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martedì 23 aprile 2013

CONSIGLI SULLA PICCOLA EDITORIA 9 - (APRILE)

Cari lettori e care lettrici, benvenuti al nono appuntamento della rubrica che scova buone letture poco conosciute e tenta di farle conoscere a un pubblico più ampio possibile. Questo mese vi proporrò tre libri: un ottimo romanzo (abbastanza conosciuto, a dire la verità) e due racconti digitali, classificati 10° e 9° a un concorso indetto dal blog: corpifreddi.it e pubblicati dalla casa editrice tedesca: Chichili agency. concorso a cui io ho partecipato classificandomi 7°. Ogni mese parlerò brevemente di due di questi dieci racconti vincitori (quindi anche del mio) e cercherò di farlo nella maniera più imparziale possibile.

IL 18° VAMPIRO - CLAUDIO VERGNANI (GENERE - Horror, EDITORE - Gargoyle books, ANNO- 2009, PAGINE - 547, VOTO - 9)

Ero indeciso se recensire questo ottimo romanzo horror in questa rubrica, oppure come un normale romanzo. Dopotutto il successo di pubblico è stato buono e la Gargoyle, pur non essendo una major, non può certo definirsi una piccola casa editrice. Dopo averci pensato a lungo, ho optato per inserirla in rubrica, ma questo poco importa. Quello che importa davvero è che ogni appassionato di letteratura horror e di vampiri non può lasciarsi sfuggire il lavoro di Vergnani.
Dite pure addio agli insopportabili vampiri fighetti che ammorbano ormai da anni librerie e cinema di tutto il mondo, i vampiri descritti in queste pagine poco hanno di romantico o "luccicante". Sono delle vere carogne (in tutti i sensi) simili a zombie, vulnerabili di giorno ma indistruttibili di notte e senza più alcun sentimento umano (con qualche piccola eccezione, come ad esempio la ragazzina vampiro che compare in poche, ma toccanti scene). Anche i cacciatori di vampiri non ricordano affatto il loro "antenato" Van Helsing. Sono invece antieroi soli e disperati, forse più dannosi che utili, ma che continuano imperterriti a compiere la loro missione perché: "Non è un compito difficile (di giorno) ed è sempre meglio che lavorare". Tra tutto il gruppo di cacciatori (veri e propri relitti umani) spuntano Claudio (protagonista  e voce narrante. Squattrinato, solo, dedito all'alcol e ai sonniferi) e Vergy (un forzuto ex parà ed ex mercenario, anche lui alcolista e profondamente cinico). Sarà proprio Vergy a veicolare le parti più "divertenti" (si parla comunque di umorismo davvero macabro) e fungerà da vera e proprio spalla del protagonista Claudio. Merita di essere ricordata anche la figura de L'amica: coordinatrice del lavoro dei cacciatori e figura davvero misteriosa e, a suo modo, sensuale.
Vergnani, con uno stile che ricorda molto Lansdale (e non Stephen King, come ho letto in altre recensioni), con la scusa del romanzo horror mette in atto una drammaticissima commedia fuori dagli schemi del politicamente corretto e perennemente a cavallo tra presente e passato, sfiorando spesso una sorta di gotico grottesco (la fantastica parte della rocca e gli assurdi rituali che vi si svolgono, oppure la visita notturna ai misteri di Venezia), splatter (in certi casi, davvero disgustoso), fino ad arrivare a un vero e proprio preludio all'apocalisse.
Nonostante la considerevole mole di pagine scritte a caratteri mignon, lo stile risulta raramente prolisso ed è facile affezionarsi ai protagonisti che, comunque, non fanno quasi niente per rimanere simpatici o farsi apprezzare. Credo proprio che la costruzione dei personaggi principali sia stata l'arma vincente di Vergnani.
Se volessimo trovare un neo in queste pagine, credo proprio che potremmo trovarlo nella figura del 18° vampiro. Uno dei potenti "maestri" vampiri, che viene relegato a un ruolo quasi secondario e ha poco mordente (perdonatemi il gioco di parole). Per il resto, questo è uno dei migliori romanzi horror in cui mi sia mai imbattuto.
Consigliatissimo.
PS: Il libro è soltanto la prima parte di una trilogia. Spero di riuscire a recensire la seconda parte già per maggio. Per quanto riguarda la terza, niente da fare prima del 2014.

Dallo stesso autore: Il 36° giusto

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LAVORO NOTTURNO - ANTONIO FAZIO (GENERE - Thriller/Horror, EDITORE - Chichili agency, ANNO - 2013, PAGINE - 23, VOTO - 6,5)

Devo essere sincero; questo racconto di Antonio Fazio, classificatosi decimo al Concorso corpi freddi, mi ha lasciato un po' deluso. Credo che il problema principale vada ricercato sopratutto nell'esiguità delle pagine (bisogna però ricordare che nel concorso c'era un limite massimo di lunghezza) piuttosto che nell'imperizia dello scrittore. Infatti la storia, che tratta di un poveretto che viene quasi costretto a "bonificare" una casa piena zeppa di strane creature (si tira in ballo il voodoo), non è stata scritta male, ed è permeata da una sottile ironia di fondo che la rende anche gradevole. Purtroppo tutto è troppo veloce e le reazioni umane risultano abbastanza improbabili. Il finale inoltre risulta monco (anche se mascherato da finale aperto) e affrettato.
Non sconsiglio questo lavoro, ma credo che con qualche pagina in più avrebbe potuto rendere molto meglio.
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ROCK THE CASBAH - DAMIANO CELESTINI (GENERE - thriller, EDITORE - Chichili agency, ANNO - 2013, PAGINE - 25, VOTO - 7,5)

La bravata di una ragazzina problematica viene punita con 250 ore di servizi sociali da svolgere con un'associazione che si occupa di barboni, un serial killer inizia a sterminare senzatetto, un barbone con un passato incredibile e l'amore incondizionato per la musica dei Clash. In questo "Rock the casbah" (9° classificato) Celestini unisce assieme tutte queste cose e ne ricava un breve thriller davvero niente male, con un buon twist finale e una costruzione generale della trama che si regge bene sulle proprie gambe e scorre liscia come l'olio. Forse le ultimissime righe risultano troppo buoniste e stereotipate, ma in linea di massima non posso fare a meno di promuovere questo lavoro e consigliarlo.
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