere, fino al portentoso finale che... non lo so, mi sono sempre addormentato prima (storia vera). In tanti dopo questo film iniziarono a odiare Moccia. Io no. Io odio tutti quegli sfigati che leggono e guardano le discutibili opere di Moccia. Fatevi curare.
Curiosità: Federico Moccia esordì come aiuto regista nel film diretto dal padre: "Attila flagello di Dio". Già, Moccia è un raccomandato figlio d'arte. Avete capito il perché del suo successo?

TROY
Anno: 2004
Regia: Wolfgang Petersen

Tamarrata americana che ripercorre le vicende dell'iliade, ma lo fa a cazzo di cane. Non c'è un attore che sembra sentirsi a suo agio, la sceneggiatura sembra copiata da un bignami e la regia è diretta dal regista automatico. Mai un'emozione, mai una scena che colpisca. Due palle.
Forse metterlo tra i peggiori film del nuovo millennio è esagerato, ma considerando che l'ho visto al cinema ho un grande astio nei suoi confronti.
Curiosità: Non ce ne sono, e anche se ci fossero non ho voglia di cercarle. Ridatemi i soldi.

TROPPO BELLI
Anno: 2005
Regia: Ugo Fabrizio Giordani

Uno di quei film che ami odiare. Incrocio superbo di banalità di sceneggiatura e scarsità recitativa, con i due soliti rompicazzo giovani di belle speranze che tentano di sfondare i coglioni nel mondo del cinema. Tutto finirà a tarallucci e vino e gli spettatori avranno assistito a un film che più tamarro di così non si poteva fare. Volete sapere perché amo questo film? Perché distrusse le velleità recitative di entrambi i protagonisti: Costantino Vitagliano e Daniele Interrante, e ha sancito l'inizio del loro crollo anche televisivo (anche se purtroppo non totale). La mia parte cattiva esulta... anche quella buona. Curiosità: L'incasso totale fu di circa 700.000 euro. Il film non si piazzò neanche tra i primi 100 film visti al cinema nella stagione 2004/2005.

SNAKES ON A PLANE
Anno: 2006
Regia: David R. Ellis

Uno dei primissimi esempi di cinema condizionato pesantemente dalla rete. Infatti i furbacchioni della New Line pensarono bene di raccogliere i suggerimenti di molti nerd e altra gente improbabile e cambiare in parte lo script. Ora, sicuramente questo film sarebbe stata una cagata in ogni caso, ma così si è fugato ogni dubbio. (Brutta gente quella di internet... specialmente i blogger). Samuel L Jackson urla un paio di volte, fa la faccia incazzata e passa alla cassa a ritirare il contante, i serpentoni azzannano qua e là e l'aereo barcolla ma non molla. E la trama? Quale trama? Bah, almeno non annoia. Curiosità: L'Asylum (casa di produzione americana che non è neanche degna di stare in questa rubrica) ha pensato bene di cavalcare l'onda del successo(?) di questo film, producendo "Snakes on a train", che, a leggere la trama su Wikipedia, dovrebbe essere ancora più stupido dell'originale... e ce ne vuole.

2061: UN ANNO ECCEZIONALE
Anno: 2007
Regia: Carlo Vanzina

Prendete il protagonista di "Attila flagello di Dio", fategli girare una copia futuristica de "L'armata Brancaleone" versione Lexotan ed ecco che avrete questa maceria di film. La trama è presto detta: L'Italia del 2061 è tipo quella prima dell'unità, un branco di mezzeseghe fa qualcosa che non ricordo (ma non è che sia così importante) e l'Italia torna unita. Fine. Fui costretto ad andarlo a vedere al cinema dopo una cena di classe... per fortuna ero completamente ubriaco. Curiosità: Il film fu criticato dalla famiglia Quattrocchi, perché la frase pronunciata da Abatantuono: "Facciamogli vedere come muore un patriota" era simile a: "Vi faccio vedere come muore un italiano", pronunciata da Fabrizio Quattrocchi prima di essere barbaramente ucciso da terroristi iracheni nel 2004. Ovviamente sto dalla parte della famiglia dell'eroico Quattrocchi, morto da eroe... dimenticato in fretta.

LA LEGGENDA DEGLI UOMINI STRAORDINARI
Anno: 2003
Regia: Stephen Norrington

Non sono la persona giusta per commentare film tratti da fumetti (a parte rarissimi casi, li trovo tutti grandi ciofeche), ma se uno gira per la rete si accorge che le opinioni su questa pellicola (tratta da: "La lega degli straordinari gentlemen", che invece è considerato un capolavoro) sono tutte concordi a bollarla come cazzata. Io, nel mio piccolo, mi unisco al coro. Un film senza un briciolo di anima, senza un minimo di coerenza narrativa senza... diciamolo pure... un cazzo di niente. Personalmente lo considero peggiore persino a "Troppo belli" e non sto scherzando. Curiosità: E' l'ultimo film interpretato da Sean Connery prima del suo ritiro dalle scene. Potevi lasciarci con un film un po' migliore, caro Sean.

INDIANA JONES E IL REGNO DEI TESCHI DI CRISTALLO
Anno: 2008
Regia: Steven Spielber

Per commentare questa troiata allucinante che getta fango su uno dei personaggi più riusciti nella storia della cinematografia, mi limiterò ad accennare una scena dell'ottava puntata della dodicesima stagione di South Park, dove uno dei ragazzini protagonisti, finita la visione del film, veniva perseguitato da visioni dove Steven Spielberg e George Lucas violentavano ripetutamente Indiana Jones. Ecco. Questo è quello che è successo davvero. Nel cartone animato Spielberg e Lucas vennero arrestati. Nella realtà sono ancora liberi (purtroppo). Curiosità: La sceneggiatura di questo cancro di film fu iniziata nel 1996. Dodici anni per 'sta merda... mica male.

AMICI MIEI - COME TUTTO EBBE INIZO
Anno: 2011
Regia: Neri Parenti

Trama: degli attori scarsi tentano di far ridere come degli attori bravi. Non ci riusciranno.
Sotto-trama: Un regista scarso tenta di bissare il successo di un regista mostruosamente più bravo di lui. Niente da fare.
Curiosità: Il film fece incazzare tutti gli estimatori della vecchia trilogia "Amici miei" (tra cui ci sono anch'io) e non fu apprezzato dai fan di queste cazzate dei cinepanettoni. Conclusione: Incasso 3 milioni e spiccioli. Spesa di produzione: 15 milioni, più altri milioni di lancio pubblicitario. Ogni tanto la giustizia esiste.
PS: Tra i film brutti non ci sono cinepanettoni, perché non ne ho mai visti in vita mia.

I MERCENARI 2
Anno: 2012
Regia: Simon West

Filmetto utile come una scoreggia in ascensore. Tra cateteri, femori rotti e pastiglie Valda, le vicende di un pugno di vecchi che ormai farebbero meglio a restarsene a casa sotto la copertina a guardare "La vita in diretta". Il primo film non era neanche malaccio, ma questo mi ha messo un'angoscia unica.
Curiosità: Durante le riprese in una grotta in Bulgaria, il cast uccise indirettamente migliaia di pipistrelli spaventati dal frastuono. Alcune specie erano molto rare. Bel cazzo di lavoro.

DIE HARD - UN BUON GIORNO PER MORIRE
Anno: 2013
Regia: John Moore

Alla fine ce l'hanno fatta: dopo 4 film più che decenti, sono finalmente riusciti a smerdare la saga di McClane. Tanta rabbia, tanto odio, tanti soldi spesi al cinema. Perché Bruce? Perchéééééé?
Curiosità: Incredibilmente nessun membro del cast ha chiesto scusa per questa cazzata indicibile.


I peggiori film degli anni '80
I peggiori film degli anni '90

giovedì 14 novembre 2013

I 10 MIGLIORI FILM PEGGIORI DEGLI ANNI '80

Dopo gli scabrosi film degli anni '90, facciamo un bel salto indietro nel tempo e approdiamo nel magnifico decennio delle spalline che riuscivano a trasformare in un burbero giocatore di football americano anche la più bella tra le belle e Sandy Marton (sarò da ricovero, ma quando penso agli anni '80 questi due sono sempre i primi esempi che mi vengono in mente).

OVER THE TOP
Anno: 1987
Regia: Menahem Golan

Un'ora di introspezione familiare degna del peggior bignami sull'argomento in circolazione che porterà il vostro scroto a perdere consistenza ed elasticità (per le donne nessun problema, non credo ne esista una che abbia mai visto questo film). Tutto si risolve a braccio di ferro nell'ultima trashissima mezzora. Come da copione (scritto su di un tovagliolo da bar) i buoni vincono, i cattivi se la prendono in saccoccia e la bocca di stallone continua a pendere sempre più.
Curiosità: Durante una maratona su Stallone organizzata da miei amici, in un momento di scarsa lucidità piazzai anche questo film... rischiai il linciaggio.

LA CROCE DALLE SETTE PIETRE (Aka: Il lupo mannaro contro la camorra)
Anno: 1987
Regia: Marco Antonio Andolfi

Considerato il peggior horror della storia italiana, questo ignobile film mischia satanismo (o qualcosa del genere) e camorra in un mix trashistico da antologia. Gli attori sono presi direttamente dalla strada, i dialoghi deliranti, la trama bucherellata da una scarica di mitra, gli effetti speciali più antiquati di quelli de: "L'inferno" (1911). Ottimo per farsi due risate con gli amici. Recentemente Aborym (questo il nome del mostro dalla trasformazione più trashona della storia che combatte la camorra a chiappe nude) è ritornato a farsi conoscere grazie al passaparola di internet. Qui potrete vedere la mitica trasformazione: http://www.youtube.com/watch?v=B611ROsP7Vc
Curiosità: Il film ha avuto un discreto successo in Giappone - Nel 2008 lo stesso Andolfi ha girato un sequel intitolato "Riecco Aborym". Si tratta di un corto che, più che brutto, risulta patetico e deprimente.

LE NOTTI EROTICHE DEI MORTI VIVENTI
Anno: 1980
Regia: Joe D'amato

E che gli vuoi dire a un film così? Carente sotto ogni punto di vista ma assolutamente saturo di scene che superano ogni barriera del ridicolo. Un porno-horror dove si vede una ragazza stappare una bottiglia con la vagina è un film che va al di là del concetto del bene e del male. Film così brutto e assurdo che fa letteralmente morire dal ridere... altro che la commedia sexy all'italiana.
Curiosità: Il regista Joe D'Amato alcuni anni dopo commentò il suo film in questa maniera: "Era solo un pasticcio. All'inizio doveva essere un normale film di zombie. Poi si decise di metterci anche un po' di sesso e finimmo con l'esagerare. Alla fine era diventato tutto da ridere: vedere uno zombie che si inchiappetta una era davvero ridicolo".


CONAN IL DISTRUTTORE (di testicoli)
Anno: 1984
Regia: Richard Fleischer

Con tutti i suoi difetti, il primo Conan non era malaccio e sapeva intrattenere più che degnamente. Ovvio che a Hollywood si pensò bene di tentare un seguito. Risultato? Cazzatona immonda indegna di essere chiamato film. Il pubblico, nonostante le critiche negative, premiò la pellicola con più di cento milioni di dollari di incasso... mah.
Curiosità: Si sarebbe dovuto fare un terzo film ispirato a Conan e recitato sempre da Schwarzenegger, ma per problemi di contratto non se ne fece più nulla. Grazie a Dio, dico io.

 INVASION USA
Anno: 1985
Regia: Joseph Zito

Prendete "Alba Rossa", toglietene tutte le parti migliori, farcite con sparatorie ridicole e guarnite il tutto con Chuck Norris. Ecco, adesso avete anche voi la vostra copia di "Invasion USA".
Niente da fare, in quegli anni gli Stati Uniti se la facevano proprio sotto all'idea di un attacco rosso sul loro territorio. Fortuna che il Texas ranger (qua è un agente CIA in congedo ma fa lo stesso) più palluto del mondo ci mette una pezza. Standing ovation per l'animale da compagnia di Chuck: un armadillo (no, dico sul serio).
Curiosità: Esiste un sequel di questo film, ma è talmente squallido (non l'ho visto ma l'aggettivo lo do sulla fiducia) che persino Chuck Norris si è rifiutato di partecipare.

RAMBO II
Anno: 1985
Regia: George Pan Cosmatos

Chuck Norris rompe il culo ai sudamericani comunisti? Robe da dilettanti. John Rambo torna in Vietnam, spacca il culo a destra e a manca e salva pure un gruppo di prigionieri che da anni vengono torturati nella giungla. Tamarrata magnifica che non si può far altro che amare. L'ho messo tra i film più brutti del decennio? Certo, perché Rambo II è un film orrendo sotto ogni punto di vista, ma quando Stallone dice: "Murdock... sono io che vengo a prenderti" capisci che puoi fottertene altamente di trama e recitazione e tifare per il tappo tutto muscoli dalla bocca storta.
Curisità: Nello stesso anno in Unione Sovietica venne girato un film estremamente simile a questo intitolato: "Missione solitaria" (il titolo in cirillico col cavolo che lo metto), dove un militare delle forze speciali russe combatte contro i servizi segreti americani. Devo procuramelo assolutamente.

COMMANDO
Anno: 1985
Regia: Mark L. Lester

Ma uno può essere così coglione da rapire la figlia di Schwarzenegger? Ma non ci sei andato mai al cinema? Ovvio che lui ti pianta un casino e in un'ora e mezza ammazza metà popolazione mondiale.
Comunque, non c'è che dire, il 1985 è stato un anno drammatico per i nemici degli Usa. Non se n'è salvato mezzo.
Curiosità: Il film contiene una serie di errori registici e di continuità imbarazzanti, ma evito di dirveli per paura di far incazzare Schwarzy ;)

BRIVIDO
Anno: 1986
Regia: Stephen King

Ok, sei un grandissimo scrittore. Possiedo tutti i tuoi libri, ne ho letti circa 2/3 e di norma li ho molto apprezzati. Quindi, caro Stephen King, mi sento in diritto di dirti una cosa. Lascia perdere come regista. Davvero, non fa per te e non c'è niente di male in questo. Qualcuno si incazza se un chirurgo non sa aggiustare un motore? No, esistono i meccanici apposta. Che il chirurgo faccia il chirurgo e che il meccanico faccia il meccanico. Continua a scrivere, grande King, le macchine da presa non sono il tuo campo.
Curiosità: La colonna sonora del film è stata composta interamente dagli AC/DC, amici di King stesso.

PATRICK VIVE ANCORA
Anno: 1980
Regia: Mario Landi

Sequel italiano in salsa horror-erotica mai riconosciuto ufficialmente di un misconosciuto film australiano (e già qui...). "Patrick vive ancora" merita di essere salvato dall'oblio solo per il suo alto valore trashistico e perché si vedono le chiappe (e non solo) di una giovane Carmen Russo. Film perfetto per una serata in allegria con amici, birra e popcorn. Se poi il padrone di casa ti permette di scagliare la birra e il popcorn addosso al televisore, la serata potrebbe diventare epica. Curiosità: Si narra che Gianni Dei (il protagonista del film) accettò il ruolo a scatola chiusa perché bisognoso di soldi. Potere del mutuo.

PAGANINI HORROR
Anno: 1989
Regia: Luigi Cozzi

Diciamo la verità, tra gli anni '70 e '80 l'Italia ha prodotto alcuni tra i film più grandi di sempre. Solo per quanto riguarda il thriller, il giallo e l'horror i soli nomi di Argento e Bava (ma sarebbero molti di più i nomi da citare) basterebbero a confermare la mia convinzione. Per carità, sfornammo anche porcate allucinanti tipo il già citato "Patrick vive ancora", ma erano comunque porcate simpatiche e involontariamente divertenti. Ecco, Paganini Horror è una porcata noiosa che più noiosa non si può. Un film fatto con due lire (non una cosa grave per forza) e senza idee (questo sì, grave). Evitatelo come la peste.
Curiosità: Il pezzo che cantano le sgallettate all'inizio non è altro che una rivisitazione di "You give love a bad name" di Bon Jovi.

I peggiori film degli anni '90
i peggiori film del nuovo millennio

martedì 12 novembre 2013

I 10 MIGLIORI FILM PEGGIORI DEGLI ANNI '90

Basta, mi sono rotto di cercare Grandi film sottovalutati! E' difficile cercarli, spesso è difficile seguirli e, naturalmente, recensirli. Volete mettere quanto sia più appagante parlare delle tante cagatine partorite dalla mente (malata) di (scarsi) sceneggiatori e (improbabili) registi?
Fanculo il bel cinema! Oggi ci diamo al trash più gretto e partiamo da un decennio d'oro per la categoria "pippa da pellicola": gli anni '90.
I film sono in ordine rigorosamente sparso, che oggi sono talmente svogliato che non mi va neanche di fare una classifica.

MORTAL KOMBAT
Anno - 1995
Regia - Paul W. S. Anderson

Nella locandina del film c'era scritto: Niente in questo mondo vi ha preparato a questo". Cazzo se è vero! Sceneggiatura scritta da un bambino di sei anni, buchi nella trama grossi come la figura di merda del disturbatore Paolini, facce da schiaffi (Quanto vorrei menare a Johnny Cage), combattimenti comici, dialoghi da TSO e un Goro fatto di pongo. Risultato? Il quindicenne brufoloso dei '90 si è divertito da matti e il film ha incassato 122 milioni e spiccioli.
Stesso discorso per il film di Street Fighters del 1994, che non aveva né Goro né Christopher Lambert col parruccone e si è fermato a "soli" 100 milioncini.
Aridatece i videogiochi da bar!

SUPER MARIO BROS.
Anno - 1993
Regia - Rocky Morton - Annabel Jankel

Il primo film tratto da un videogioco che, visto l'insuccesso, ha rischiato di essere l'ultimo. Troppo cazzaro per i più anziani, troppo dark per i bimbominkia antelitteram  per i più giovani.
Sembra un Blade runner dei poveri (ma tanto poveri) con dei lucertoloni tristi tristi al posto dei replicanti.
Fischi in sala e quattro lire di incasso.


ROCKY 5... anzi  ROCKY V, che i numeri romani per figosità spaccano le chiappe di quelli arabi.
Anno: 1990
Regia - John G Avildsen

Con la saga di Rocky si può puntare a due cose: o la si butta sinceramente nel bel film (Rocky e Rocky II) o la si butta in cazzata (Rocky III, Rocky IV) e in ogni caso ci si porta a casa il risultato (e la pecunia). Questo Rocky V ha più angoscia del primo e del secondo messi insieme e la butta a cazzata come il terzo il quarto. Risultato? L'avrò visto 5 (anzi... V) volte e mi ricordo solo l'epica scazzottata finale contro quella faccia da schiaffi  picconate di Tommy Gunn (che intanto nella realtà è morto... pace all'anima sua). Il film incassò globalmente circa 120 milioni di dollari... relativamente poco considerando gli altri film della saga.

CLIFFHANGER
Anno: 1993
Regia: Renny Harlin

Lasciamo il Rocky triste triste del 1990 e arriviamo al Gabe Walker triste triste del 1993 che zompetta mezzo nudo per le montagne a una temperatura che farebbe gelare pure la pannocchia dello yeti. Stallone mena e si riprende dai suoi traumi, ma è difficile dimenticare che questo non è altro che un film anni '80 trasferito in un periodo storico che non è più il suo. In ogni caso, ennesimo successone di pubblico per Sly che ha girato gli esterni sulle Dolomiti (più belle e spettacolari delle Montagne rocciose...tié). Piccola curiosità: La scena in cui il criminale spara verso il coniglio che aveva con sé il chip della localizzazione dei soldi, originariamente prevedeva la morte dell'animale, ma stallone sborsò personalmente 100 mila dollari per rigirare la scena e togliere la morte del coniglio dal film. (applausi e lacrimuccia).

LAST ACTION HERO
Anno: 1993
Regia: John McTiernan

Abbiamo parlato di Stallone e possiamo tenere fuori l'altro pompatone per eccellenza? Non sia mai! Se poi questo pompatone ha contribuito a girare una delle più grandi fetecchie della storia dell'umanità tutto ci resta più facile. Last Action Hero parte come una parodia dei film ad alto tasso ormonale di Schwarzenegger e in breve ne diventa una copia scarsa e ridicola. Unico momento degno di stima, il finto trailer de "L'Amleto" con Schwarzenegger nei panni del principe di Danimarca...Impagabile, ma è una goccia nell'oceano. Cazzo Schwarzy... hai fatto Terminator, hai fatto Predator, hai fatto Conan... questo cazzo di film potevi rifiutarti di farlo! Come dici? Ti hanno pagato 15 milioni di dollari? Ok, come non detto.

SHOWGIRLS
Anno: 1995
Regia: Paul Verhoeven

Prima dell'uscita spacciato per un'intelligente critica verso la finta morale e il vero cinismo della società americana e condito con chili e chili di chiappe e tette. Dopo dieci minuti di film si capisce che la critica alla morale e al cinismo yankee è una cazzata e che purtroppo le poppute "ballerine" non bastano ad alzare a migliorare il livello. Dopo una serie interminabile di balletti, sputi, botte, testate, prese per i capelli, scopate, calci, bocce e dialoghi di cui non ricordo nulla, il film si avvia verso una ingloriosa fine. Soldi spesi per il film? 45 milioni di dollari. Soldi incassati? 20 milioni e qualche erezione( ma neanche troppe, che non è che si veda poi molto).

IL SILENZIO DEI PROSCIUTTI
Anno: 1994
Regia: Ezio Greggio

Scritto, diretto e interpretato da Greggio... serve dire altro? Ricordo che lo vidi a un'età stimabile intorno ai 9 anni e lo trovai infantile e patetico (e io ho giocato coi soldatini fino ai 13... e ci giocherei ancora se non me li avessero buttati via...sigh). Ancora non riesco a spiegarmi come abbia fatto Greggio ad avere così tanti camei di registi importanti: Mel Brooks, John Landis, Roger Corman, John Carpenter e Joe Dante.

BAMBOLA
Anno: 1996
Regia: Bigas Luna

Per raccontare il livello di questo film, nato da uno sforzo italo-francese-spagnolo degno di miglior causa, vorrei citare una scena tratta dal TG di quegli anni su un servizio dalla mostra del cinema di Venezia (mi sembra): Finito il film praticamente tutti gli spettatori iniziarono a fischiare sonoramente la pellicola. La Marini se ne uscì con una frase che, dopo tutti questi anni, rimane scolpita nel mio cuore: "Sarà piaciuto?" Sì Valeriona... ti fischiano perché ti amano!

CHICKEN PARK
Anno: 1994
Regia: Jerry Calà

Quando Calà faceva il tizio che su "Bomber" esclamava "Libidine!" lo adoravo, poi ho visto questa commedia parodistica che non faceva ridere ma incazzare di brutto. Da allora non riesco neanche più a guardare Bomber.




NON APRITE QUELLA PORTA IV
Anno: 1994
Regia: Kim Henkel

Non apritela davvero quella porta. C'è il rischio che ne esca un faccia di cuoio truccato come Moira Orfei, con le autoreggenti e in vestaglia da sera... non sia mai che vi inchiappetti (a 'sto punto meglio beccarsi la motosega in testa).
Volete sapere l'incasso nelle sale americane? Circa 100.000 dollari. Troppi!
PS: Lo sapevate che in questo film con Leatherface versione travone c'è anche una giovane Renée Zellweger? E 'sti cazzi!












Leatherface prima...














... e dopo la cura.


I peggiori film degli anni '80
I peggiori film del nuovo millennio


domenica 10 novembre 2013

SEMPRE PIU' INFORMAZIONE, SEMPRE MENO INFORMATI

Negli ultimi anni, in particolare negli ultimi mesi, si è assistito a una proliferazione di blog caserecci (più o meno) dedicati all'informazione libera da vincoli, clientelismi e censure. Una parte di questi blog è gestita da persone oneste e capaci, che a volte riescono a scovare notizie anche di un certo livello che, con un po' di fortuna, viaggiano nel web e diventano virali sopratutto grazie a Twitter e Facebook.
Alcune di queste persone, sono addirittura arrivate a pagare con la vita questa passione per la verità, come ad esempio alcuni blogger messicani; minacciati, torturati e uccisi per aver parlato della Guerra della droga che da anni sta coprendo di sangue il paese centro americano, nel silenzio quasi totale della stampa ortodossa messicana, spaventata o addirittura compiacente. Altri esempi si possono scovare anche in Italia, in particolare nel meridione dei blogger impegnati nella lotta alle varie mafie che ammorbano il nostro disgraziato e bellissimo paese.
Perché dico queste cose? Perché nell'insieme di tanti blog onesti, si nasconde una parte non censurabile di cazzari che, volontariamente o meno, da spazio o inventa di sana pianta notizie impossibili, improbabili e, in definitiva, false.
Ora, non voglio fare elenchi di blog-cazzari o simili. Il mio intento è cercare di far capire alla gente che non basta leggere una notizia pubblicata da qualche amico su Facebook per trasformarla direttamente in verità. Se vedete una notizia, cercate conferme prima di sparare a caso. Chiedetevi sempre: Ma chi è che dice questa cosa? Sarà vero? Sempre!
Di seguito elencherò tre notizie-fuffa che hanno circolato e ancora circolano nella rete. Sono solo piccoli esempi quasi insignificanti (non parlo volutamente di cose importanti), ma che ogni giorno vengono condivise da migliaia di persone convinte che siano una verità assoluta.

1) LA SCIMMIA SALVATRICE
Chiunque abbia un account di Facebook si è quasi sicuramente imbattuto in questa fotografia condivisa da qualche amico.Siamo in Thailandia. Durante una improvvisa inondazione una simpatica e coraggiosa scimmietta salva un cucciolo di cane da morte certa per annegamento.

Tutto bello, tutto tenero, tutto vero! Tutto vero? Ho girato per ore per la rete in cerca di notizie che confermassero l'accaduto. Niente. Solo un numero esponenziale di blog che riportavano questa foto con due righe sotto che puntavano a dimostrare come gli animali siano migliori o più caritatevoli degli esseri umani.
Proviamo a guardare con imparzialità la fotografia: C'è una scimmia che sembra correre via con un cucciolo di cane in braccio. Lo sfondo non permette di capire nulla: né dove è stata scattata la foto, né quando è stata scattata, né se ci sia davvero un'inondazione in atto. Da quello che ho potuto vedere non esistono video dell'evento o altre fotografie che possano davvero dimostrare la fondatezza della notizia. Nessun link proposto dai blogger riporta una sola fonte attendibile né dimostra in nessun modo che questo animalesco salvataggio sia realmente avvenuto.
Per carità, forse è una cosa successa davvero, ma chi ce lo conferma? Beh, nonostante l scarsità di informazione, praticamente tutti i commenti sotto la fotografia erano scritti da gente convinta della fondatezza della notizia.

2) IL PERTINI INCAZZATO
"Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo, va cacciato via anche con mazze e pietre"
Diciamoci la verità, chiunque non abbia un parente che ruba i soldi alla Camera o al Senato non può che essere d'accordo con l'affermazione del miglior presidente nella storia della Repubblica Italiana. C'è un solo problema: Pertini non ha mai detto nulla del genere. Far dire a dei personaggi importanti e amati (e spesso morti) frasi di sicuro effetto propagandistico è uno dei sistemi più gettonati dai creatori di notizie cazzare.
Francamente non mi importa di essere o no concorde con un'affermazione, se questa affermazione è falsa.
In ogni caso qualcuno un po' più sveglio della massa ha chiesto lumi alla Fondazione Sandro Pertini, che ha risposto così: "Non ci risulta che Sandro Pertini abbia pronunciato tale espressione." Beh, ho trovato decine di migliaia di persone che hanno condiviso questa foto e questa  frase, ma solo 376 l'hanno fatto con la smentita.
Ripeto: non mi importa nulla di condividere un'affermazione, se poi questa affermazione risulta falsa. Anzi, mi sento preso in giro e se fossi un parente di Pertini mi sentirei anche offeso.

3)LA KYENGE SCELLERATA
Qua si va oltre il concetto di bene e male e si arriva alla stupidità più assoluta.
Qualche settimana fa il sito Lercio.it (e già qua...) ha pubblicato la ridicola notizia che potete leggere sopra la fotografia del ministro d'origine congolese. In molti sanno ormai che Lercio è un sito satirico che pubblica volutamente notizie false, ridicole e divertenti. Molti di quelli che non lo conoscevano e hanno letto la notizia hanno sicuramente capito che si trattava di una bufala ironica... già, ma gli altri? Almeno un quarto dei commenti sotto la notizia erano scritti da gente scandalizzata dalle esternazioni del ministro e si dimostravano intenzionati a proteggere i loro amici a quattro zampe con le unghie e con i denti. C'è addirittura chi ha promosso raccolte di firme e altre proteste ufficiali per chiedere le dimissioni della donna a causa di questa affermazione.
Beh, voglio in questa sede rassicurare gli spaventati padroni: La Kyenge qualche stronzata l'ha anche detta, ma a questo non siamo ancora arrivati, potete quindi rinfoderare l'ascia di guerra e togliere l'allarme dalla cuccia di Fido.

Come avevo già detto all'inizio, non ho voluto scrivere di notizie realmente importanti o di teorie complottistiche ridicole come le scie chimiche rilasciate da aerei di linea e i famosi e fantastici rettiliani, alieni che dominerebbero la terra. Non ho tempo e voglia di mettermi ad abbattere tali ridicole teorie cospiratorie, c'è chi l'ha già fatto egregiamente. Il mio voleva essere un discorso più universale ed esteso possibile: State sempre attenti a prendere per vere le notizie. Informatevi su chi ha scritto gli articoli e se ci sono prove oggettive delle cose riportate. State in campana.

martedì 8 ottobre 2013

GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (30) - BEHIND THE MASK VITA DI UN SERIAL KILLER

BEHIND THE MASK - VITA DI UN SERIAL KILLER
Anno: 2006
Genere: Horror
Provenienza: USA
Regia: Scott Glosserman

In un mondo dove i grandi serial killer dei film slasher (Nightmare, Halloween, Venerdì 13 ecc) sono reali, la regista Taylor Gentry e i suoi due cameraman sono intenti a documentare le gesta di Leslie Vernon, intenzionato a farsi un nome come i suoi predecessori. Leslie parla dei trucchi del mestiere, i segreti dei serial killer come lui e la carneficina di giovani che intende compiere, ma quando è giunta l'ora di entrare in azione, Taylor e i suoi colleghi tentano di fermare la mattanza.

Non c'è niente da fare, forse è vero che ormai il cinema horror ha dato tutto quello che poteva dare e per fare un buon film su questo genere, bisogna ricorrere al meta-cinema. Il capostipite fu "Scream" di Wes Craven, che giocava con i cliché del genere. Un altro ottimo esempio è "Quella casa nel bosco" di cui ho già parlato in un'altra recensione.
Però "Behind the mask" va oltre e per la prima ora ci mostra un film che potrebbe essere un programma di Dmax portato all'eccesso, per poi ritornare alle consuetudini slasher, che però qui hanno tutto un altro sapore. Ottimo l'attore misconosciuto Nathan Baesel che spicca sopra tutti ed entra perfettamente nel ruolo di un uomo folle, ma acuto e dall'estrema intelligenza, pronto a tutto per compiere la sua strage per motivi deliranti, ma che alla fine risultano quasi "giusti". Quasi.
Nonostante il velo di ironia che pervade la pellicola, il regista Glosserman è bravo a mantenere viva la tensione, come e più di un normale horror e la sceneggiatura, nonostante qualche buco (credo voluto), riesce a non cadere nel ridicolo involontario.
Come succedeva per "Quella casa nel bosco", anche questo è un film che potrà essere pienamente apprezzato dagli amanti del cinema horror, in particolare dello slasher, che si divertiranno a cogliere le innumerevoli citazioni.
Un esempio a caso: nel film è presente sia Kane Hodder in un cameo, sia Robert Englund. Quest'ultimo recita in una parte molto simile a quella del Dottor Loomis in "Halloween". Se sapete di cosa sto parlando, guardate pure questo film. Vi assicuro che vi divertirete. Se non avete la minima idea di chi siano i tizi sopra riportati, guardatelo ugualmente, probabile che non vi dispiacerà, ma lo relegherete nella zona "cazzatelle simpatiche".

PS: Guardatevi i titoli di coda fino alla fine.

ALTRI FILM RECENSITI


sabato 5 ottobre 2013

CONSIGLI PICCOLA EDITORIA 13 - (OTTOBRE)

Questo mese due antologie di due ottimi scrittori italiani.

ANTROPOMETRIA - PAOLO ZARDI (GENERE - Racconti, EDITORE - Neo., ANNO - 2010, PAGINE - 173)

Dal risvolto di copertina: Antropometria: misurazione dell'essere umano, del corpo e delle sue componenti; ma anche, come suggerisce Paolo Zardi, misurazione di esistenze, di relazioni, di micro mondi dentro cui ogni suo racconto si muove per coglierne le fratture, i cambiamenti, le trasformazioni inattese. E' l'evento inaspettato il fulcro attorno al quale ciascun personaggio tenta di riscrivere i contorni della propria vita e dei propri rapporti: una donna accecata dall'odio quando improvvisamente si scopre affetta da una malattia rarissima; un'improvvisa richiesta d'aiuto che pone due cugini di fronte a una scelta impensabile; una donna avanti negli anni che scopre un amore imprevisto; un padre che, suo malgrado, capisce cosa significa essere madre.
Vite, spaccati, desideri, accomunati tutti da piccoli o definitivi cedimenti.
Con uno stile ed uno sguardo un personalissimo verismo massimalista, Paolo Zardi costruisce storie in cui qualcosa "improvvisamente" salta, si altera, deflagra.
16 racconti dove l'autore mette in scena scorci di umanità a cui, con l'intensità della propria penna, ridà spessore e distanze che altrimenti non potremmo vedere, né percorrere, o tantomeno misurare.

Quando leggete un racconto di Paolo Zardi dimenticatevi omicidi efferati, misteriosi serial killer, mostri  paurosi, eroi senza macchia o pericolosi nemici da combattere. No, Zardi non è un autore del genere. Il titolo: "Antropometria" non è lì per caso. Tranne rari casi, l'autore sembra vivere nella perenne ricerca di qualcosa, gli scheletri negli armadi delle persone comuni, delle famiglie, della collettività. Tutti noi abbiamo eccentricità da nascondere, segreti a volte ridicoli e a volte seri, ma sempre inconfessabili o quasi. Zardi li viola e la sua penna, a volte caustica ma divertente, a volte estremamente cinica e drammatica, scorre che è un piacere. Sorprendenti sono sopratutto i dialoghi dei personaggi (spesso senza nome, come a voler dire che potrebbero essere ognuno di noi) che ruotano attorno a una vicenda e poi, quando meno ci si aspetta, arrivano al nocciolo con colpi di scena davvero ottimi.Racconti come "Non del tutto, non per sempre", "E' di nuovo famiglia" o "Il resto del corpo" sembrano grotteschi e improbabili, eppure non lo sono. O meglio, sono gli esseri umani a essere spesso grotteschi e improbabili. Zardi sembra saperlo e riporta tutto nel suo libro.
Consigliato
PS: Tra poco (Ottobre 2013) dovrebbe uscire la seconda raccolta di racconti dell'autore veneto. Bene, ma in futuro sarei curioso di vederlo alle prese con un romanzo lungo. (rettifico: un romanzo, il buon Zardi l'ha già scritto. Si intitola "La felicità esiste" ed è stato pubblicato nel 2012 da Alet edizioni. Chissà, forse prima o poi ne parlerò.

DOMANI FORSE MAI - FRANCESCO TROCCOLI (GENERE - Fantascienza, fantastico - EDITORE - Rill, ANNO - 2012, PAGINE - 103)

Dalla descrizione del libro: Domani forse mai è la seconda uscita della collana Memorie dal Futuro, serie di antologie che RILL dedica a un solo autore, scelto fra quelli che più si sono distinti nell'ambito del trofeo RILL. Dopo la personale di Emiliano Angelini, nel 2011, che da anche il nome alla collana, nel 2012 è la volta di Francesco Troccoli e dei suoi racconti fantastici e di fantascienza.

Già da alcuni anni, il trofeo RILL sta diventando una tappa obbligata per tutti gli scrittori italiani di fantascienza. Tra questi Troccoli svetta. Già autore dell'ottimo Ferro 7 già recensito su questa rubrica, Troccoli propone una raccolta di racconti fantastici e di fantascienza. In queste 9 brevi opere il tempo la fa da padrone (non a caso il titolo è formato da tre avverbi di tempo). L'autore romano si dimostra bravo a giocare con questo fattore e sforna lavori che si leggono con facilità e che sanno prendere il lettore.
Consigliato agli amanti di questi generi.

lunedì 23 settembre 2013

LA CAVALCATA DEI MORTI - FRED VARGAS

Pubblicato in Italia da Einaudi nel 2011

Dalla quarta di copertina: Ordebec, Normandia. Un uomo, un vecchio cacciatore, scompare misteriosamente. Una donna, una madre in ansia, chiede aiuto al commissario Adamsberg. Seguendo gli inspiegabili indizi e senza fermarsi alle apparenze, Adamsberg arriva a una storia che sembra scaturire dal medioevo. C'è un cadavere nei boschi, su un sentiero dove da mille anni i prescelti vedono passare la Schiera furiosa. Ovvero la cavalcata dei morti, un'armata di cavalieri spettrali in cerca di anime nere da trascinare via, lontano dal mondo dei vivi che non è stato in grado di punire i loro delitti. Una giovane, la luminosa Lina, ha visto la Schiera. E' solo una visionaria, o le foreste normanne celano segreti più spaventosi di una cupa credenza?

Avessi saputo che questo romanzo non è una storia a sé, ma l'ultimo di una serie dedicata all'ispettore Adamsberg, probabilmente non l'avrei comprato affatto. Ma per una volta l'ignoranza mi è stata utile, visto che ora posso dire che questo è stato uno dei migliori gialli che abbia letto negli ultimi anni. Fred Vargas (pseudonimo della scrittrice francese: Frédérique Audouin-Rouzeau) costruisce una storia solida che riesce a prendere il lettore con estrema facilità. Il commissario Adamsberg, parigino originario dei Pirenei e ora in trasferta in Normandia, ha un qualcosa di magnetico, proprio come tutti gli altri personaggi del racconto, descritti in maniera spesso eccentrica ma più che impeccabile. I dialoghi sono spesso inverosimili ma estremamente affascinanti, e il fatto che questo è solo l'ultimo di una serie di romanzi dedicati al commissario forse non permette di carpire tutte le sfumature,  è comunque un dettaglio di poco conto.
Come se non bastasse, le ambientazioni normanne sono descritte in maniera superba (io in quella terra ci sono stato più volte e vi posso solo consigliare di visitarle, in particolare le zone meno battute dal turismo... magia allo stato puro). Il sire di Hellequin* da quel tocco di soprannaturale che non guasta e il mistero (sarebbe più giusto dire i misteri, visto che parallelamente si svolgono altre due indagini che niente hanno a che fare con la principale) attacca il lettore alle pagine in maniera indissolubile.
Un giallo ben al di sopra della media (E tra l'altro molti dicono che non sia il più riuscito della serie). Consigliato.

* Ne avevo già sentito parlare in un albo di Dampyr ("La colonna infernale" numero 49), ma chi è Hellequin? E' una figura molto presente nelle leggende dell'europa settentrionale. Si tratta di un condottiero a capo di un'armata di morti che emerge periodicamente dall'inferno per seminare terrore e distruzione tra le popolazioni delle foreste del nord Europa continentale. Chi dovesse finire tra le sue grinfie sarebbe condannato in eterno a vagare nella sua sterminata e terribile schiera. Secondo molti studiosi di folklore, la figura di Hellequin avrebbe ispirato l'italianissima maschera carnevalesca del meno macabro Arlecchino.

Dalla stessa autrice: L'uomo dei cerchi azzurri

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