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lunedì 17 dicembre 2012

LIBRI, LO HOBBIT, INCAZZATURE, DIVERTIMENTO

In principio volevo fare la recensione de: "Lo hobbit - Un viaggio inaspettato", poi ho preferito non farla. Un po' perché preferisco recensire film relativamente sconosciuti, un po' perché, a distanza di parecchie ore dalla visione, non ho ancora capito se il film mi è piaciuto o no. Quindi in mezzo alle vicende di elfi, hobbit e nani (tanti nani), metterò un po' di cazzi miei e vi racconterò la mia domenica.


Tutto è iniziato alle 18:00 di ieri, domenica 16 Dicembre. Chi mi conosce o frequenta il blog , sa bene quanto ami la birra, il buon cibo e la letteratura, beh, ieri presso l'irish pub Connemara di Marzocca (AN) era previsto un "aperitivo letterario". Cos'è un aperitivo letterario? Si beve, si mangia e viene presentato un libro. Non posso non fiondarmi lì, anche perché conosco (e apprezzo) sia il pub, sia il romanzo in presentazione: "FERRO 7" del promettentissimo autore romano di fantascienza Francesco Troccoli. (Che poi, come faccia un autore romano a finire a Marzocca me lo devono spiegare... comunque complimenti vivissimi). Come detto, prendo il mio libro per l'immancabile autografo, acchiappo la mia ragazza e corro in quel di Marzocca. Appena arrivo vedo Francesco (che conosco grazie ai tanti blog e forum letterari sparsi per internet) intento a fumarsi una sigaretta e a parlottare con un paio di ragazzi. Gli rompo i coglioni? Non glieli rompo? Decido di mantenerglieli integri e mi accendo anch'io una sigaretta a debita distanza, finché non entra. Fuori è un freddo cane, così entriamo anche noi a farci un paio di birre. Il posto è come sempre accogliente, la birra è buona e il cibo è ottimo, abbondante e semplice (davvero, complimenti allo chef). Saluto Francesco che è contento di vedermi e mi fiondo sul cibo. Sono intento a gustarmi fagioli e salsicce quando Troccoli inizia a snocciolare brani presi dal suo Ferro sette. Mi dico che mangiare in un momento come quello è da grezzi e lascio cadere la forchettina di plastica, dopo due secondi la afferro di nuovo e riprendo a ingozzarmi e a bere ottima birra irlandese (sono sensibile all'arte, molto di più alla panza). Alla lettura dell'ultimo segmento sono già alla seconda birra (italiana questa volta, giusto per non fare torto a nessuno). Naturalmente si inizia a chiacchierare con l'autore, ed è una bella chiacchierata: vengo a sapere del suo passato, delle sue esperienze, dei suoi sogni e capisco che tutte le sue esperienze pregresse sono state fondamentali per scrivere quel romanzo (che consiglio caldamente). Ho la pancia piena, anche la seconda birra è finita, capisco che per sentirsi bene non serve molto; a volte basta un bel locale e un ottimo oratore. Finita la presentazione mi presento da lui per l'immancabile autografo. Una bella stretta di mano, una firma con dedica e la promessa di rivedersi per il suo secondo lavoro (che uscirà a maggio), poi via! E' tardi! Lo hobbit ci aspetta!


Piccola precisazione: Io non volevo andare a vedere "Lo hobbit", non ieri almeno. Io volevo andare a vedere "La parte degli angeli" una commedia impegnata scozzese, premiata a Cannes e che giudico estremamente promettente. Niente da fare: il film è uscito il 13 Dicembre in sole 31 sale italiane... nessuna nelle Marche. Poi dicono di non scaricare illegalmente, di rispettare l'arte e bla bla bla. Credo che rispettare l'arte (qualunque arte) sia molto più semplice all'estero che in Italia. D'accordo che sotto natale ci sono duemila titoli in uscita, d'accordo tutto... ma se metà dei multisala sono intenti a vendere solo De Sica, poi non ci si lamenti che molta gente diserta le sale e preferisca un file pirata. Ci sono molti coglioni in questo paese, ma voglio pensare che tanti altri conservino ancora qualche traccia neuronale. Va bé, niente commedia scozzese, vada per Tolkien.

Non vado mai (e ripeto... MAI!) a vedere film in 3D, grazie a un mio amico ho gli appositi occhialetti nel taschino della giaccia. La mia ragazza l'ha fregati al fratello, quindi siamo a posto. Al modico prezzo di 10,50 eurazzi (andate a morì mazzati) ci sediamo accanto a frotte di nerds brufolosi, già in erezione per la possibilità  di rivedere Gandalf, Bilbo e "compagnia" bella (un livello ormonale in sala che youporn se lo sogna). Dopo ere geologiche passate a "gustarsi" pubblicità e trailer di film quantomeno discutibili, ecco che inizia lo spettacolo.  Ora, se fossi serio, cercherei di dare un'impronta da recensore, ma come detto non ne sarei capace per questo film che non riesco ancora a capire se mi sia piaciuto o meno. Al massimo posso trascrivervi qualche sensazione che ho avuto durante la visione: 1)TROPPO LUNGO: Il signore degli anelli è una storia lunga più di mille pagine; facile farne tre film da più di tre ore ciascuno. Lo hobbit è molto più breve, quindi per arrivare al minutaggio desiderato da Jackson è inevitabile allungare troppo la zuppa. Molte scene inutili (sopratutto all'inizio). 2)IL 3D: Già il film è lungo, col 3D lo si fa diventare anche troppo pesante da visionare. Io non sono abituato a portare gli occhiali, neanche quelli da vista o da sole, quindi ogni venti minuti dovevo levarmi quegli scomodi orpelli nasali. Magari è un problema più soggettivo che oggettivo, ma il 3D mi impedisce di abbandonarmi alla visione di un film... a pensarci bene è proprio l'inverso di quello che dovrebbe fare. 3) GLI EFFETTI SPECIALI: Su questo poco da ridire. Già erano fantastici quelli de "Il signore degli anelli", figuratevi come possono essere quelli girati con una tecnologia di dieci anni più futurista. 4)I PERSONAGGI: I nani non mi hanno esaltato. C'è davvero poca caratterizzazione in quei personaggi, certo, erano in tredici quindi non era facile approfondirli, ma non ho provato grandi emozioni vedendoli...né positive né negative. Nada de nada! Sui personaggi già conosciuti nei film precedenti il discorso è diverso: Gandalf sempre in gran forma, Bilbo sempre simpatico e Gollum sempre un gran figo sclerato (e anche un po' triste nella sua dipendenza dall'anello). Per quanto riguarda gli antagonisti, devo dire che mi convincevano molto di più quelli della vecchia trilogia. Questi nuovi sono troppo cartooneschi per i miei gusti (vedere i 3 goblin o l'orco che sembra avere uno scroto al posto del mento) Tra l'altro muoiono tutti come mezze seghe. Del drago invece si è visto troppo poco per dare giudizi. Per carità, il libro fu scritto come una favola per bambini, ma un po' di cattiveria in più non sarebbe guastata. 5)LA STORIA: Bella, troppo allungata (per motivi di guadagno...off course) e abbastanza fedele al libro. Con tutti i suoi difetti non mi sono pentito di averlo visto. La terra di mezzo è sempre la terra di mezzo.

Ci sarebbe altro da scrivere ma me la finisco qua. Nonostante qualche piccola delusione, un ottimo weekend che, per una volta, contraddice l'omonima canzone degli 883.

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