PREMESSA: Come ho già detto nel post precedente, in Italia si scrive tanto e si legge poco. Men che meno si leggono i lavori di autori sconosciuti e di piccole case editrici. Posso capirlo; la gente si fida solo dell'usato sicuro e preferisce Stephen King (che comunque è un grande) a un pinco pallino qualsiasi. La cosa divertente è che molti di questi autori sconosciuti, pieni di giusta voglia di sfondare nel mondo dell'editoria, sono i primi a diffidare dei loro simili. Va bé, questa è un'altra storia e sto divagando. Torniamo a noi: ultimamente, ho deciso di acquistare solo libri di scrittori sconosciuti (in grandissima parte italiani) editi da piccole case editrici nazionali (sulla cui qualità, faccio delle ricerche preventive). Ultimamente, di libri ne ho acquistati molti, a un costo sorprendentemente basso tra l'altro. Nelle righe seguenti vi darò alcuni consigli su buoni libri (solo e unicamente buoni libri semi-sconosciuti) da acquistare.
La mia sarà soltanto una scarna recensione di poche righe, vi scriverò i link, dove potrete leggere di più.
Se il libro capitatomi nelle mani, sarà di basso livello non ne parlerò affatto. (La vita per un autore sconosciuto è già frustante di suo, senza che io vada a rigirare il coltello nella piaga).
ECCO A VOI LA PRIMA INFORNATA.
IL DOMATORE DI RAGNI - MAURICE BERAUDY: (GENERE - Giallo medievale, EDITORE: Comunication project, ANNO PUBBLICAZIONE - 2010, PAGINE - 446, VOTO - 8)
Se si parla di un giallo ambientato nel medioevo, dove delle persone muoiono a causa di un veleno, la mente corre subito a Umberto Eco. Béraudy (autore italo-francese) riesce a evitare molto bene il cliché e ci porta in un mondo (la Recanati del 1300, oggi un paese nella provincia di Macerata, nelle Marche) medievale molto ben costruito, grazie a un certosino lavoro di documentazione storica. La trama è avvincente e impedisce al lettore di distogliere lo sguardo dalle pagine. Il libro è molto curato e bello da vedere, anche se il lavoro di editing non è stato perfetto (piccoli refusi qua e la che però, non disturbano la lettura). I personaggi sono ben inquadrati e la loro psicologia è invidiabile (sopratutto se si pensa che è la prima opera di Béraudy).
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LE 13 COSE - ALESSANDRO TURATI: (GENERE - Grottesco, EDITORE - Neo., ANNO PUBBLICAZIONE - 2012, PAGINE - 108, VOTO - 7,5)
Proprio all'inizio del libro, l'autore stesso ammette ironicamente che il seguente testo è privo di contenuti. Non è così; la storia di Alessio Valentino (protagonista) è folle, insensata, ridicola, estremamente grottesca, ma i contenuti ci sono eccome. Lo stile di Turati mi ha preso sin dalle prime righe. Una ventata di nuovo nello stantio panorama letterario italiano. Se amate l'assurdo, questo libro fa per voi. Anche il lavoro della casa editrice risulta buono e il libro è bello a vedersi. Sui personaggi e la loro "psicologia" ci sarebbe da scrivere un trattato, io vi consiglio di leggerlo per farvi un'idea.
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L'ULTIMA CONSEGNA - FILIPPO BERNARDESCHI: (GENERE - Racconti surreali, EDITORE - I sognatori, ANNO PUBBLICAZIONE - 2012, PAGINE - 112, VOTO - 7)
Premetto che non ho amato il genere dei racconti, ma lo stile c'è eccome. Bernardeschi (classe '86) la penna (leggasi tastiera) la sa reggere alla grande. E' uno di quegli autori che meriterebbero più spazio e, sono sicuro, che i suoi racconti (in bilico tra il surreale, il thriller e mille altri generi apparentemente discordanti) possano piacere a molti lettori. Il libro in sé (da un punto di vista stilistico) è senza infamia e senza lode, comunque bella l'immagine della copertina.
Delle storie fatte apposta per chi ama impegnarsi un po' nella lettura e, allo stesso tempo, lasciarsi trascinare.
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FERRO SETTE - FRANCESCO TROCCOLI: (GENERE - fantascienza, EDITORE - Armando Curcio Editore, ANNO PUBBLICAZIONE - 2012, PAGINE - 319, VOTO - 7,5)
Amate la fantascienza, in particolare Asimov? Apprezzerete questo "Ferro sette" del promettente Troccoli (A me ha ricordato vagamente il ciclo dell'impero dello stesso Asimov), già vincitori di altri concorsi su racconti fantascientifici. Molti colpi di scena, molte avventure su pianeti in guerra e ostili, proprio come la migliore tradizione fantascientifica vuole.
Probabilmente il prossimo anno uscirà un seguito, in ogni caso il libro è autoconclusivo e si può leggere senza dover aspettare una seconda parte (che, in ogni caso, comprerò).
Il libro in sé non mi ha entusiasmato, ma quello che c'è dentro si. Una vera avventura di fantascienza, come non se ne vedeva da molto in Italia.
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Ci vediamo a luglio per una nuova infornata.
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