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martedì 7 maggio 2013

MONOLOGHI ECCELLENTI (2) - GIULIO ANDREOTTI - IL DIVO

Monologo superbo preso dal film "Il divo", incredibile film diretto da un Paolo Sorrentino in ottima forma e
interpretato da un Toni Servillo molto più che impeccabile. Credo che questa "confessione immaginaria all'amata sposa, Livia" possa essere considerata come uno dei momenti più alti del nostro cinema. Piaccia o meno, Giulio Andreotti è stato uno degli uomini più importanti del novecento italiano e, nonostante le orribili vicende che l'hanno accompagnato... anzi, forse proprio per questo,  la sua storia non dovrà mai essere dimenticata.

















Livia, sono gli occhi tuoi pieni che mi hanno folgorato un pomeriggio andato, al cimitero del Verano. Si passeggiava. Io scelsi quel posto singolare per chiederti in sposa. Ti ricordi? Sì, lo so, ti ricordi. Gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sapevano, non sanno e non sapranno, non hanno idea. Non hanno idea delle malefatte che il potere deve commettere per assicurare il benessere e lo sviluppo del paese. Per troppi anni il potere sono stato io. La mostruosa, inconfessabile contraddizione: Perpetuare il male per garantire il bene. La contraddizione mostruosa che fa di me un uomo cinico e indecifrabile anche per te, gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sanno la responsabilità. La responsabilità diretta o indiretta per tutte le stragi avvenute in Italia dal 1969 al 1984, e che hanno avuto per la precisione 236 morti e 817 feriti. A tutti i familiari delle vittime io dico: Sì, confesso. Confesso: è stata anche per colpa mia! Per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa! Questo dico, anche se non serve. Lo stragismo per destabilizzare il paese, provocare terrore, per isolare le parti politiche estreme e rafforzare i partiti di centro come la Democrazia Cristiana l'hanno definita "Strategia della tensione", sarebbe più corretto dire "Strategia della sopravvivenza". Roberto, Michele, Giorgio, Carlo Alberto, Giovanni, Mino, il caro Aldo, per vocazione o per necessità ma tutti irriducibili amanti della verità. Tutte bombe pronte a esplodere che sono state disinnescate col silenzio finale. Tutti a pensare che la verità sia una cosa giusta, e invece è la fine del mondo, e noi non possiamo consentire la fine del mondo in nome di una cosa giusta! Abbiamo un mandato, noi! Un mandato divino! Bisogna amare così tanto Dio per capire quanto sia necessario il male per avere il bene! Questo Dio lo sa, e lo so anch'io.

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