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domenica 27 gennaio 2013

GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (25) - QUELLA CASA NEL BOSCO

QUELLA CASA NEL BOSCO

Anno - 2011
Genere - Horror/Commedia nera/Thriller
Provenienza - USA
Regia - Drew Goddard

Cosa hanno da spartire un gruppo di ragazzi in procinto di passare un week end fuori città, una equipe di tecnici e scienziati rinchiusi in un laboratorio sotterraneo e una famiglia di (pseudo) zombie assetati di sangue? Mi spiace ma non posso dirvelo. Guardatevi il film, ne vale davvero la pena.

Dopo i grandi fasti dei decenni precedenti, verso la metà degli anni '90, l'horror era in cerca di una nuova identità e sopratutto nuove idee. Wes Craven ci mise una pezza dirigendo Scream, così si tornò a respirare un'aria di fresca novità che mancava da molto tempo nel panorama del cinema orrifico globale, sopratutto per quanto riguardava il sottogenere slasher. Da allora poche sono state le pellicole che hanno contribuito a far rimanere fresca quell'aria. O meglio, ci sono stati molti tentativi, ma quasi tutti fallimentari, poco più che copie malriuscite del film di Craven (eccezione alla regola: "Behind the mask - vita di un serial killer (2006), ma è una goccia nel mare).
Questo fino al dicembre 2011, quando nelle sale americane fece capolino Quella casa nel bosco, un film che parte percorrendo strade già battute, ma, nel proseguo, riesce a spingere così tanto sull'acceleratore da riuscire a spiccare un balzo oltre ai limiti dell'horror attuale.

Ora dovrei parlarvi dettagliatamente del film, impresa ardua farlo senza ricorrere a spoiler e rovinarvi così la visione. Dovrò usare tutta la mia (poca) destrezza per evitare di farvi giustamente incazzare. Che gli antichi dei mi puniscano se mi azzarderò a uscire troppo dal seminato.

Il film si divide in due tronconi, di cui il primo è a sua volta diviso in altre due sotto-trame profondamente interconnesse tra loro e che si alternano durante la visione. La prima sotto-trama, riguarda un gruppo di universitari che si appresta a passare un week end nella classica casa sperduta nel nulla ('sti americani se la vanno proprio a cercare). Nella seconda, degli scienziati (o tecnici, o quello che sono... in ogni caso si dividono in diversi reparti con mansioni differenti, quindi li chiamerò tutti scienziati e buonanotte) sono intenti a monitorare con attenzione le mosse dei ragazzi. Il troncone iniziale, nella sua completezza, prende decisamente spunto da La casa(1981) di Sam Raimi, dove i ragazzi fanno l'errore di svegliare qualcosa che non avrebbe dovuto essere risvegliato. Ma, a differenza della pellicola del 1981, non hanno alcuna altra scelta possibile, sono come burattini controllati dagli scienziati che, all'occorrenza, possono manipolarne le azioni a loro piacimento. Il black humor (davvero riuscito) che adoperano nel farlo, aumenta sia il livello di cinismo che quello di interesse per una trama che si fa via via sempre più ingarbugliata e avvincente. E' anche molto interessante notare, come i ragazzi non desiderino affatto diventare i soliti stereotipi da slasher-film (puttana, buffone, sportivo, secchione, santarellina), ma vengono praticamente costretti a diventarlo a causa della manipolazione dei loro burattinai (una cosa del genere si vedeva anche in Scream, ma qui viene portata ai massimi livelli).
Presto le morti iniziano a fioccare, nella migliore tradizione slasher, e la comicità quasi bambinesca da parte degli scienziati che sembrano quasi voler esorcizzare con il riso una paura profonda e terribile , fa intuire che sotto ci sia qualcosa di più grande.

Nel secondo troncone, il film da una sterzata totale, abbandonando le vesti del semplice slasher (che non è mai stato del tutto) per abbracciare ogni filone horror immaginabile. Dopo aver attraversato un vero e proprio tunnel dell'orrore, si assiste a un'orgia di sangue davvero magistrale, che porterà a una spiegazione finale, forse un po' deludente, ma perfettamente in sintonia con la trama e che strizza l'occhio a H.P. Lovercraft, uno degli indiscussi padri dell'horror moderno.
Finalone nichilista.

Da un punto di vista tecnico, il film è ampiamente oltre la sufficienza, anche se non memorabile (stesso discorso per la recitazione), gli effetti in computer grafica lasciano un po' a desiderare, mentre la cara vecchia prostetica artigianale è davvero riuscita. L'atmosfera è il vero punto di forza della pellicola e la trama regge in maniera superba senza alcun arresto di sorta, cosa che aiuta a tenere alto il livello di adrenalina senza dover cadere nel ridicolo (errore in cui di solito incappano gli horror d'azione). Il sangue è mostrato con molta cautela nel primo troncone e scorre a fiumi nel secondo, cosa che dovrebbe soddisfare sia gli amanti di horror d'atmosfera, sia i gore-seekers.
Per quel che mi riguarda, questo è nettamente il miglior horror di questo primo scampolo di millennio, credetemi, nei prossimi anni usciranno ben pochi film capaci di fare di meglio e trovarne uno con una sceneggiatura più originale sarà impresa di ancora maggiore entità.
Decisamente qualcosa che non si era mai visto prima.
Un must assoluto.
Tutti gli appassionati di cinema horror (quindi gente che dovrebbe avere familiarità sia con la parola slasher, che gore-seeker) dovrebbero vederlo.

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