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mercoledì 24 ottobre 2012

ROMA 1960 - DAVID MARANISS

Prima pubblicazione 2008. Pubblicato in Italia da Rizzoli nel 2010

Lavoro titanico quello di Maraniss che condensa in 430 pagine i 18 giorni delle Olimpiadi di Roma. Olimpiadi non solo importanti da un punto di vista sportivo (ad esempio, la leggenda di Cassius Clay, che poi diventò Mohamed Ali, incominciò qui), ma si stava anche entrando nel pieno della guerra fredda, con USA e URSS intenti a sfidarsi su due livelli: politico e sportivo.


Questo libro non è soltanto un grande lavoro di storia dello sport (considerate che solo la bibliografia conta quasi 40 pagine), è anche un pregevole romanzo che si insinua nei segreti (nel gossip diremmo oggi)  della più grande manifestazione sportiva moderna: l'Olimpiade.

E' difficile che un appassionato di sport non rimanga affascinato dalle storie dei vari atleti, pronti a sfidarsi nelle varie competizioni sportive. Naturalmente un occhio di riguardo è lasciato all'atletica (non a caso la regina degli sport). Gente come l'Etiope Abebe Bikila, che vinse la maratona romana a piedi nudi, o Wilma Rudolph che, trionfando nel settore della velocità femminile, diede onore e visibilità a un sesso ancora considerato di serie B e tanti altri ancora.
Ma le olimpiadi di Roma furono famose anche per altri motivi, alcuni tragici come il primo caso di morte per doping, altri avveneristici come le prime riprese puramente per la TV.

L'unico neo di questo libro sta nelle dimensioni. Forse 430 pagine sono un po' troppe e le ultime rischiano di essere un po' indigeste ai meno appassionati di sport. Però, a pensarci bene, quale non appassionato di sport leggerebbe questo libro?


Voglio lasciarvi con le parole di Avery Brundage: il presidente del CIO di allora. Nonostante siano passati tanti anni e lo sport non è più quello di allora (sopratutto a causa dell'enorme giro di soldi), queste parole hanno ancora un loro senso e una loro altissima dignità.


Le olimpiadi raccolgono e fanno incontrare gente che viene da tutto il mondo, d'ogni razza, colore religione e credo politico. Tutti riuniti in una manifestazione di buona volontà. Nella loro forma moderna per sessantaquattro anni (Ora sono 116 n.d.r.), senza eserciti, con pochi fondi, solo grazie al contributo dei volontari e alla forza di un'idea potente.


ALTRI LIBRI RECENSITI

venerdì 19 ottobre 2012

CONSIGLI SULLA PICCOLA EDITORIA 4 (OTTOBRE)

Diciannove giorni fa dissi che questa rubrica sarebbe stata bimestrale. Poi, in neanche un mese, mi sono capitati tra le mani tre bei libri poco conosciuti ma di buon valore. Al diavolo le mensilità o le bimensilità; quando arrivo a tre bei libri pubblicati da piccole case editrici, ne scrivo e basta. D'altronde non sono mai stato una persona precisa.


TRE IO - MARIO ROSSI: (GENERE - Noir/Grottesco, EDITORE -  Neo., ANNO - 2009, PAGINE - 138, VOTO - 8)

Romanzo originale, quello di Mario Rossi (pseudonimo), più nello stile (cromatico) che nella storia in sé. I tre personaggi descritti: Dante (un uomo cinico che parla come un filosofo d'altri tempi), Giulia (una donna bella e annoiata, che vuole tradire il marito con un perfetto sconosciuto qualsiasi) e Andrea (il solito palestrato "discotecaro e fighetto" che pensa solo a cosa farà il prossimo fine settimana), si alternano come protagonisti durante una lunghissima notte urbana. Le pagine (con le lettere colorate in maniera diversa a seconda del protagonista momentaneo) scorrono molto bene, la penna di Rossi è pungente e caustica quanto basta. Più di una volta mi sono ritrovato a sorridere o a fare una faccia sconcertata mentre le vicende si alternavano. Molto sensuale la parte con Giulia (la protagonista che ho trovato meglio descritta) provocante in autobus. Il finale è crudo e a sorpresa. Troppo shockante ma poco convincente, visto l'andamento generale della storia.

In ogni caso, caldamente consigliato.
LINK AL LIBRO


HITLER ERA INNOCENTE - ALDO MOSCATELLI: (GENERE - Storico/drammatico, EDITORE - I sognatori, ANNO - 2008, PAGINE - 196, VOTO - 8)

Non si tratta di una bestemmia neonazista e neppure di revisionismo storico, ma di un libro nero, come nera è la "fiaba" che ci racconta Moscatelli. Da un punto di vista estetico non esiste niente di più neutrale; non ci sono scritte sulla copertina, come a voler dire che il nazismo meriti di essere obliterato. Però il libro parla proprio di questa malsana corrente politica, proprio per ricordarci di non farlo. Non si può dimenticare un orrore come questo (Storia maestra di vita).

Il "Lager Libertà", dov'è ambientato gran parte del romanzo,  è la summa di tutti i campi di concentramento nazisti. La prova sta nel fatto che tutti i personaggi sono di religione, credo politico, razza ed estrazione culturale differente, come a voler indicare che il nazismo dev'essere nemico di tutti. I vari fatti descritti nel campo sono terribili, ma Moscatelli non rinuncia mai a una flebilissima speranza. Speranza che esploderà nel concitato finale, ma la parte più "alta" del romanzo si trova nelle ultime pagine, pregne di una domanda al quale forse è impossibile dare una risposta certa: com'è possibile far si che quello che è successo non ricapiti mai più? Con la violenza o con il ricordo? 

Dallo stesso autore: Le invio un manoscritto, attendo contratto

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BRIANZA NIGHT BLUES - OMAR GATTI: (GENERE - Noir, EDITORE - La ponga edizioni, ANNO - 2012, PAGINE - 94, VOTO - 8)

Esistente solo in eBook


Di Omar gatti avevo già recensito un lavoro: Notturno parigino, sempre edito in eBook da questa giovanissima casa editrice. Era un bel mini-romanzo (seppur con qualche riserva), ma questa raccolta di racconti noir ambientati nella ricca Brianza lo supera. Mi piace molto lo stile di Gatti; mi piace la sua penna tagliente, le sue atmosfere cupe, il suo umorismo amarissimo. Questi tredici brevi racconti hanno tutti un loro perché e, a parte un paio di eccezioni, svettano ben oltre la sufficienza. Ogni storia mostra un differente dramma umano, figlio della triste attualità che stiamo vivendo di questi tempi. Non ci sono eroi in queste pagine, persino i cattivi spesso inducono al compatimento piuttosto che alla rabbia vera e propria. I racconti che più mi hanno colpito sono: "Il passato è la malattia dei vecchi" per il profondo pessimismo di fondo. "Ladro di sguardi" Per lo stile velocissimo, semplice e praticamente perfetto nella sua estrema semplicità. "Brianza night blues" Ottimo esempio dell'umorismo amaro di cui parlavo poco fa.

Un autore giovane da tenere d'occhio, che In più ha creato un notevole blog che tratta noir: Noir italiano.

Dallo stesso autore: Notturno parigino

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sabato 6 ottobre 2012

IL POTERE DEL CANE - DON WISLOW

Edito in Italia da Einaudi nel 2009

Un libro potente. 
Non saprei in che altro modo definire questo lavoro di Wislow. La trama è da subito accattivante e attuale: la guerra messicana del narcotraffico.
Le pagine del libro si aprono nel 1997, a El Sauzal, dove una ricca e numerosa famiglia messicana è stata trucidata (neanche le donne e i bambini verranno risparmiati). Uno dei cadaveri è stato orribilmente mutilato e torturato. Qual'è la sua colpa? 
Wislow torna indietro di 22 anni, nel '75, e imbastisce una trama che è a metà tra una fiction e la vera storia del narcotraffico messicano. E' proprio qui che sta la potenza del libro; lo stesso autore ammetterà in un'intervista che circa il 90% delle vicende raccontate prendono spunto da veri fatti di cronaca (compresa la strage di El Sauzal che, vi assicuro, non sarà il fatto più sanguinoso e terribile).
I personaggi sono credibili, molto ben sfaccettati (sia nel bene che nel male) ed estremamente vari (La prostituta d'alto bordo Nora e il killer irlandese Callan sono tra i personaggi meglio costruiti in cui mi sia mai imbattuto). Persino il poliziotto della DEA (l'antidroga americana) Art Keller è (incredibilmente) credibile nella sua impossibile battaglia contro la famiglia Barrera. I lettori non possono fare a meno di capirlo, incoraggiarlo a proseguire nella sua crociata folle. Anche da questo si capisce un libro di qualità: quando la lotta del protagonista diventa la nostra lotta e i suoi timori sono condivisi anche da noi.
Discorso analogo si può fare per Adàn Barrera, nipote del boss Miguel Angel. Mentre le pagine del libro scorrono inflessibili, è impossibile non sperare in una sua conversione perché: "Dopotutto non è così cattivo come gli altri, tipo quel folle sanguinario di suo fratello Raul". Ma in un romanzo senza (quasi) speranza come questo le cose non saranno tanto facili.

Un libro da leggere assolutamente, anche se in alcune parti potrà muovervi ad autentico disgusto (non c'è fine   all'orrore umano) e che vi aiuterà ad aprire gli occhi sull'orrido potere della droga. Quanti morti sarebbero state risparmiate se, invece di sniffare della cazzo di polvere bianca, gli oziosi occidentali si facessero un paio di birre tra amici o, perché no, una bella e sana scopata.

Consigliatissimo e, mi raccomando, se vi chiedono di scegliere tra la Coca cola e la Pepsi state molto attenti a quello che rispondete. Non avete capito? Peggio per voi .

Dallo stesso autore: I re del mondoLe belveL'inverno di Frankie Machine

ALTRI LIBRI RECENSITI

VINCITORE STREGOSCAR 2012

venerdì 5 ottobre 2012

NUOVE VETTE DELLA POLITICA ITALIANA

Dimenticatevi le zoccole vestite da Ronaldinho ad Arcore. Le feste della merda alla regione Lazio? Una ragazzata simpatica. Un esponente del PDL che taglia le gomme dell'auto di un disabile perché l'ha fatto multare? Non ci siamo ancora.
Il top del cattivo gusto l'ha raggiunto (finora) il politico(?) catanese Luca Sammartino (UDC). Cos'ha fatto? leggetevi questo articolo che copio/incollo dal sito: violapost.it

Telefonano ai malati di tumore per chiedere il voto, è bufera su una clinica catanese – Foto

05/10/2012
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Il candidato dell'Udc Luca Sammartino
Provate ad immaginare l’iniziativa più disgustosa che un candidato alle elezioni possa intraprendere per raccogliere voti. Ci avete pensato? Bene, adesso leggete cosa è successo nei giorni scorsi a Catania ad una donna ammalata di tumore. Si chiama Rosa Oliva e questa è la sua testimonianza:
“Squilla il cellulare, il numero non mi ricorda nulla, qualche giorno prima ho fatto la scintigrafia per verificare che nessuna “metastasi” sia in circolazione. Sono un po’ stanca, piena di malesseri ma il cellulare continua a squillare. Mi alzo stancamente e rispondo”.
Dall’altra parte del telefono, una voce femminile: “Pronto? qui la Clinica Humanitas (Centro di oncologia di Catania ndr), telefono per conto del professor… “
La clinica oncologica? Cosa vorrà mai? “Non sento più niente -racconta Rosa- le orecchie incominciano a ronzare, mi gira la testa e sudo freddo”
La centralinista della clinica continua a parlare: “Sa, il centro ha attrezzature sofisticate. La sanità però al giorno d’oggi fa miracoli”
Rosa continua a non capire, è terrorizzata: “Che dice questa? Cosa hanno trovato? Dovrò fare un’altro intervento? Ho le ore contate? Vabbè stavolta non me la cavo. Questa parla ancora. Mi sento male, ho voglia di urlare, piangere. Mannaggia, quanto ci sta a dirmi cosa hanno trovato?”
A quel punto, la centralinista della clinica va al sodo: “…Pertanto, visto che è una nostra paziente il “professore” la invita a votare per l’onorevole Sammartino”.
Luca Sammartino (nella foto), 27 anni, medico odontoiatra, è un rampante candidato dell’Udc alle elezioni regionali siciliane del prossimo 28 ottobre,  ammanigliatissimo con gli ambienti più torbidi di quel verminaio che è la sanità catanese.
A quel punto Rosa sbotta: “Signorina si vergogni lei ed il professore. Sappia che ha violato la privacy, mi ha sottoposto ad una stress psicologico, ad una grandissima violenza. Sappia che è vero, sono in un stato di bisogno ma la mia dignità mi impedirà di stare zitta.”
E infatti Rosa racconta tutto sulla sua bacheca Facebook, in attesa che l’ordine dei medici e le altre autorità competenti non intervengano per sanzionare gli autori di questa vigliaccata compiuta, ancora una volta, per costruire il proprio consenso sulla pelle dei cittadini.
Se volete manifestare la vostra contrarietà per questo vile atto di scaiacallaggio ecco il numero della clinica Humanitas: 095.7339000
Massimo Malerba


GRAZIE A TUTTI

Stasera ho scoperto di aver appena venduto  la cinquecentesima copia del mio racconto erotico: L'orco e la fanciulla. Pubblicato in digitale dalla Casa Editrice Lite Edition. Da quello che ho letto nei vari store e siti di vendita, il racconto è piaciuto.

Grazie a tutti di vero cuore! Sapere di essere apprezzati vale più di qualsiasi vendita!

Se volete acquistare il mio racconto (1,99 Euro) potete farlo nel sito della Casa Editrice o in questi vari siti: Libreria Rizzoli - Google books - Media World - Coop bookshop - Ebookizzati e moltissimi altri.

giovedì 4 ottobre 2012

FUMETTI CHE PASSIONE - LA PROFEZIA DELL'ARMADILLO

Una volta ero un grandissimo lettore di fumetti, poi sono diventato un normale lettore di fumetti, ora sono un lettore di fumetti anoressico. Solo Ratman, quasi sempre, riesce a farmi tornare la voglia di azzannare un po' di pagine inchiostrate, ma la vita è dura.
Quando ho scoperto il blog di questo straordinario autore romano (e già qui la cosa è strana, visto che tra me e il romano medio non è mai corso buon sangue. Colpa mia? Colpa dei romani? Boh...) mi è tornato improvvisamente l'appetito. Leggendo le strisce che pubblica settimanalmente in rete, l'appetito si è trasformato in fame vera è propria. Comprare il libro (auto prodotto e acquistabile qui) è stato un passo impossibile da evitare.
Quando il postino mi ha portato la copia avevo ormai la bava alla bocca e il poveretto è stato fortunato a non perdere una mano. 
Mi sono tuffato subito nella lettura, pronto a ridere a crepapelle. Poi è accaduto qualcosa: mi sono accorto che le solite storielle divertenti con gli improbabili personaggi che la compongono (date un'occhiata al blog e capirete di cosa parlo) facevano da cornice a un'altra storia; più grande, drammatica, a suo modo poetica e toccante.

Mi sono accorto che la mente di Zero Calcare non è solo ricolma di fervida fantasia, la mente di Zero Calcare è un mondo, anzi, è un universo parallelo che mischia realtà e immaginazione. Il dolce che mi aspettavo di gustare si è trasformato in un pranzo vero e proprio, con alcuni piatti amari ma ugualmente gustosi.

Nel blog leggo innumerevoli commenti del tipo: "Cazzo, la pensi esattamente come me!". Anch'io ho la stessa impressione, perché ZC rappresenta magnificamente il modo di pensare di una certa categoria di persone nate negli anni '80. Gli stessi dubbi, le stesse paure, le stesse immense incazzature, la stessa passione sfrenata per certi cartoni animati o certi film. Tutto uguale. Solo che noialtri non abbiamo il talento che ha lui e non riusciremmo mai a riportare i nostri sentimenti, incazzature etc... su un foglio come lo fa lui. 
Noi non possiamo fare nient'altro che metterci seduti, entrare in rete oppure sfogliare questo libro e pensare a quanto abbiamo avuto culo a scoprire un autore così.


PS: Verso metà ottobre dovrebbe uscire il secondo libro di ZC, questa volta edito dalla Bao Publishing  

lunedì 1 ottobre 2012

NOTTE BUIA, NIENTE STELLE - STEPHEN KING

Edito da Sperling & Kupfer nel 2010

In questa raccolta di quattro novelle, il Re del brivido diventa Re del cinismo. Non a caso lo stesso King conclude il libro con una postilla: "Le storie raccolte in questo libro sono molto dure. Forse, in certi momenti, le hai trovate difficili da leggere. Ti assicuro che io stesso, in certi momenti, le ho trovate difficili da scrivere."
Le donne sono protagoniste assolute di tre storie su quattro. Donne, magari non propriamente scevre da difetti (sopratutto per quanto riguarda la prima storia), ma accomunate da un perverso rapporto con uomini frustrati e feroci. King non è nuovo a cose del genere, (penso a Dolores Claiborne o a Rose Madder) ma in queste pagine raggiunge l'apice del suo femminismo che si protrae da oltre vent'anni.

Vediamo le novelle nel dettaglio:

1922:(Dal risvolto di copertina) Un agricoltore uccide la moglie e la getta in un pozzo. La sua colpa? Voler vendere un lotto di terra ricevuto in eredità. "La terra è affare dell'uomo, non della donna." Siamo in Nebraska nel 1922.
Il racconto più cupo della raccolta e, insieme a: La giusta estensione, l'unico con risvolti paranormali. E' difficile provare simpatia o anche solo empatia per la coppia di agricoltori protagonisti. Wilfred non si fa tanti scrupoli a uccidere la sua stessa moglie pur di averla vinta, mentre Arlette è una donna viscida ed estremamente sgradevole (così tanto da meritarsi la morte?). L'unico personaggio positivo è il figlio della coppia: Henry che, plagiato dal padre, lo aiuta nell'omicidio. E' in lui che riponiamo le nostre speranze, ma le cose non saranno tanto semplici.
Un buon racconto.

MAXICAMIONISTA: (Dal risvolto di copertina) Tess scrive gialli "rassicuranti", popolati da vecchiette che giocano ai detective. Una sera, viene aggredita e stuprata da una misterioso "gigante". Creduta morta e lasciata in un canale di scolo, sopravvive e medita vendetta.
Altro discreto pugno nello stomaco. Qui la maestria di King nel descrivere gli stati d'animo della povera Tess dopo lo stupro è magistrale.Sembra quasi di provare i suoi stessi dolori, la sua stessa angoscia, la sua stessa vergogna e, infine, il suo stesso furore.
Da leggere assolutamente.

LA GIUSTA ESTENSIONE: (Dal risvolto di copertina) Streeter, bancario malato di cancro, incontra il Diavolo nelle fattezze di un venditore ambulante. L'affare che conclude decide la sorte del suo migliore amico, colpevole di avergli rubato la ragazza tanti anni prima.
Questo racconto o lo si odia o lo si ama. A me non ha fatto impazzire; (credo che avrebbe potuto dare molto di più se si fosse dilatato almeno il doppio). Devo però riconoscere che scrivere una storia originale su un patto con il diavolo non è cosa di tutti i giorni, inoltre è interessante scoprire la psicologia del protagonista che, dopo una vita passata come persona fondamentalmente buona, capisce di nascondere dentro di sé un'anima tutt'altro che candida... e che la cosa non gli dispiace poi molto.
Cinismo ai massimi livelli.

UN BEL MATRIMONIO: (Dal risvolto di copertina) Due anni dopo le nozze d'argento, Darcy scopre che suo marito custodisce in garage un segreto. Un fiume di pazzia scorre sotto il prato fiorito del loro matrimonio. Che fare? Tirare avanti come prima o cercare una via d'uscita?
Una novella su un serial killer rigirata al contrario. Secondo me questo è la storia migliore dell'antologia, scritta in maniera superba e con un finale semplice ma estremamente potente. Non sono riuscito a staccare gli occhi dalle pagine del libro fino alla parola fine. Poi avrei voluto ricominciare da capo.
Da non perdere assolutamente.

In conclusione un libro che non entra nella top ten dei romanzi Kinghiani, e potrebbe finire (per un pelo) nel podio delle raccolte di racconti dell'autore del Maine. Però di sicuro non si tratta di tempo perso. Lo consiglio anche ai non fan del Re del brivido. (Gli altri se lo saranno già procurato da tempo).

Dallo stesso autore: La leggenda del ventoJoyland22/11/63ShiningColorado KidDoctor SleepL'acchiappasogni

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