tag:blogger.com,1999:blog-36769929353174716622024-02-07T04:11:55.146+01:00CINEMA E CARTA STAMPATAfeffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.comBlogger142125tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-37904518512580310622014-06-07T16:56:00.000+02:002014-06-07T16:56:04.473+02:00IL GRANDE INVERNO - GEORGE R.R. MARTIN<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGp0HqKNHjEL_8b934E9WgSv3WIdk7MfB80Iqz-gZivuZmem0-ETwcWqVNd7SCPd9faPLETsfafvzRoWqdQ4YjG6_UYZUWHvMvZknvkt_Nep-VQoGo8VhY_N-io575kcM0rZgseunS0of4/s1600/mondadori018.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGp0HqKNHjEL_8b934E9WgSv3WIdk7MfB80Iqz-gZivuZmem0-ETwcWqVNd7SCPd9faPLETsfafvzRoWqdQ4YjG6_UYZUWHvMvZknvkt_Nep-VQoGo8VhY_N-io575kcM0rZgseunS0of4/s1600/mondadori018.jpg" height="320" width="210" /></a></div>
Scritto nel 1996, pubblicato in Italia da Mondadori nel 2000<br />
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(<b>NB: </b>Secondo libro della saga - Le cronache del ghiaccio e del fuoco - <b>pericolo spoiler!)</b><br />
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<b>Dalla quarta di copertina: </b><i>Nella terra dove le stagioni possono durare intere generazioni divampa la guerra tra la bella e corrotta regina Cersei Lannister e i lord dei Sette Regni fedeli ai coraggiosi signori di Grande Inverno. Intanto, nelle grandi pianure orientali, la principessa Daenerys Targaryen, ultima discendente della dinastia del Drago, si prepara con i suoi poteri straordinari alla riconquista del regno dei suoi avi. Ma la vera minaccia sono gli Estranei che avanzano da nord, esseri misteriosi, per secoli ritenuti a torto frutto della fantasia. Odiano la vita, il calore, il fuoco, l'estate, perché essi sono la morte, il freddo, il ghiaccio e il gelido inverno. La fine della lunga estate è vicina, l'inverno sta arrivando e non durerà poco: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre. Intrighi e rivalità, guerre e omicidi , amori e tradimenti, presagi e magie si intrecciano anche nel secondo romanzo della saga "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco", avvincente e crudo come i più grandi poemi epici.</i><br />
<i><br /></i>
Secondo romanzo dell'edizione italiana, questo "Il grande inverno" non è altro che la seconda parte di "Games of thrones", scisso in due parti da noi per motivi squisitamente commerciali.<br />
Va da se che quello che ho già detto per <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2014/05/il-trono-di-spade-george-rr-martin.html"><span style="color: blue;">Il trono di spade</span></a> vale anche per questa seconda parte. L'unica differenza è che cominciamo a conoscere meglio i personaggi (cosa non semplice, visto il loro considerevole numero) e la loro multisfaccettata psicologia. Inoltre, alcune morti eccellenti ci fanno capire che la penna di (quel ciccione sadico Cit.) Martin è davvero libera e che nessuno, nel mondo da lui creato, può dirsi al sicuro.<br />
Sta proprio qui la bravura dello scrittore americano: far restare il lettore in uno stato di totale soggezione, riuscire a farlo davvero tremare per la sorte dei suoi idoli perché "Nel gioco del trono o si vince o si muore" e chiunque abbia incominciato a sfogliare queste pagine, o a vedere il telefilm tratto da esse, sa che questo motto non è composto da parole vuote.<br />
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">Altri libri recensiti</span></a><br />
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<br />feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-46649293088341460832014-06-02T11:19:00.002+02:002014-06-02T11:21:28.331+02:00LA MORTE E' UN'OPZIONE ACCETTABILE - GABRIELLA GRIECO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWaMVI0uHaPKU-jqO-NiRXLjZnwWujLaFE1z-n78T4j5FJ70WIlZtHFlEFXIoOwuLhDdDAsfixGnmogQcruKBXbvtcF5JCkqmO0CBXtkXwggniT3vlHVLKoM3QPs9thIFswaAVJQDpTaUP/s1600/la+morte.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWaMVI0uHaPKU-jqO-NiRXLjZnwWujLaFE1z-n78T4j5FJ70WIlZtHFlEFXIoOwuLhDdDAsfixGnmogQcruKBXbvtcF5JCkqmO0CBXtkXwggniT3vlHVLKoM3QPs9thIFswaAVJQDpTaUP/s1600/la+morte.jpg" height="320" width="212" /></a>Pubblicato nel 2013 dalla casa editrice <a href="http://www.casadeisognatori.com/homepage.html"><span style="color: blue;">I Sognatori</span></a><br />
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<b>Dalla pagina del sito: </b><i>Una donna entra in una stazione di polizia italiana e sequestra tre persone. E' sola contro centinaia di agenti, ma nessuno può intervenire. La ragione? Semplice: la donna stringe in mano un detonatore; il detonatore è collegato a dell'esplosivo; l'esplosivo è assicurato a una cintura; la cintura gira intorno al torace dei sequestrati. Il pulsante del detonatore è già stato schiacciato: nel momento in cui il pollice dovesse allentare la presa, i sequestrati salterebbero in aria. Alla donna non accadrebbe nulla, qualora l'esplosione avvenisse lontano da lei. E se dovesse avvenire nelle sue vicinanze... non avrebbe importanza, poiché per la sequestratrice la morte è un'opzione accettabile.</i><br />
<br />
Romanzo d'esordio per Gabriella Grieco, che punta tutto su un thriller veloce e dalla tensione costante. Cosa vorrà quella donna dai tre uomini che ha preso astutamente come prigionieri? La risposta non tarderà ad arrivare, ma questo non rovinerà la componente thriller che non verrà intaccata fino al finale (che, invero, è stata la parte che ho apprezzato di meno).<br />
Un più che discreto romanzo d'esordio, che fa rimanere il lettore incollato sulla poltrona per tutta la (breve) durata della storia.<br />
Sinceramente c'è ancora da limare qualcosa, ma la bravura della Grieco è innegabile.<br />
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">Altri libri recensiti</span></a>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-54916654565065641972014-05-08T14:34:00.004+02:002014-05-08T14:34:44.617+02:00IL TRONO DI SPADE - GEORGE R.R. MARTIN<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF_Nt0Aa7XZ0B4FLEsdR8MvuVO7xPqAD193vhtkhNLcA6uZt51xweF2HzVjl0D4fYgM6fBZi2e9yRVAZSIBUOgo1YrzIpOMeJyJhknqw0b6RTaTrtRp9f-d1FJI6yUNS6FBOd0ZMKrrDeR/s1600/trono.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF_Nt0Aa7XZ0B4FLEsdR8MvuVO7xPqAD193vhtkhNLcA6uZt51xweF2HzVjl0D4fYgM6fBZi2e9yRVAZSIBUOgo1YrzIpOMeJyJhknqw0b6RTaTrtRp9f-d1FJI6yUNS6FBOd0ZMKrrDeR/s1600/trono.jpg" height="320" width="200" /></a></div>
Scritto nel 1996, pubblicato in Italia da Mondadori nel 1999<br />
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<b>Dalla quarta di copertina:<i> </i></b><i>In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendo all'ultimo folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo Nord, la barriera - una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, sopratutto, dagli Estranei - sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono allora quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita, o il senno, a chi ha la mala sorte di incontrarli? Il trono di spade, primo romanzo della saga "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco", narra di duelli e amori, corti sinuose e lande desolate. E come un vero poema epico intreccia le storie individuali in un grandioso affresco dal ritmo coinvolgente e rapinoso.</i><br />
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Il fantasy non è mai stato il mio genere preferito e, letto "Il signore degli anelli" con annessi film, ero convinto che non mi sarei più addentrato in questo mondo. Poi è uscito il telefilm "Il trono di spade" e devo dire che la cosa mi aveva lasciato abbastanza tiepido (traduzione: non me ne fregava una mazza). Questo fino al mese scorso. Stalkerizzato da un mio amico, ho deciso di vedere il primo episodio della prima stagione:"L'inverno sta arrivando"... e un mondo mi si è improvvisamente aperto. A metà della prima stagione ho deciso di comprare questo libro, primo dei dodici finora usciti (nell'edizione italiana) e ora che l'ho terminato non vedo letteralmente l'ora di iniziare il secondo.<br />
Il fantasy continuo a non amarlo, ma c'è da dire che queste Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (vero nome dell'antologia di romanzi) di fantasy non ha poi molto. Gli esseri leggendari vengono posti in secondo piano rispetto alle vicende umanissime che compongono ormai da millenni le lotte per il potere. Già da ora capisco che la trama dei lavori di Martin non è per tutti, come non è per tutti la descrizione dei personaggi, estremamente multi-sfaccettati e, finalmente, "reali". Tra le pagine di questo libro non troverete infatti personaggi messi lì solo per allungare il brodo. Tutti loro hanno un motivo di esistere, un passato estremamente complesso e un futuro incerto (gli eroi possono non sopravvivere e non è certo detto che il male soccomba... ammesso che si capisca cos'è davvero l'eroismo o che tra bene e male ci sia una differenza).<br />
<br />
Sono solo al primo dei tanti libri di queste cronache, ma credo di poter già dire che questa serie di romanzi piacerà più agli amanti della fantapolitica che a quelli del fantasy puro. Con questi sette regni in lotta per la supremazia, ci sarà da divertirsi (e da soffrire).<br />
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">Altri libri recensiti</span></a>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-54337532770795861882014-04-23T19:32:00.001+02:002014-04-23T19:32:39.005+02:00L'ACCHIAPPASOGNI - STEPHEN KINGPubblicato da Sperling&Kupfer nel 2001<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzRNm5TkgvjugEOp-wD5hYlRTYwQ6oOYCPDiug_Q4RHoWZBQzTHEXRsblydKQYvqwBupmjWDx0Tz78SgggNt7p_oyJXwIl31g0Xo6xcUn4S5sUNgrYdK7e3TMFel8t8RYb_Z-9kwEI3sOr/s1600/download+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzRNm5TkgvjugEOp-wD5hYlRTYwQ6oOYCPDiug_Q4RHoWZBQzTHEXRsblydKQYvqwBupmjWDx0Tz78SgggNt7p_oyJXwIl31g0Xo6xcUn4S5sUNgrYdK7e3TMFel8t8RYb_Z-9kwEI3sOr/s1600/download+%25281%2529.jpg" height="320" width="196" /></a></div>
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<b>Dalla quarta di copertina: </b><i>Amici fin dall'infanzia, Henry, Jonesy, Beav e Pete hanno preso da adulti strade diverse, però non rinunciano al loro appuntamento annuale nel Maine, là nella baita dove ondeggia quel curioso oggetto indiano chiamato acchiappasogni. Ma stavolta li aspetta una brutta avventura: il cielo preannuncia una tempesta di neve e nel folto del bosco si aggira qualcuno (o qualcosa) che amerebbe tanto abitare sulla Terra. E quando si scatena la bufera... L'orrore è davvero senza nome? O esiste nel momento in cui noi gliene diamo uno?</i></div>
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E dopo la quarta di copertina più inutile del mondo, incominciamo a parlare di questo romanzo dell'inossidabile Re del brivido, scampato per un pelo a un investimento mortale (estate 1999) che lo ha segnato gravemente nel fisico ma, allo stesso tempo, gli ha donato la linfa creativa dei bei tempi andati. Sì, perché "L'acchiappasogni" è il primo romanzo post incidente e la differenza con i romanzi immediatamente precedenti (Primo tra tutti lo squallido "La bambina che amava Tom Gordon") si vede tutta. </div>
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Non che questo romanzo sui soliti alieni invasori sia da "top ten Kinghiana", ma qui finalmente scompare gran parte dell'inutile deriva buonista che aveva caratterizzato alcuni degli ultimi lavori novecenteschi del Re. </div>
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In questo romanzo sembrano rivivere tutti i maggiori lavori di King: "<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/04/shining-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Shining</span></a>", "Il corpo", "Cose preziose" e sopratutto "IT", citato ampliamente tra le pagine e che condivide la stessa struttura, basata su continui salti temporali e sull'amicizia dei cinque protagonisti, prima ragazzini e poi adulti. Proprio uno dei cinque ragazzi: Duddits, affetto dalla sindrome di down sarà colui che veicolerà le parti di maggior spessore del libro, senza cadere in stupide banalità buoniste dovute al suo stato.</div>
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Per il resto la storia è buona e, nonostante la solita grossa mole di pagine, non annoia il lettore. Pur non arrivando a vette assolute, questo romanzo di fantascienza con tocchi horror, non dovrebbe dispiacere ai fan di Stephen King.</div>
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Dallo stesso autore: <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2014/02/doctor-sleep-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Doctor Sleep</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/06/joyland-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Joyland</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/04/shining-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Shining</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/08/colorado-kid-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Colorado Kid</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/11/la-leggenda-del-vento-stephen-king.html"><span style="color: blue;">La leggenda del vento</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/10/notte-buia-niente-stelle-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Notte buia, Niente stelle</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/02/221163-stephen-king.html"><span style="color: blue;">22/11/63</span></a>, </div>
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">Altri libri recensiti</span></a></div>
feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-625864226726357622014-04-17T23:23:00.000+02:002014-04-17T23:23:02.937+02:00VELOCE REQUIEM PER GABRIEL GARCIA MARQUEZ<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Hai scritto quello che forse è il più bel libro della letteratura mondiale. Sicuramente il più bello che io abbia mai letto.</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
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<span style="font-size: large;">Grazie per tutta la poesia che ci hai donato</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2aoB8hR6bm0HQV6N0kuVC634t0eHeAMtV2VzTSMK8zErx-Q5r4_3dA_3uhMeNHVvQ770NZnH7hFudJWjHOCKIuzW2-U7A_BDzqANE-J0U2fDXn2xBYRY-YUgpLABWIREHyRiVjqqfJ3e4/s1600/ggm.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2aoB8hR6bm0HQV6N0kuVC634t0eHeAMtV2VzTSMK8zErx-Q5r4_3dA_3uhMeNHVvQ770NZnH7hFudJWjHOCKIuzW2-U7A_BDzqANE-J0U2fDXn2xBYRY-YUgpLABWIREHyRiVjqqfJ3e4/s1600/ggm.jpg" height="320" width="206" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-38565404993568440462014-03-27T15:00:00.001+01:002014-03-27T15:00:58.880+01:00FUMETTI CHE PASSIONE - MARCO TRAVAGLIO ZOMBI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis3jDg9IsSSM6vZ6BHAykBcWKbjm0b-sW4VGD3qni8SLkNZRNMA3utCdumvmtGTO2z23ZooTYYbM2hSfTHbY1_BdJd8TyIAcvCvgrTMvsDe1OITBgwqKRAquoueUSAu4pFaug8jtqENgu_/s1600/download+(2).jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis3jDg9IsSSM6vZ6BHAykBcWKbjm0b-sW4VGD3qni8SLkNZRNMA3utCdumvmtGTO2z23ZooTYYbM2hSfTHbY1_BdJd8TyIAcvCvgrTMvsDe1OITBgwqKRAquoueUSAu4pFaug8jtqENgu_/s1600/download+(2).jpg" height="320" width="226" /></a></div>
Ammettiamolo, ultimamente gli zombie hanno rotto parecchio. Credo che il problema principale di questi cadaveri viventi della tradizione voodoo, riscoperti, modificati e resi celebri da George Romero, sia la banalità di fondo.<br />
In poche parole, se hai visto "La notte dei morti viventi" del 1968, hai visto il 90% dei film sugli zombie. Un'accozzaglia di pellicole sempre estremamente simili che, a parte rare eccezioni, poco hanno dato per contribuire alla crescita di quello che ormai è diventato un mostro storico del cinema e del fumetto.<br />
Qualcuno ha provato a farli correre, qualcuno ha provato a farli parlare, qualcuno ha cercato di riderci su, ma la minestra in questi quasi cinquant'anni non è cambiata molto: un'apocalisse di morti viventi affamati di carne umana contrastata da pochi superstiti (solitamente americani e strafighi) che cercano di metterci una pezza e salvare la pelle.<br />
E qui sta la novità di "Marco Travaglio Zombi"... l'autore, Stefano Rapone" non ha deciso di modificare la solita banale storia zombesca, no, ha deciso di modificare lo zombi. O meglio, di caratterizzarlo. In queste (finora) poche pagine Rapone ha tirato in ballo il "meglio" della televisione italiana, creando un genuino senso di stupore nel lettore, mischiato a un divertimento a cui è impossibile resistere (a patto di avere un po' di pelo sullo stomaco... e odiare intensamente Barbara D'urso).<br />
Finora questo fumetto, pubblicato online a <a href="http://marcotravagliozombi.altervista.org/2014/03/13/capitolo-1-marco-travaglio-zombi/"><span style="color: blue;">questo link</span></a>, è composto da tre parti, con tre importanti giornalisti italiani come protagonisti: Marco Travaglio, Maurizio Belpietro ed Enrico Mentana, ognuno più riuscito dell'altro e la sensazione è che i prossimi capitoli non possano far altro che migliorare il risultato finale.<br />
"Marco Travaglio Zombi" rischia di essere una pagina storica della satira italiana, ma forse ancora è presto per dirlo.<br />
Io sono fiducioso.<br />
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Pagina Facebook di "Marco Travaglio Zombi": <a href="https://www.facebook.com/marcotravagliozombi?fref=ts"><span style="color: blue;">https://www.facebook.com/marcotravagliozombi?fref=ts</span></a><br />
<br />feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-62107515785436108052014-03-25T18:17:00.004+01:002014-03-25T22:44:23.348+01:00LE PIU' BELLE FIABE POPOLARI ITALIANE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3nZBwlgDzE_5AR-p5gzy0h0-Bnt4P5oIHC2E3Wt17h2dLC5dkF6YgwHSRWocpEEKVgmXAlGcKYk_uGbxnJ-QT6L5KBjCcWkZRzBW7IiUdXnc5K-pN3h2MBzxZpoZSU6n0a5O8o6Uk1T3m/s1600/download+(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3nZBwlgDzE_5AR-p5gzy0h0-Bnt4P5oIHC2E3Wt17h2dLC5dkF6YgwHSRWocpEEKVgmXAlGcKYk_uGbxnJ-QT6L5KBjCcWkZRzBW7IiUdXnc5K-pN3h2MBzxZpoZSU6n0a5O8o6Uk1T3m/s1600/download+(1).jpg" height="320" width="207" /></a></div>
Edito da Newton Compton Editori nel 2003. Riproposto nel 2013<br />
<br />
<b>Dalla quarta di copertina: </b><i>Le fiabe italiane sono tra le più ricche di fantasia e di creatività dell'intera produzione mondiale. Presentiamo in questa antologia un'accurata selezione delle favole popolari di tutte le regioni d'Italia, una tradizione culturale che si compone di migliaia e migliaia di racconti magici, in origine resi e tramandati spesso nei dialetti, straordinariamente espressivi; perle di rara bellezza, veri e propri tesori letterari, cominciando da quel capolavoro di tutti i tempi che è "Lo cunto de li cunti" di Giambattista Basile, napoletano, costituito da storie meravigliose di fate, orchi, magie, incantesimi, principesse rapite e animali fantastici, in cui spesso irrompe il realismo della vita quotidiana con effetti gradevoli e bizzarri. </i><br />
<i>I nostri capolavori fiabeschi sono spesso ignorati; costituiscono invece un patrimonio culturale di eccezionale valore di cui dobbiamo riappropiarci, specialmente oggi, quando non esistono più momenti di raccoglimento privati, e la televisione e i social network invadono il nostro tempo libero. Leggendo, raccontando, citando una fiaba popolare, riscopriamo speranza e ottimismo. Infatti, come dice una canzone siberiana: "Un popolo che non racconta più fiabe è destinato a morire di freddo".</i><br />
<i><br /></i>
Chi mi conosce non lo direbbe, ma da sempre sono un grande appassionato di fiabe provenienti da tutto il mondo. Nella mia personale biblioteca fanno bella mostra le storie raccolte dai fratelli Grimm, quelle raccolte da Nelson Mandela nel suo "<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/le-mie-fiabe-africane-nelson-mandela.html"><span style="color: blue;">Le mie fiabe africane</span></a>" già recensito in questo blog, poi potrei citare Esopo, le Mille e una notte, le storie di fantasmi giapponesi e altri ancora.<br />
Questo perché credo che la cultura di un popolo passi obbligatoriamente attraverso la sua fantasia, e cosa c'è di più fantasioso di una fiaba?<br />
In questa raccolta curata dall'Antropologa romana Cecilia Gatto Trocchi, c'è spazio per 158 fiabe provenienti da tutta italia. Un vero e proprio <i>melting pot</i> di cultura popolare dello stivale, con tutte le sue differenze regionali, i miti, le credenze, che nei secoli hanno contribuito a rendere questo paese così sfaccettato e unico.<br />
Ora, nel periodo d'oro della tecnologia, le differenze, così importanti nel passato, si stanno irrimediabilmente perdendo. Forse è inutile cercare di combattere questo <i>progresso</i>, ma credo sia vitale non dimenticare chi eravamo. In questo anche le fiabe hanno la loro importanza, e vederle lentamente morire dimenticate è un po' come far morire una parte di noi. Una parte che, nel bene e nel male, non tornerà mai più.<br />
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI LIBRI RECENSITI</span></a>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-46346246750318022122014-03-09T03:33:00.000+01:002014-03-09T03:33:27.622+01:00L'UOMO DEI CERCHI AZZURRI - FRED VARGAS<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3C31EOWLHbH_GMRqPzsghyphenhyphenXvNSqUDYbd652NXIH1Jqwt_I1C5X5Eq_zfFJOLWche4v4sgz24uj9wVwXwZYqUNuXwUhIzzwzEA2gCwrNrUyrqevYn8FvcURzcu7C8Pru1d0JcOLk-_AjtB/s1600/22186792_uomo-dei-cerchi-azzurri-fred-vargas-0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3C31EOWLHbH_GMRqPzsghyphenhyphenXvNSqUDYbd652NXIH1Jqwt_I1C5X5Eq_zfFJOLWche4v4sgz24uj9wVwXwZYqUNuXwUhIzzwzEA2gCwrNrUyrqevYn8FvcURzcu7C8Pru1d0JcOLk-_AjtB/s1600/22186792_uomo-dei-cerchi-azzurri-fred-vargas-0.jpg" height="320" width="211" /></a>Scritto nel 1991, pubblicato in Italia da Einaudi nel 2007<br />
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<b>Dalla quarta di copertina: </b><i>Sui marciapiedi di Parigi vengono tracciati da mesi strani cerchi con il gesso azzurro. In mezzo ai cerchi, un tappo, un portachiavi, un gatto... Giornalisti e psichiatri si divertono a discuterne, ma il commissario Adamsberg, appena trasferito a Parigi, pensa che non ci sia proprio nulla da ridere. Lui lo sente, lo sa, che quei segni trasudano crudeltà. E aspetta. Aspetta che nel cerchio azzurro compaia il primo cadavere.</i><br />
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Adoro lo stile di Fred Vargas, pseudonimo della scrittrice e archeologa francese Frédérique Audouin-Rouzeau. Adoro i suoi personaggi che sembrano scaturire da un mondo quasi fiabesco, i suoi dialoghi al limite (e spesso al di là) del grottesco, le sue descrizioni mai banali.<br />
Questo fu il primo libro dedicato al commissario Adamsberg, nativo dei Pirenei e trasferito a Parigi grazie alle sue doti da strano segugio. Un protagonista parecchio sopra le righe, che con la sua aura affascinante non fatica certo nel rimanere magnetico, proprio come il comprimario Danglar: avvinazzato ispettore di mezza età, dalla grande cultura e padre scapolo (in realtà la moglie è scappata con l'amante) di 5 figli.<br />
Le pagine scorrono via senza che il lettore quasi se ne accorga. Il mistero è ben congeniato e la semplice azione di una mano anonima che traccia cerchi nelle strade di Parigi con un gesso azzurro basta incredibilmente a mantenere alta l'attenzione. Strano ma vero, la stessa inizia a scemare proprio quando nei cerchi vengono ritrovati i primi cadaveri. Qui la storia non si separa molto dai classici gialli alla Agatha Christie e le vicende assumono un qualcosa di già letto, pur rimanendo fedeli alla poetica della scrittrice francese.<br />
Il finale è piuttosto inverosimile e forse troppo artificioso, ma nel complesso funziona più che bene. Francamente ho preferito l'unico (fino ad ora) altro romanzo letto con protagonista Adamsberg: "<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/09/la-cavalcata-dei-morti-fred-vargas.html"><span style="color: blue;">La cavalcata dei morti</span></a>", ma devo dire che dopo questo "Uomo dei cerchi azzurri", la voglia di tuffarmi in altre imprese del commissario Parigino di origine pirenaica è aumentata a dismisura.<br />
Consigliato.<br />
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Dallo stesso autore: <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/09/la-cavalcata-dei-morti-fred-vargas.html"><span style="color: blue;">La cavalcata dei morti</span></a><br />
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI LIBRI RECENSITI</span></a>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-68412387911507567812014-03-06T15:54:00.001+01:002014-03-06T15:54:59.591+01:00IL SALE - JEAN BAPTISTE DEL AMO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLfE27UVhg_s7dx7yPlsmiBMtY_U8HjUrkOTVwgF0AmIYyHm4kzjHOFLFps42W-wILezAKMyY9-5EkfW-0dUy1HdBGxOZnNj6TBaNlKGQy6c27dy39C_llQSLERt6mWHR26ms_291ysgQC/s1600/il-sale-jean-baptiste-del-amo-neo-edizioni-x-sito-240x342.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLfE27UVhg_s7dx7yPlsmiBMtY_U8HjUrkOTVwgF0AmIYyHm4kzjHOFLFps42W-wILezAKMyY9-5EkfW-0dUy1HdBGxOZnNj6TBaNlKGQy6c27dy39C_llQSLERt6mWHR26ms_291ysgQC/s1600/il-sale-jean-baptiste-del-amo-neo-edizioni-x-sito-240x342.jpg" height="320" width="224" /></a>Scritto nel 2010, pubblicato in Italia dalla <a href="http://www.neoedizioni.it/neo/"><span style="color: blue;">Neo edizioni</span></a> nel 2013<br />
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<b>Dalla quarta di copertina:</b><i> Il sale narra di un'unica giornata della vita di Louise e dei suoi tre figli, Jonas, Albin e Fanny. Vite legate e corrose dalla salsedine portata dal mare della cittadina francese di Sète. </i><br />
<i>Col pretesto di una cena, l'anziana madre decide di riunire i figli, ormai adulti e lontani, nella casa paterna. Sembra una tranquilla occasione per rivedersi, ma l'attesa dell'incontro assume per ognuno di loro le forme di un confronto definitivo. Il ciclo di un giorno si dilata nelle voci e nei ricordi dei protagonisti, fino a raggiungere la consistenza e la sostanza di intere esistenze. Ciascuno sprofonderà nel proprio passato e nei ricordi di una storia familiare problematica e misteriosa. A far da sfondo, la figura del padre, ormai morto, eppure personaggio centrale, ancora capace di proiettare la sua ombra sulla vita di tutti.</i><br />
<i><br /></i>
Gli editori abruzzesi della Neo, di cui abbiamo già parlato <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/search/label/Neo"><span style="color: blue;">molte altre volte</span></a>, hanno il merito di aver portato in Italia una nuova voce della narrativa francese di innegabile talento. Questo giovane Jean Baptiste Del Amo, già vincitore di importanti premi letterari d'oltralpe, ci presenta un romanzo scritto dannatamente bene (complimenti anche al traduttore, che deve aver compiuto un lavoro molto difficile) su una famiglia e sui suoi segreti nascosti. Questo è un libro che deve essere letto con l'attenzione che merita per non rischiare di perdersi negli innumerevoli salti temporali compiuti dalla memoria dei diversi protagonisti. Quasi tutto il romanzo è giocato infatti sull'insidiosa china del flashback e il rischio per un lettore poco attento sarà quello di perdersi nei meandri delle tante storie raccontate. Piccole storie che messe assieme daranno un quadro generale di questa triste famiglia e sopratutto del suo patriarca ormai scomparso: Armand, un uomo imperscrutabile e vagamente terrorizzante, figlio di una vita dura e meschina.<br />
Armand è forse il personaggio principale, ma la verità è che ogni personaggio viene descritto in maniera incredibilmente realistica. Merito della naturale destrezza di questo giovane scrittore e di certo di un grande lavoro di approfondimento psicologico.<br />
L'unica critica che si può muovere a "Il sale" è forse quella di essere un grande esercizio di stile con poco costrutto. La parte finale forse lascia un po' amareggiati proprio perché di finale non si può parlare, facendo rimanere il romanzo in un limbo da "finale aperto". Colpa di Del Amo? No, colpa del lettore ormai abituato a cercare sempre una chiusura a effetto, allo <i>spiegone</i> da film Hollywoodiano. La verità è che la storia di una famiglia, qualunque essa sia, non può certo avere un finale certo e statico, ma mutabile e fatto sopratutto di ricordi.<br />
E in questo Jean Baptiste Del Amo è stato un maestro.<br />
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI LIBRI RECENSITI</span></a>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-81881073673154757472014-02-20T13:47:00.003+01:002014-02-20T13:47:59.790+01:00CIELO DI SABBIA - JOE R. LANSDALE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEVqKSVJ9Z6XZWsKSmKxKgEbQTz8ODxadK1iaPs47ieRsPyDLOfw2dktfkOuRJMa26T_wAAyT14TcnKUdwIx5DlZ6leAxJbHTEXJ6Yjobarv8bNdCPYXJCBgYhTfnGPsVSHB0-RFdLJIgl/s1600/cielo-di-sabbia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEVqKSVJ9Z6XZWsKSmKxKgEbQTz8ODxadK1iaPs47ieRsPyDLOfw2dktfkOuRJMa26T_wAAyT14TcnKUdwIx5DlZ6leAxJbHTEXJ6Yjobarv8bNdCPYXJCBgYhTfnGPsVSHB0-RFdLJIgl/s1600/cielo-di-sabbia.jpg" height="320" width="203" /></a>Pubblicato da Einaudi nel 2011<br />
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<b>Dalla quarta di copertina: </b><i>Oklahoma, anni trenta. Jack ha appena finito di seppellire entrambi i genitori e si aggira tra le rovine della sua casa, distrutta da una delle tempeste di sabbia che sconvolgono lo Stato. Viene raggiunto da Jane e Tony, fratello e sorella. Anche loro hanno perso tutto quello che avevano, e vagano in un mondo senza vita, nel quale ogni cosa, dalle piante al cibo, è sommersa sotto uno strato di polvere rossa. Ai tre ragazzi non rimane che rubare una macchina (il cui padrone è morto anche lui nella tempesta) e partire alla volta del Texas orientale, nella speranza di trovare pace e un'occasione per ricominciare a vivere. Ma la strada fino in Texas si rivelerà lunga e tortuosa: rapinatori e vagabondi, cavallette e alligatori, deliziose vedove e spietati sfruttatori. I tre ragazzi saranno costretti a crescere e a confrontarsi con quel misto inestricabile di malvagità e solidarietà che alberga in ogni essere umano.</i><br />
<i><br /></i>
Romanzo di formazione di facile lettura e non del tutto soddisfacente, questo di Lansdale, che lancia nella mischia di una America in piena depressione un pugno di ragazzini svegli (ma non troppo) e un insieme di personaggi di contorno molto più riusciti dei protagonisti.<br />
In queste pagine si respira aria di grande epopea (dalle piaghe d'Egitto, a Giasone e gli Argonauti, passando anche per l'Odissea), ma il risultato è ovviamente inferiore, pur rimanendo una buona lettura.<br />
Il linguaggio usato è piuttosto semplicistico (per non dire sempliciotto) visto che il narratore è Jack, un ragazzino quasi illetterato, e il suo modo di fondere assieme umorismo e grande tragedia coglie nel segno. I suoi due compagni di viaggio: il piccolo Tony e la bugiarda patologica, nonché conturbante, Jane, rimangono simpatici come e più del protagonista. Ma la vera forza di questo romanzo (quasi l'unica forza, direi) è rappresentato dai personaggi di contorno: un nugolo di persone fuori dalle righe, descritte in maniera semplice e riuscitissima che, magari in poche pagine o in pochi attimi di apparizione, riescono a far presa sulla storia e a non lasciarla più.<br />
In definitiva un discreto romanzo di viaggio che si legge in due o tre giorni, provoca qualche sobbalzo e ha un buon finale. Nulla di più.<br />
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Dallo stesso autore: <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/03/drive-in-trilogia-joe-r-lansdale.html"><span style="color: blue;">Drive in</span></a><br />
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI LIBRI RECENSITI</span></a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgA-3dvMwbHuaH_45toySgq1suLxK6LQZth_I13AKvCaAtRax66ma1NOfisv91p3fJV6dx97x8gLeVuPYR8XDqR5FOpWOyHCyJ71lVrT-h1AD63n3NpBsi73zbaPv7eKVgfvOTwDD5zuxyx/s1600/cielo-di-sabbia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></div>
feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-62357048056442428762014-02-17T03:11:00.000+01:002014-04-23T19:33:57.755+02:00DOCTOR SLEEP - STEPHEN KING<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-7kyyncfQbv_1YTOMQIsflsZmo7tqiMqZAXUWu6v5Q-aqhsPlfibE1viROy8HfmyHjfctbyKidnW0jj-OJonrbdJJiZ3jDgkSvgbrkaXwRqyAn-7pGZxIw-EvnW78A4-ozoBDLwAkdnQJ/s1600/Doctor_Sleep.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-7kyyncfQbv_1YTOMQIsflsZmo7tqiMqZAXUWu6v5Q-aqhsPlfibE1viROy8HfmyHjfctbyKidnW0jj-OJonrbdJJiZ3jDgkSvgbrkaXwRqyAn-7pGZxIw-EvnW78A4-ozoBDLwAkdnQJ/s1600/Doctor_Sleep.jpg" height="320" width="205" /></a>Pubblicato da Sperling&Kupfer nel 2014<br />
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<b>Dal risvolto di copertina: </b><i>Perseguitato dalle visioni provocate dallo shining, la luccicanza, il dono maledetto con il quale è nato, e dai fantasmi dei vecchi ospiti dell' Overlook Hotel dove ha trascorso un terribile inverno da bambino, Dan ha continuato a vagabondare per decenni. Una disperata vita on the road per liberarsi da un'eredità paterna fatta di alcolismo, violenza e depressione.</i><br />
<i>Oggi finalmente è riuscito a mettere radici in una piccola città del New Hampshire, dove ha trovato un gruppo di amici in grado di aiutarlo e un lavoro nell'ospizio in cui quel che resta della sua luccicanza regala agli anziani pazienti l'indispensabile conforto finale. Aiutato da un gatto capace di prevedere il futuro, Torrance diventa Doctor Sleep, il Dottor Sonno.</i><br />
<i>Poi Dan incontra l'evanescente Abra Stone, il cui incredibile dono, la luccicanza più abbaiante di tutti i tempi, riporta in vita i demoni di Dan e lo spinge a ingaggiare una poderosa battaglia per salvare l'esistenza e l'anima della ragazzina. Sulle superstrade d'America, infatti, i membri del Vero Nodo viaggiano in cerca di cibo. Hanno un aspetto inoffensivo: non più giovani, indossano abiti dimessi e sono perennemente in viaggio sui loro camper scassati. Ma come intuisce Dan Torrance, e come imparerà presto a sue spese la piccola Abra, si tratta in realtà di esseri quasi immortali che si nutrono proprio del calore dello shining. Uno scontro epico tra il bene e il male, una storia agghiacciante e meravigliosa, un ritorno al fantastico e all'horror dei primi lavori di King. Doctor Sleep inquieta e fa paura, ma sopratutto commuove ed emoziona.</i><br />
<i><br /></i>
Atteso sequel del famosissimo <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/04/shining-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Shinig</span></a>, scritto nel lontano 1977 e portato sul grande schermo da Kubrick nel 1980. Questo "Doctor Sleep" mostra certamente un King più maturo e consapevole dei propri mezzi (e ci mancherebbe... 37 anni e decine di romanzi non sono passati invano), ma anche con uno stile meno energico e che difficilmente riesce a prendere il lettore come dovrebbe.<br />
Le vicende di Dan Torrance ormai cresciuto e in lotta per uscire dall'alcolismo "ereditato dal padre" risultano a tratti troppo stucchevoli e "l'epico scontro tra il bene e il male" proposto nel risvolto di copertina, non esce dal solito seminato kinghiano, con il protagonista attorniato da pochi buoni (come sempre ragazzini e anziani... e adulti impotenti a fare da contorno) in lotta contro i malvagi. Malvagi che si finisce col compatire più che con l'odiare. Dopotutto i loro crimini orrendi sono dettati dalla sopravvivenza più che dalla crudeltà e non sono peggiori di quelli di un leone che uccide una gazzella per poter sfangarla un altro giorno nella selvaggia savana.<br />
Diverso il discorso per quanto riguarda il potere di Dan che da il titolo al libro. Riuscitissime e molto commoventi le scene dell'ospizio, dove si evince una rispettosa paura di King (classe 1947) per una morte che forse inizia a sentire non poi così lontana (ricordo inoltre che lo scrittore del Maine rischiò di morire investito nel 1999. Cosa che, parole sue, ha cambiato per sempre il suo concetto di morte). In ogni caso le pagine che vedono il "dottor" Torrence intento ad attenuare paure e dolori degli anziani morenti grazie allo shine e a un placido gattone seduto ai piedi del letto (il personaggio migliore, secondo me), sono le uniche davvero riuscite e valgono il prezzo di copertina.<br />
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In definitiva "Doctor Sleep" è un discreto libro, ma non certo un capolavoro. Irrinunciabile la lettura se siete fan del Re del brivido. Gli altri optino per il sempre-verde "<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/04/shining-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Shining</span></a>".<br />
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Dallo stesso autore: <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/08/colorado-kid-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Colorado Kid</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/06/joyland-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Joyland</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/04/shining-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Shining</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/11/la-leggenda-del-vento-stephen-king.html"><span style="color: blue;">La leggenda del vento</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/10/notte-buia-niente-stelle-stephen-king.html"><span style="color: blue;">Notte buia, niente stelle</span></a>, <span style="color: blue;"><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/02/221163-stephen-king.html"><span style="color: blue;">22/11/63</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2014/04/lacchiappasogni-stephen-king.html"><span style="color: blue;">L'acchiappasogni</span></a></span><br />
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI LIBRI RECENSITI</span></a><br />
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<br />feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-77259964780165433622014-02-14T16:08:00.001+01:002014-02-14T16:08:32.112+01:00RICORDI DI UNA SERA DI TANTO TEMPO FA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVb3XUWp5EdjrsEUlKjODdlxhxAZgF0l9c7m-Gp27HLbDZgOdC4HN4qcIDdT6yv-eu6EkxCwNIxkRbsfwxW3hNj8ZDc-zJ7pe6yzg3MUoIgS95XSdC2ABvRbiCgYLU5hiDMSvcK-Y4x64E/s1600/antoni01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVb3XUWp5EdjrsEUlKjODdlxhxAZgF0l9c7m-Gp27HLbDZgOdC4HN4qcIDdT6yv-eu6EkxCwNIxkRbsfwxW3hNj8ZDc-zJ7pe6yzg3MUoIgS95XSdC2ABvRbiCgYLU5hiDMSvcK-Y4x64E/s1600/antoni01.jpg" height="169" width="320" /></a></div>
Non sono mai stato un grande fan degli Skiantos. Non che non mi piacessero, soltanto non li ho mai ascoltati con la dovuta attenzione. Di sicuro non con l'attenzione che meritavano.<br />
Di loro ricordo soltanto una notte in Germania di qualche anno fa. Ero in gita con la scuola e io e un mio amico restammo svegli ore a sentire i tuoi pezzi. Oggi non saprei dire perché.<br />
Dopo le superiori persi di vista il mio amico, dopotutto abitiamo in paesi diversi e frequentiamo giri diametralmente opposti. Poi, mercoledì 12 Febbraio, ci siamo ribeccati quasi per caso e abbiamo cominciato a chiacchierare dei <i>bei tempi andati</i>, tra cui quella serata di quasi dieci anni fa e della tua musica, a cui non pensavo da allora.<br />
Tornando a casa, relativamente ubriaco e gonfio di nostalgia, ho trovato il tempo di farmi un giro in rete (la vera droga di questi tempi) e ho scoperto della morte di Roberto "Freak" Antoni. Ci misi qualche secondo a capire che si trattava di te.<br />
Non voglio fare un requiem o qualche altra cazzata del genere. Non sono mai stato un tuo fan e poi gli interventi lacrimosi mi fanno incazzare.<br />
Però certo che la vita è strana... sembra quasi prenderti perennemente per il culo (e toglierei il "sembra").<br />
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<br />feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-71323305507301849172014-01-31T03:46:00.000+01:002014-01-31T03:46:31.428+01:00L'INVERNO DI FRANKIE MACHINE - DON WISLOWScritto nel 2006. Pubblicato da Einaudi nel 2008<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-9vRugFmpr2nX3FzLYwcxEGe2OpEFIH6lS2ydqgenHJfwihnhP3vh_rW2a7RdA2aLm07m9srJOANWc2Dv5lxD_ZgWBROPPtX8KmQ0kyruYBt9krORiZt6zfB05wxkzG18GNxK9K9NOGJ8/s1600/FM.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-9vRugFmpr2nX3FzLYwcxEGe2OpEFIH6lS2ydqgenHJfwihnhP3vh_rW2a7RdA2aLm07m9srJOANWc2Dv5lxD_ZgWBROPPtX8KmQ0kyruYBt9krORiZt6zfB05wxkzG18GNxK9K9NOGJ8/s1600/FM.jpg" height="400" width="256" /></a><b>Dalla quarta di copertina:</b><i> A sessant'anni e rotti, quando non è costretto a dedicarsi a uno dei suoi tre lavori - vendere esche dal suo capanno sul molo di San Diego, rifornire di pesce e tovaglie i ristoranti della zona, amministrare alcuni condomini - Frankie Machianno esce ancora a fare surf. Possibilmente all'Ora dei Gentiluomini, quando i giovani rampanti sono andati al lavoro lasciando le onde a chi può permettersi altri orari, cioè ai gentiluomini.</i><br />
<i>Ormai sono anni che ha cambiato vita. Ma quando un vecchio boss gli si presenta a chiedere un favore, Frankie Machine non può rifiutarglielo. Anche se questo significa ripiombare nel giro. </i><br />
<i>Qualcuno dal suo lontano passato lo vuole morto. A pensarci bene la lista dei possibili candidati potrebbe essere lunghissima. Ma Frank ha le ore contate...</i><br />
<i><br /></i>
Banale, fin troppo scontato e a tratti parecchio confusionario. Questo romanzo di Wislow va a pescare nella già abusata corrente thriller che vede un "vecchio terribile" ormai in pensione che, suo malgrado, viene tirato in mezzo e deve farsi largo accumulando cadaveri fino all'immancabile twist finale. Frank Machianno, ex assassino della mafia italo-americana, preciso e letale come una macchina (da qui il soprannome "Machine"), ma in fondo di buon cuore è un personaggio trito che tenta disperatamente di accattivarsi la simpatia del lettore o almeno la sua empatia. Vedendo molte recensioni positive, credo che sia riuscito nel suo scopo, ma non ne capisco il motivo. "L'inverno di Frankie Machine" è divertente da leggere (malgrado la scontatezza e l'incoerenza di alcuni episodi), ma non è un buon romanzo. I personaggi secondari, oltre a essere stereotipati come il protagonista, sono descritti davvero male (cosa che mi ha molto sorpreso, visto che negli altri romanzi di Wislow questo non accade) e il finale è davvero pessimo sotto ogni punto di vista (ma questo è un viziaccio al quale lo scrittore americano ci aveva già abituati).<br />
In definitiva, se siete fan di Wislow, leggervi questo romanzetto non vi farà male. Se volete leggere una sola opera di questo autore, vi consiglio di concentrarvi sul bellissimo: "<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/10/il-potere-del-cane-don-wislow.html"><span style="color: blue;">Il potere del cane</span></a>"... e di fermarvi a quello.<br />
<br />
Dallo stesso autore:<span style="color: blue;"> <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/10/il-potere-del-cane-don-wislow.html"><span style="color: blue;">Il potere del cane</span></a></span>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/06/i-re-del-mondo-don-winslow.html"><span style="color: blue;">I re del mondo</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2014/01/le-belve-don-wislow.html"><span style="color: blue;">Le belve</span></a><br />
<br />
<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI LIBRI RECENSITI</span></a>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-63552016490945912292014-01-21T04:21:00.007+01:002014-01-31T03:49:03.376+01:00LE BELVE - DON WISLOWPubblicato da Einaudi nel 2011<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAmt_k5S3gqQOik3eoUQh6lv5O98vQqXwShQ8QZiiHITNw8Wl0YUtg71RIsRHduUqMiEKx9SRIvDDOH0Y164kgLv5yQm_sP9ilEGR3QyeUa4y2_4aTqRcbo5DJWb4e1v5eJs5emHLsVlRD/s1600/Le-belve1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAmt_k5S3gqQOik3eoUQh6lv5O98vQqXwShQ8QZiiHITNw8Wl0YUtg71RIsRHduUqMiEKx9SRIvDDOH0Y164kgLv5yQm_sP9ilEGR3QyeUa4y2_4aTqRcbo5DJWb4e1v5eJs5emHLsVlRD/s1600/Le-belve1.jpg" height="320" width="205" /></a><br />
<b>Dal risvolto di copertina: </b><i>Ben e Chon sono amici per la pelle: un genio delle economie di scala e un prodigio di forza fisica e addestramento militare.</i><br />
<i>Diversi, complementari, accomunati dalla stessa filosofia - vivi e lascia vivere - condividono tutto, inclusa Ophelia, la ragazza dei loro sogni. In California hanno creato un piccolo regno coltivando e smerciando un prodotto speciale: la miglior marijuana degli Stati Uniti. Ora, però, la loro remunerativa attività è finita nel mirino dei cartelli messicani. Che hanno un modo tutto loro di comunicare le proprie intenzioni: spedire un video nel quale mostrano la sorte riservata a chiunque non si conformi alla loro volontà.</i><br />
<i>A Ben e Chon non restano che due alternative: incassare i dividendi e ritirarsi in buon ordine o accettare la sfida in campo aperto e prepararsi a una battaglia senza esclusione di colpi, nella quale a essere in gioco non sarà solamente la loro impresa commerciale, ma la loro stessa vita.</i><br />
<i><br /></i>
Ammettiamolo pure; il caro Don Wislow è un furbacchione. Uno di quegli artisti che trova una nicchia perfetta per loro e lì rimangono, senza sognarsi neppure di cercare nuove strade per poter ampliare il loro talento. E vi assicuro che questo scrittore di talento ne ha tanto.<br />
Rimasi affascinato durante la lettura de: "<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/10/il-potere-del-cane-don-wislow.html"><span style="color: blue;">Il potere del cane</span></a>", uno dei migliori crime-thriller in cui mi sia mai imbattuto, stessa storia per questo "Le belve", dove si vedono per la prima volta in azione il riuscitissimo trio: Ben, Chon e O, protagonisti anche del prequel già recensito in questo blog: "<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/06/i-re-del-mondo-don-winslow.html"><span style="color: blue;">I re del mondo</span></a>". Il problema è che tutto sembra una minestra riscaldata.<br />
Nulla da ridire da un punto di vista della qualità oggettiva. Il libro è adrenalinico, scritto bene, ricco di colpi di scena e di personaggi riusciti che rimangono in mente al lettore, ma da un autore dal talento indiscusso come Wislow è lecito aspettarsi qualcosa di più della solita guerra tra narcotrafficanti cattivi e americani alti, belli e coraggiosi. Capisco che la guerra della droga che insanguina le strade messicane e del sud degli stati uniti sia un argomento <i>affascinante</i> da affrontare per uno scrittore che trabocca thriller da ogni poro, ma non ci si può fermare a questo.<br />
Consiglio comunque a chi voglia addentrarsi nella scoperta del violento mondo dello scrittore newyorkese d'origine e californiano di adozione, di iniziare con questo libro o con il prequel di questo: "<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/06/i-re-del-mondo-don-winslow.html"><span style="color: blue;">I re del mondo</span></a>" (o magari con un altro dei suoi lavori più conosciuti: "L'inverno di Frankie Machine" che io non ho ancora letto) e di lasciarsi "<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/10/il-potere-del-cane-don-wislow.html"><span style="color: blue;">Il potere del cane</span></a>" come ultima grandiosa portata di un ottimo narratore a cui però manca quel pizzico di coraggio per essere davvero grande.<br />
<br />
PS: Nel 2012, Oliver Stone ha girato un film dal titolo omonimo tratto proprio da questo libro.<br />
<br />
Dallo Stesso autore: <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/10/il-potere-del-cane-don-wislow.html"><span style="color: blue;">Il potere del cane</span></a>, <span style="color: blue;"><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/06/i-re-del-mondo-don-winslow.html"><span style="color: blue;">I re del mondo</span></a>, <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2014/01/linverno-di-frankie-machine-don-wislow.html"><span style="color: blue;">L'inverno di Frankie Machine</span></a>.</span><br />
<br />
<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI LIBRI RECENSITI</span></a>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-65131339097364284322014-01-14T18:55:00.000+01:002014-01-14T19:00:00.377+01:00GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (32) - L'UOMO CHE VENNE DALLA TERRAL'UOMO CHE VENNE DALLA TERRA<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUgcFcSPP-n-x7PlzJlyQnYk3cG7-PStJZmFnaxDCrw2sS7Qvps0R-prFc3H6sge3xFMJDjZ_OnHFFPA_aS3Gyx-LnbI2qBVA1Txu9XZTtoF7NvGScfRGmu_GRRq89_j0Fbc66IzAKjmFD/s1600/locandina-l-uomo-che-venne-dalla-terra.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUgcFcSPP-n-x7PlzJlyQnYk3cG7-PStJZmFnaxDCrw2sS7Qvps0R-prFc3H6sge3xFMJDjZ_OnHFFPA_aS3Gyx-LnbI2qBVA1Txu9XZTtoF7NvGScfRGmu_GRRq89_j0Fbc66IzAKjmFD/s320/locandina-l-uomo-che-venne-dalla-terra.jpg" width="225" /></a></div>
Anno: 2007<br />
Genere: Drammatico/Fantascienza<br />
Provenienza: USA<br />
Regia: Richard Shenckman<br />
<br />
<i>Il professore di storia, John Oldman </i>(David Lee Smith)<i> ha lasciato il lavoro ed è in procinto di partire. Alcuni suoi colleghi decidono di andare a casa sua per una sorta di festa d'addio a sorpresa. Alle continue richieste di spiegazioni sul perché di questo cambio di rotta dopo dieci anni di carriera universitaria, Oldman spiega di essere un <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Uomo_di_Cro-Magnon"><span style="color: blue;">uomo di Cro-Magnon</span></a> che misteriosamente non può né invecchiare né morire e che nella sua millenaria vita ha conosciuto personaggi storici come Hammurabi,Cristoforo Colombo e Vincent Van Gogh . </i><br />
<i>Il professor Oldman è un uomo primitivo immortale, un pazzo o solo un fantasioso burlone?</i><br />
<i><br /></i>
Questo film, girato con un budget da fame, sembra una sorta di rappresentazione teatrale piuttosto che una pellicola cinematografica. Girato quasi interamente in un interno spoglio e oscuro con attori che rimango statici per la maggior parte del tempo, il pericolo "noia" è sempre in agguato, ma non arriva mai. Merito di una sceneggiatura solida e dei dialoghi che rapiscono lo spettatore e lo portano a vivere un viaggio lungo quattordicimila anni.<br />
Non sappiamo se il professore sia davvero un nostro antico antenato diventato immortale per qualche strano scherzo del destino, un pazzo mitomane o soltanto un burlone estremamente fantasioso, ma le sue parole risultano sempre più convincenti e finiamo per credergli. Perfino i suoi amici e colleghi, uomini di scienza e di ragione, tentennano davanti alla sua convinzione. Nel finale il mistero si risolverà (ovviamente non intendo dire in che modo) e quella forse risulterà essere la scena meno riuscita. A volte i film pretendono un finale aperto e la voglia di svelare l'arcano finisce per snaturarli, come in questo caso.<br />
Toccanti e drammatici i ragionamenti inerenti la morte e la religione, sopratutto per il fatto che lo sceneggiatore, Jerome Bixby, ha scritto realmente gran parte di questo film in punto di morte e riesce a elicitare la paura (ma anche la speranza) per quest'ultima in una maniera davvero realistica, a volte quasi brutale.<br />
In conclusione un film toccante, girato con pochi mezzi e con ancor meno soldi. A volte al cinema non si può né si deve chiedere di più. Consigliato.<br />
<br />
<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-film-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI FILM RECENSITI</span></a>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-61863368847974904662013-12-17T15:07:00.000+01:002013-12-17T15:07:01.325+01:00LO STREGOSCAR 2013<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7MFy4uTEZT8-uzCSOFSoni-98cYR3Ozm-TL409GC1Pa6bSkDA7wEmCBrmYbG2GT2k9pFgsDEnWILcvaVWilJ4WgrnKJavbnoxpaKCYsiEvxcJiZaVWr4j7jQWN6MoEbq0gV-U4LIwytVJ/s1600/Notte_Premi_Oscar_Cinema_Grinta_discorso_del_re_Inception+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7MFy4uTEZT8-uzCSOFSoni-98cYR3Ozm-TL409GC1Pa6bSkDA7wEmCBrmYbG2GT2k9pFgsDEnWILcvaVWilJ4WgrnKJavbnoxpaKCYsiEvxcJiZaVWr4j7jQWN6MoEbq0gV-U4LIwytVJ/s200/Notte_Premi_Oscar_Cinema_Grinta_discorso_del_re_Inception+%25281%2529.jpg" width="149" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWkeuimA_fjcQpb7840FGhFddnyaV06GgNI0jcB8K3JUwoLsTZAdJQKHI20AAMLIWvwKggAEsFEo1KBcb9DZTsAvSAoDPL-hAJCeePcjIBUJ_aM0f9V1gkGjSvfoq-70tMM9Ap9BISwyjE/s1600/libroro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWkeuimA_fjcQpb7840FGhFddnyaV06GgNI0jcB8K3JUwoLsTZAdJQKHI20AAMLIWvwKggAEsFEo1KBcb9DZTsAvSAoDPL-hAJCeePcjIBUJ_aM0f9V1gkGjSvfoq-70tMM9Ap9BISwyjE/s200/libroro.jpg" width="148" /></a><br />
Dopo il successo della<span style="color: blue;"> <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/12/lo-stregoscar-2012.html"><span style="color: blue;">scorsa edizione</span></a></span>, si ritorna a valutare i vincitori delle tre categorie: <b>Miglior libro pubblicato dalla grande editoria, Miglior libro pubblicato dalla piccola e media editoria, Miglior film.</b><br />
Ovviamente saranno presi in considerazione solo film e libri recensiti in questo blog in tutto l'arco del 2013 (attenzione, <b>recensiti nel 2013</b>. Non necessariamente pubblicati).<br />
Le regole saranno esattamente come quelle dello scorso anno: Ogni categoria avrà cinque nomination e un solo vincitore. Tutto qui? Sì.<br />
<br />
<b>CATEGORIA - MIGLIOR LIBRO PUBBLICATO DALLA GRANDE EDITORIA:</b><br />
<br />
1)<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/03/drive-in-trilogia-joe-r-lansdale.html"><span style="color: blue;">DRIVE IN (trilogia) - JOE R. LANSDALE</span></a> edito da Einaudi<br />
2)<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/06/i-segreti-ditalia-corrado-augias.html"><span style="color: blue;">I SEGRETI D'ITALIA - CORRADO AUGIAS</span></a> edito da Rizzoli<br />
3)<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/09/la-cavalcata-dei-morti-fred-vargas.html"><span style="color: blue;">LA CAVALCATA DEI MORTI - FRED VARGAS</span></a> edito da Einaudi<br />
4)<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/04/shining-stephen-king.html"><span style="color: blue;">SHINING - STEPHEN KING</span></a> edito da Bompiani<br />
5)<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/12/trainspotting-irvine-welsh.html"><span style="color: blue;">TRAINSPOTTING - IRVINE WELSH</span></a> edito da Guanda<br />
<br />
<span style="font-size: x-large;">AND THE WINNER IS... TRAINSPOTTING</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYDt50pKYthMRbdp9Uegg1m33TDiK6ErewsBZRHy0u0gPnWZ_S65OA8V9Pi1HSTIRbXSd6-k2xMvQSdJaWqM2ribFc3_AgupxHtULDICsIbbDJy169ciF0DsC42kR2GOOAOZjVfVKz6syL/s1600/6e2b5b31951e1accdcb5aa1bdb499e76.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYDt50pKYthMRbdp9Uegg1m33TDiK6ErewsBZRHy0u0gPnWZ_S65OA8V9Pi1HSTIRbXSd6-k2xMvQSdJaWqM2ribFc3_AgupxHtULDICsIbbDJy169ciF0DsC42kR2GOOAOZjVfVKz6syL/s400/6e2b5b31951e1accdcb5aa1bdb499e76.jpg" width="258" /></a></div>
<br />
Commovente, irriverente, angosciante, a tratti estremamente divertente. Trainspotting è un pugno nello stomaco, una storia scritta con il cuore (stracolmo di rabbia) e dannatamente "reale".<br />
<br />
<b>CATEGORIA: MIGLIOR LIBRO PUBBLICATO DALLA PICCOLA E MEDIA EDITORIA</b><br />
<b><br /></b>
<b>1)</b><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/10/consigli-piccola-editoria-13-ottobre.html"><span style="color: blue;">ANTROPOMETRIA - PAOLO ZARDI</span></a> edito da Neo.<br />
<b>2)</b><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/03/consigli-sulla-piccola-editoria-8-marzo.html"><span style="color: blue;">COI BINARI FRA LE NUVOLE - RICCARDO FINELLI</span></a> edito da Neo.<br />
<b>3)</b><span style="color: blue;"><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/05/consigli-sulla-piccola-editoria-10.html"><span style="color: blue;">FAME - SERGIO ORICCI</span></a> </span>edito da I sognatori Factory editoriale<br />
<b>4)</b><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/04/consigli-sulla-piccola-editoria-9-aprile.html"><span style="color: blue;">IL 18° VAMPIRO - CLAUDIO VERGNANI</span></a> edito da Gargoyle books<br />
<b>5)</b><span style="color: blue;"><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/06/consigli-sulla-piccola-editoria-11.html"><span style="color: blue;">QUATTRO SOLI A MOTORE - NICOLA PEZZOLI</span></a> </span>edito da Neo.<br />
<br />
<span style="font-size: x-large;"><b>AND THE WINNER IS... QUATTRO SOLI A MOTORE</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqVdoED8wLdAIj6AKHt8OfaAlatAPF7yVBHLqSNQEXV5HtpAnCCIbIXg8xbnqBNSVdYoWRXAxjr2pd6Us50fq649D1qWq08U-ada59ry5cgSREu2HMNo_ibfgsOJK203W7XtJktfc-OIlE/s1600/Quattro-soli-a-motore-Nicola-Pezzolilibro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqVdoED8wLdAIj6AKHt8OfaAlatAPF7yVBHLqSNQEXV5HtpAnCCIbIXg8xbnqBNSVdYoWRXAxjr2pd6Us50fq649D1qWq08U-ada59ry5cgSREu2HMNo_ibfgsOJK203W7XtJktfc-OIlE/s400/Quattro-soli-a-motore-Nicola-Pezzolilibro.jpg" width="273" /></a></div>
<br />
In questo caso, anche solo la scelta dei cinque candidati è stata ardua, figuratevi quella del vincitore. Un applauso a Nicola Pezzoli, scrittore che meriterebbe di essere il caso letterario dell'anno, applauso alla Neo. che bissa il successo dell'anno scorso e si dimostra una casa editrice eccezionale, e un applauso a tutte quelle piccole e medie case editrici che continuano a sfornare buoni libri nonostante le sempre più crescenti difficoltà.<br />
<br />
<b>CATEGORIA: MIGLIOR FILM </b><br />
<b><br /></b>
<b>1)</b><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/12/grandi-film-sottovalutati-21-black-death.html"><span style="color: blue;">BLACK DEATH</span></a><br />
<b>2)</b><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/04/grandi-film-sottovalutati-27-grindhouse.html"><span style="color: blue;">GRINDHOUSE - A PROVA DI MORTE</span></a><br />
<b>3)</b><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/12/grandi-film-sottovalutati-22-la-parte.html"><span style="color: blue;">LA PARTE DEGLI ANGELI</span></a><br />
<b>4)</b><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/01/grandi-film-sottovalutati-25-quella.html"><span style="color: blue;">QUELLA CASA NEL BOSCO</span></a><br />
<b>5)</b><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/04/grandi-film-sottovalutati-28-le-streghe.html"><span style="color: blue;">LE STREGHE DI SALEM</span></a><br />
<br />
<span style="font-size: x-large;"><b>AND THE WINNER IS... BLACK DEATH</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoBAqffQ36etaQTkq0kukVtivVI_y6OtlN9BOpt6J35lvnzjbzWXz6VTi5iHG2j6s1RouBrnzWw2vLcu7fgxFDOPNl4BAOqDxie50RwL4WkS7_TpS-kfEUr1_BzZ01DoLQThc9GXp4-9rq/s1600/c_black_death_ver4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoBAqffQ36etaQTkq0kukVtivVI_y6OtlN9BOpt6J35lvnzjbzWXz6VTi5iHG2j6s1RouBrnzWw2vLcu7fgxFDOPNl4BAOqDxie50RwL4WkS7_TpS-kfEUr1_BzZ01DoLQThc9GXp4-9rq/s400/c_black_death_ver4.jpg" width="268" /></a></div>
<br />
Film tedesco misconosciuto e ingiustamente snobbato da critica e pubblico. Un piccolo capolavoro lontanissimo dal gusto hollywoodiano e dal concetto di "Happy ending". Da guardare e da comprare.<br />
<br />
<b>ALBO D'ORO:</b><br />
<br />
MIGLIOR LIBRO GRANDE EDITORIA<br />
- Il potere del cane (2012)<br />
-Trainspotting (2013)<br />
<br />
MIGLIOR LIBRO PICCOLA MEDIA EDITORIA<br />
- Gobbi come i Pirenei (2012)<br />
- Quattro soli a motore (2013)<br />
<br />
MIGLIOR FILM<br />
- Hard candy (2012)<br />
- Black death (2013)feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-77594462832041860212013-12-01T21:11:00.000+01:002013-12-01T21:14:09.788+01:00GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (31) - OLD BOY<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPKkm5Jgm45sKhb5wDqBx0YGL_90VLQ22s2oOyX37ghxUbY_T4FZ2wqrwjFZVJ1ey7_ccIuEaI5LeY9AMTx_hUY3SsJ_jQkVNTkY_CVBskxsU0KVfQHxXMS0-KeUOyMLM7qqd47GY0wC0l/s1600/old+boy+remake.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPKkm5Jgm45sKhb5wDqBx0YGL_90VLQ22s2oOyX37ghxUbY_T4FZ2wqrwjFZVJ1ey7_ccIuEaI5LeY9AMTx_hUY3SsJ_jQkVNTkY_CVBskxsU0KVfQHxXMS0-KeUOyMLM7qqd47GY0wC0l/s320/old+boy+remake.jpg" width="224" /></a>OLD BOY<br />
Anno: 2003<br />
Genere: Drammatico/Thriller<br />
Provenienza: Corea del sud<br />
Regia: Park Chan-wook<br />
<br />
<i>Nel 1988, Oh Dae-su viene rapito e tenuto prigioniero in una cella-albergo, senza sapere perché. Liberato dopo quindici anni, apprende che a organizzare tutto è stato Lee Wo-jin, un suo ex compagno di scuola (Old boy): scoprirà a caro prezzo il motivo della propria reclusione; e nella vendetta verrà coinvolta la giovane Mido, di cui è innamorato.</i><br />
<i>(da "Il Mereghetti" Dizionario dei film 2011)</i><br />
<i><br /></i>
Old boy è il film che lanciato il regista Park Chan-wook in occidente. Seconda parte della trilogia della vendetta (preceduto da "Mr Vendetta" e seguito da "Lady Vendetta") questa pellicola pone lo sguardo su di una Corea infettata da una società spietata e disumana, dove non esiste un vero personaggio positivo. Persino il calvario del protagonista porterà l'uomo a scoprire il lato peggiore di sé e la sua vendetta si risolverà in una situazione insostenibile per tutti, sopratutto per se stesso.<br />
Chan-wook, che si ispira a un omonimo manga giapponese, non ha paura di mostrare una violenza sia mentale che fisica che a volte sconfina nel grottesco. Il cinismo è alle stelle e la visione a volte risulta davvero difficile, sopratutto per i soggetti più emotivi.<br />
In definitiva, regia a volte un pò troppo compiaciuta ma ottima, attori in palla e storia difficile da digerire ma davvero ben architettata.<br />
PS:<br />
Non ero sicuro di parlare di questo film in questa rubrica. Dopotutto il film di Chan-wook è davvero "grande", ma di sicuro non è sottovalutato. A dimostrazione di questo c'è la meritata premiazione al festival di Cannes<i>, </i>impreziosita dalle parole del maestro Quentin Tarantino, che ha definito questa pellicola:"Il film che avrei voluto fare".<br />
Se ne parlo è perché tra poco uscirà l'immancabile remake americano diretto da uno dei registi più sopravvalutati del panorama hollywoodiano: Spike Lee.<br />
Se dovete vedervi un Old boy, fate in modo che sia l'originale, non la copia. Intesi?<br />
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-film-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI FILM RECENSITI</span></a>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-24898059794737184802013-11-19T23:19:00.005+01:002013-11-19T23:19:48.623+01:00I 15 MIGLIORI FILM PEGGIORI DEL NUOVO MILLENNIONon ce l'ho fatta. Volevo mettere soltanto la top ten dei film peggiori ma la scelta si è rivelata impossibile. Quindi invece delle solite 10 pellicole fetecchie, ve ne beccherete 15.<br />
Non è stata una scelta facile. Alla fine delle mie ricerche avevo una rosa di 40 pellicole e scartarne alcune è stato davvero arduo per diversi motivi (scusa Cande, ma Bangkok dangerous non ci sarà. Avevo già troppa scelta per mettermi a guardare anche un film con Nicolas Cage che finora avevo avuto la fortuna di non aver visto. Spero che capirai).<br />
Bando alle ciance, iniziamo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-wy8tgAt46hPZtbNZ1H_i8sfeErBDPckSzKuHTIBUHrsSDM5UrQLURzTqEciW-5lcwhd79FRyIorTJq1jtyHXarfzFuBX3X1XaEKyiBdJpRHwygPnz6kt7-OYd5OpKuQPUmkQ-PZngkxh/s1600/alex+l'ariete.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-wy8tgAt46hPZtbNZ1H_i8sfeErBDPckSzKuHTIBUHrsSDM5UrQLURzTqEciW-5lcwhd79FRyIorTJq1jtyHXarfzFuBX3X1XaEKyiBdJpRHwygPnz6kt7-OYd5OpKuQPUmkQ-PZngkxh/s200/alex+l'ariete.jpg" width="124" /></a>ALEX L'ARIETE<br />
Anno: 2000<br />
Regia: Damiano Damiani<br />
<br />
Uno non fa in tempo a cambiare millennio che subito si becca questa pietra miliare della stronzata... sulla nuca... ahia!Grandissime risate per la recitazione dell'Albertone nazionale, carabiniere nel film come nella realtà. Direte: Allora magari così la recitazione risulterà più realistica, no? No. Anzi: NOOOOOOO! Per dirla alla Tomba in uno dei momenti più comici del film (peccato che sarebbe dovuto essere un momento drammatico).<br />
No comment sulla Hunziker... da prendere a legnate per ore, farsi una bella doccia rinfrescante, e poi ricominciare con più foga di prima. <b>Curiosità:</b> Il film fu visto al cinema da 597 persone in tutta Italia.<br />
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Anno: 2001<br />
Regia: Stephen Chow<br />
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I cinesi stanno al cinema comico come gli inglesi stanno alla buona cucina. Un'ora e mezza (e mi è andata pure bene... la versione originale dura 2 ore) a vedere 'sti stronzi mezzi ninja che giocano a non si sa cosa e non si sa perché. C'è pure una sotto-trama romantica tra il protagonista figo (per quanto possa essere figo un cinese) e una che pare Cassano (giusto per rimanere in tema calcistico).<br />
Holly e Benji dei poverissimi. <b>Curiosità: </b>Questo film è stato girato lo stesso anno dell'attentato alle torri gemelle. Mi chiedo come sia possibile che neanche Voyager abbia mai fatto questo scellerato collegamento.<br />
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Anno: 2002<br />
Regia: Barry Sonnenfeld<br />
<br />
Fare un bel film che mischi commedia e fantascienza è quasi impossibile. Caro Sonnenfeld, ti era andata di culo una volta e avevi centrato il bersaglio, non potevi lasciar perdere ed evitare questo osceno seguito dell'ottimo "Men in black"? Lo so che il mutuo è una bella bestia e che il tuo <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Barry_Sonnenfeld"><span style="color: blue;">look da cowboy omosessuale stile "Brokeback Mountain"</span></a> costa un occhio della testa, ma proprio non potevi desistere? Film pessimo sotto ogni sua forma.<br />
<b>Curiosità: </b>Nel film compare anche Michael Jackson nei panni di un apprendista agente.<br />
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BOAT TRIP<br />
Anno: 2003<br />
Regia: Mort Nathan<br />
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Due amici vanno a fare una crociera per rimorchiare, ma finisco in una crociera per soli gay... seguiranno gag che farebbero inorridire pure Vanzina. No, forse Vanzina è l'unico essere umano sopra i 10 anni che potrebbe apprezzare il film.<br />
<b>Curiosità: </b>Pensate... in questa porcata ci sono attori del calibro di Cuba Gooding Jr (Boyz in the hood) e Roger Moore (il più importante James Bond dopo Sean Connery) Mah.<br />
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UNA SETTIMANA DA DIO<br />
Anno: 2003<br />
Regia: Tom Shadiyac<br />
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Non è perché se uno si chiama Jim Carrey e sa recitare, allora deve per forza buttarsi a pesce su ogni copione che gli propinano. La trama annoia dopo circa dieci secondi dall'inizio della visione e l'orchite è dietro l'angolo, pronta ad agguantarti senza pietà. Nettamente il peggior film di Carrey.<br />
<b>Curiosità:</b> Il film è stato vietato in Egitto e in Malesia perché gli estremisti islamici sono pure più stracciamarroni dei produttori di questo film.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjULMKpBR2KHSZtrumD7dMEHw9iUYww8puSSW92nWojJLwzzaKGWjzrwgwchMcrfH51xvI9oDV934nq7F_IjtKZDUHb0NtWlJZxtOZmYqUKYShtf9nN0xF_k6sts9FxCAN9E0p9N_iOVZ6b/s1600/Locandine-Tre-metri-sopra-il-cielo-.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjULMKpBR2KHSZtrumD7dMEHw9iUYww8puSSW92nWojJLwzzaKGWjzrwgwchMcrfH51xvI9oDV934nq7F_IjtKZDUHb0NtWlJZxtOZmYqUKYShtf9nN0xF_k6sts9FxCAN9E0p9N_iOVZ6b/s200/Locandine-Tre-metri-sopra-il-cielo-.jpg" width="140" /></a></div>
TRE METRI SOPRA IL CIELO<br />
Anno: 2004<br />
Regia: Luca Lucini<br />
<br />
Una giovane cagacazzi si innamora di un bullo con l'occhio <strike>lesso</strike> vitreo e la faccia da stronzo. Seguiranno le solite stronzate che accadono sempre in film del genere, fino al portentoso finale che... non lo so, mi sono sempre addormentato prima (storia vera). In tanti dopo questo film iniziarono a odiare Moccia. Io no. Io odio tutti quegli sfigati che leggono e guardano le discutibili opere di Moccia. Fatevi curare.<br />
<b>Curiosità: </b>Federico Moccia esordì come aiuto regista nel film diretto dal padre: "Attila flagello di Dio". Già, Moccia è un <strike>raccomandato</strike> figlio d'arte. Avete capito il perché del suo successo?<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ6W4sTUnu8iwChR1n8CCXcptPh5BydDtSNo1_A19j97KllSDevpIarXy0lgq9A6FxL4EJAUa5nd6pdgLIGQ1NSu_SbGNGcF58_nNCqjETcoPj36VdkxHXKzjfYZkooz1nYxipE_h9ZITk/s1600/download.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ6W4sTUnu8iwChR1n8CCXcptPh5BydDtSNo1_A19j97KllSDevpIarXy0lgq9A6FxL4EJAUa5nd6pdgLIGQ1NSu_SbGNGcF58_nNCqjETcoPj36VdkxHXKzjfYZkooz1nYxipE_h9ZITk/s200/download.jpg" width="113" /></a>TROY<br />
Anno: 2004<br />
Regia: Wolfgang Petersen<br />
<br />
Tamarrata americana che ripercorre le vicende dell'iliade, ma lo fa a cazzo di cane. Non c'è un attore che sembra sentirsi a suo agio, la sceneggiatura sembra copiata da un bignami e la regia è diretta dal regista automatico. Mai un'emozione, mai una scena che colpisca. Due palle.<br />
Forse metterlo tra i peggiori film del nuovo millennio è esagerato, ma considerando che l'ho visto al cinema ho un grande astio nei suoi confronti.<br />
<b>Curiosità: </b>Non ce ne sono, e anche se ci fossero non ho voglia di cercarle. Ridatemi i soldi.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBxaMktjhq7Aar4xRELLKxqUnzSWF2jBXAT6A3cV0QdDRBApxCd63hm5T_gvj1B2Ez4FpMPjBHLp_ZuTak-99wNPu1boqV_QWnnuBNMdQ8-AerC9OPh6x5CR9u0UTW9Z0t80p_YLQLjli0/s1600/locandina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBxaMktjhq7Aar4xRELLKxqUnzSWF2jBXAT6A3cV0QdDRBApxCd63hm5T_gvj1B2Ez4FpMPjBHLp_ZuTak-99wNPu1boqV_QWnnuBNMdQ8-AerC9OPh6x5CR9u0UTW9Z0t80p_YLQLjli0/s200/locandina.jpg" width="140" /></a></div>
TROPPO BELLI<br />
Anno: 2005<br />
Regia: Ugo Fabrizio Giordani<br />
<br />
Uno di quei film che ami odiare. Incrocio superbo di banalità di sceneggiatura e scarsità recitativa, con i due soliti <strike>rompicazzo </strike>giovani di belle speranze che tentano di sfondare <strike>i coglioni</strike> nel mondo del cinema. Tutto finirà a tarallucci e vino e gli spettatori avranno assistito a un film che più tamarro di così non si poteva fare. Volete sapere perché amo questo film? Perché distrusse le velleità recitative di entrambi i protagonisti: Costantino Vitagliano e Daniele Interrante, e ha sancito l'inizio del loro crollo anche televisivo (anche se purtroppo non totale). La mia parte cattiva esulta... anche quella buona. <b>Curiosità: </b>L'incasso totale fu di circa 700.000 euro. Il film non si piazzò neanche tra i primi 100 film visti al cinema nella stagione 2004/2005.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglVPxruWH8-kPPQrGDZKwEfDfuQeQP0NpDqdskPa2Dxmj2KvutjLikSXlW3Z1DFVtOnXOPHu2aysmxv262HEB8hWJKl8pYlczA7yhLZMvj1nunZI1B2BXyeKSzcd4K1B7vzmQWsQuKD9LE/s1600/snakes_on_a_plane_poster1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglVPxruWH8-kPPQrGDZKwEfDfuQeQP0NpDqdskPa2Dxmj2KvutjLikSXlW3Z1DFVtOnXOPHu2aysmxv262HEB8hWJKl8pYlczA7yhLZMvj1nunZI1B2BXyeKSzcd4K1B7vzmQWsQuKD9LE/s200/snakes_on_a_plane_poster1.jpg" width="135" /></a>SNAKES ON A PLANE<br />
Anno: 2006<br />
Regia: David R. Ellis<br />
<br />
Uno dei primissimi esempi di cinema condizionato pesantemente dalla rete. Infatti i furbacchioni della New Line pensarono bene di raccogliere i suggerimenti di molti nerd e altra gente improbabile e cambiare in parte lo script. Ora, sicuramente questo film sarebbe stata una cagata in ogni caso, ma così si è fugato ogni dubbio. (Brutta gente quella di internet... specialmente i blogger). Samuel L Jackson urla un paio di volte, fa la faccia incazzata e passa alla cassa a ritirare il contante, i serpentoni azzannano qua e là e l'aereo barcolla ma non molla. E la trama? Quale trama? Bah, almeno non annoia. <b>Curiosità: </b>L'Asylum (casa di produzione americana che non è neanche degna di stare in questa rubrica) ha pensato bene di cavalcare l'onda del successo(?) di questo film, producendo "Snakes on a train", che, a leggere la trama su <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Snakes_on_a_Train"><span style="color: blue;">Wikipedia</span></a>, dovrebbe essere ancora più stupido dell'originale... e ce ne vuole.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNTN1uM2r5eT6rIVlweltRcPLdSNvU7pfoLk6KM9vthEwP5WcZO659YxsfJ1zZyrbalmsAn_pKiTgtPElgJIxwHOhQCiPq7FZiK26JGuOTWq_sUxBxMb88CAAkgX7dK9KHUwkXFvn-TQCy/s1600/locandina+(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNTN1uM2r5eT6rIVlweltRcPLdSNvU7pfoLk6KM9vthEwP5WcZO659YxsfJ1zZyrbalmsAn_pKiTgtPElgJIxwHOhQCiPq7FZiK26JGuOTWq_sUxBxMb88CAAkgX7dK9KHUwkXFvn-TQCy/s200/locandina+(1).jpg" width="140" /></a></div>
2061: UN ANNO ECCEZIONALE<br />
Anno: 2007<br />
Regia: Carlo Vanzina<br />
<br />
Prendete il protagonista di "Attila flagello di Dio", fategli girare una copia futuristica de "L'armata Brancaleone" versione Lexotan ed ecco che avrete questa maceria di film. La trama è presto detta: L'Italia del 2061 è tipo quella prima dell'unità, un branco di mezzeseghe fa qualcosa che non ricordo (ma non è che sia così importante) e l'Italia torna unita. Fine. Fui costretto ad andarlo a vedere al cinema dopo una cena di classe... per fortuna ero completamente ubriaco. <b>Curiosità: </b>Il film fu criticato dalla famiglia Quattrocchi, perché la frase pronunciata da Abatantuono: "Facciamogli vedere come muore un patriota" era simile a: "Vi faccio vedere come muore un italiano", pronunciata da <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Fabrizio_Quattrocchi"><span style="color: blue;">Fabrizio Quattrocchi</span></a> prima di essere barbaramente ucciso da terroristi iracheni nel 2004. Ovviamente sto dalla parte della famiglia dell'eroico Quattrocchi, morto da eroe... dimenticato in fretta.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL5FSmN1iY5P-h_oDl3d3v5ByZXPQqKZeq_wK1AzLPrUPVd87RIVfS5ju8g3RVQMDzp3hTVzLDJssQPINkMSt2juA1d0rbMUwKA1tpb4FNRHjG1USK1XxUEZy5-d-jconWSn_Hk5k3qNmF/s1600/la_leggenda_degli_uomini_straordinari.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL5FSmN1iY5P-h_oDl3d3v5ByZXPQqKZeq_wK1AzLPrUPVd87RIVfS5ju8g3RVQMDzp3hTVzLDJssQPINkMSt2juA1d0rbMUwKA1tpb4FNRHjG1USK1XxUEZy5-d-jconWSn_Hk5k3qNmF/s200/la_leggenda_degli_uomini_straordinari.jpg" width="134" /></a></div>
LA LEGGENDA DEGLI UOMINI STRAORDINARI<br />
Anno: 2003<br />
Regia: Stephen Norrington<br />
<br />
Non sono la persona giusta per commentare film tratti da fumetti (a parte rarissimi casi, li trovo tutti grandi ciofeche), ma se uno gira per la rete si accorge che le opinioni su questa pellicola (tratta da: "La lega degli straordinari gentlemen", che invece è considerato un capolavoro) sono tutte concordi a bollarla come cazzata. Io, nel mio piccolo, mi unisco al coro. Un film senza un briciolo di anima, senza un minimo di coerenza narrativa senza... diciamolo pure... un cazzo di niente. Personalmente lo considero peggiore persino a "Troppo belli" e non sto scherzando. <b>Curiosità:</b> E' l'ultimo film interpretato da Sean Connery prima del suo ritiro dalle scene. Potevi lasciarci con un film un po' migliore, caro Sean.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhevxVvv-qzY0zv-NXmtM9Or4SkoYGwEsSYC4vvuAzLdD91w4JpzUvIhLN4E2P5UoUuk_K-pWWgv75q2OS_dFYuoEtSbyZb44BBg5tAaP42tIPjH4mAv-h7Gx7HwlJLWgjUv1aj3mZW0C9n/s1600/indian.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhevxVvv-qzY0zv-NXmtM9Or4SkoYGwEsSYC4vvuAzLdD91w4JpzUvIhLN4E2P5UoUuk_K-pWWgv75q2OS_dFYuoEtSbyZb44BBg5tAaP42tIPjH4mAv-h7Gx7HwlJLWgjUv1aj3mZW0C9n/s200/indian.jpg" width="134" /></a></div>
INDIANA JONES E IL REGNO DEI TESCHI DI CRISTALLO<br />
Anno: 2008<br />
Regia: Steven Spielber<br />
<br />
Per commentare questa troiata allucinante che getta fango su uno dei personaggi più riusciti nella storia della cinematografia, mi limiterò ad accennare una scena dell'ottava puntata della dodicesima stagione di South Park, dove uno dei ragazzini protagonisti, finita la visione del film, veniva perseguitato da visioni dove Steven Spielberg e George Lucas violentavano ripetutamente Indiana Jones. Ecco. Questo è quello che è successo davvero. Nel cartone animato Spielberg e Lucas vennero arrestati. Nella realtà sono ancora liberi (purtroppo). <b>Curiosità:</b> La sceneggiatura di questo cancro di film fu iniziata nel 1996. Dodici anni per 'sta merda... mica male.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ91-paqe9mZd2IZb1rH3P6eVcYnkRtYwRa4GrLnASFq_Oe9-S83XEKD5AL7UBraw-bXZbbM1Ti139MTIPqkK2Di8nFPzr05zPFBaDKrcx0T7Py9NsF-0rszw2GQuxw3pGZ7wK3iU5pbJq/s1600/46433.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ91-paqe9mZd2IZb1rH3P6eVcYnkRtYwRa4GrLnASFq_Oe9-S83XEKD5AL7UBraw-bXZbbM1Ti139MTIPqkK2Di8nFPzr05zPFBaDKrcx0T7Py9NsF-0rszw2GQuxw3pGZ7wK3iU5pbJq/s200/46433.jpg" width="140" /></a></div>
AMICI MIEI - COME TUTTO EBBE INIZO<br />
Anno: 2011<br />
Regia: Neri Parenti<br />
<br />
Trama: degli attori scarsi tentano di far ridere come degli attori bravi. Non ci riusciranno.<br />
Sotto-trama: Un regista scarso tenta di bissare il successo di un regista mostruosamente più bravo di lui. Niente da fare.<br />
<b>Curiosità: </b>Il film fece incazzare tutti gli estimatori della vecchia trilogia "Amici miei" (tra cui ci sono anch'io) e non fu apprezzato dai fan <strike>di queste cazzate</strike> dei cinepanettoni. Conclusione: Incasso 3 milioni e spiccioli. Spesa di produzione: 15 milioni, più altri milioni di lancio pubblicitario. Ogni tanto la giustizia esiste.<br />
PS: Tra i film brutti non ci sono cinepanettoni, perché non ne ho mai visti in vita mia.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiex-38yDfoowrmsGy6B8D4PB1TqKRgcq5VZHhbf6EOyTiZrXUskWxMXFhLHc4ucWWBHxHMvGdzDj13yJz5MPsJh2eYzjB5GUDdyXBGd0wnQf7EScHBhTx7vCXnHBAbc78dznGLFhhURDMr/s1600/48662.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiex-38yDfoowrmsGy6B8D4PB1TqKRgcq5VZHhbf6EOyTiZrXUskWxMXFhLHc4ucWWBHxHMvGdzDj13yJz5MPsJh2eYzjB5GUDdyXBGd0wnQf7EScHBhTx7vCXnHBAbc78dznGLFhhURDMr/s200/48662.jpg" width="140" /></a></div>
I MERCENARI 2<br />
Anno: 2012<br />
Regia: Simon West<br />
<br />
Filmetto utile come una scoreggia in ascensore. Tra cateteri, femori rotti e pastiglie Valda, le vicende di un pugno di vecchi che ormai farebbero meglio a restarsene a casa sotto la copertina a guardare "La vita in diretta". Il primo film non era neanche malaccio, ma questo mi ha messo un'angoscia unica.<br />
<b>Curiosità: </b>Durante le riprese in una grotta in Bulgaria, il cast uccise indirettamente migliaia di pipistrelli spaventati dal frastuono. Alcune specie erano molto rare. Bel cazzo di lavoro.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8OnTUJr5jAAeEDoIVXYphql3Yk_nFdJQbaKcbBRip9QJEa656os6_syuiWy1xpPDzDyn1NF7Sk6bI8K5hP9lVuKrspWXlsNhqI7BIWytVit3fG8hsDIbr-qFHb1R4BfXW9uEdm5mNgCAJ/s1600/die-hard---un-buon-giorno-per-morire_cover.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8OnTUJr5jAAeEDoIVXYphql3Yk_nFdJQbaKcbBRip9QJEa656os6_syuiWy1xpPDzDyn1NF7Sk6bI8K5hP9lVuKrspWXlsNhqI7BIWytVit3fG8hsDIbr-qFHb1R4BfXW9uEdm5mNgCAJ/s200/die-hard---un-buon-giorno-per-morire_cover.jpg" width="150" /></a></div>
DIE HARD - UN BUON GIORNO PER MORIRE<br />
Anno: 2013<br />
Regia: John Moore<br />
<br />
Alla fine ce l'hanno fatta: dopo 4 film più che decenti, sono finalmente riusciti a smerdare la saga di McClane. Tanta rabbia, tanto odio, tanti soldi spesi al cinema. Perché Bruce? Perchéééééé?<br />
<b>Curiosità: </b>Incredibilmente nessun membro del cast ha chiesto scusa per questa cazzata indicibile.<br />
<br />
<br />
<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/11/i-10-migliori-film-peggiori-degli-anni.html"><span style="color: blue;">I peggiori film degli anni '80</span></a><br />
<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/11/le-10-migliori-film-peggiori-degli-anni.html"><span style="color: blue;">I peggiori film degli anni '90</span></a><br />
<br />feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-20502424273890584502013-11-14T18:15:00.000+01:002013-11-19T23:23:15.787+01:00I 10 MIGLIORI FILM PEGGIORI DEGLI ANNI '80Dopo gli scabrosi <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/11/le-10-migliori-film-peggiori-degli-anni.html"><span style="color: blue;">film degli anni '90</span></a>, facciamo un bel salto indietro nel tempo e approdiamo nel magnifico decennio delle spalline che riuscivano a trasformare in un burbero giocatore di football americano anche la più bella tra le belle e Sandy Marton (sarò da ricovero, ma quando penso agli anni '80 questi due sono sempre i primi esempi che mi vengono in mente).<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbnyNJ-3gLHyZaREhDE0b-wx17lcL1lfC7QMKuMZw0-9r4uennbjI5fzDb6HXsed9M3ApIkFzP0VmrbSGXYg1H_uCXQAUXJ3e6SyrtNqmbWKz8CAqwJe6_D2FCr2uYk1fKLKfs60fR9XWr/s1600/over-the-top.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbnyNJ-3gLHyZaREhDE0b-wx17lcL1lfC7QMKuMZw0-9r4uennbjI5fzDb6HXsed9M3ApIkFzP0VmrbSGXYg1H_uCXQAUXJ3e6SyrtNqmbWKz8CAqwJe6_D2FCr2uYk1fKLKfs60fR9XWr/s200/over-the-top.jpg" width="138" /></a></div>
OVER THE TOP<br />
Anno: 1987<br />
Regia: Menahem Golan<br />
<br />
Un'ora di introspezione familiare degna del peggior bignami sull'argomento in circolazione che porterà il vostro scroto a perdere consistenza ed elasticità (per le donne nessun problema, non credo ne esista una che abbia mai visto questo film). Tutto si risolve a braccio di ferro nell'ultima trashissima mezzora. Come da copione (scritto su di un tovagliolo da bar) i buoni vincono, i cattivi se la prendono in saccoccia e la bocca di stallone continua a pendere sempre più.<br />
<b>Curiosità</b>: Durante una maratona su Stallone organizzata da miei amici, in un momento di scarsa lucidità piazzai anche questo film... rischiai il linciaggio.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnvXtMqyg7YwMwjlMb5_20CeK5WwCpUKvh9rCfYDOXibSIJqJXgIZMRqcT1wa4ZXgnann5D4tYG887ICJvOztjsYHVVgZ-wrbqJWNLG2qBtPuwCR-JSPANy-OI9KRQPqKoORy-B9EoKtw5/s1600/croce.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnvXtMqyg7YwMwjlMb5_20CeK5WwCpUKvh9rCfYDOXibSIJqJXgIZMRqcT1wa4ZXgnann5D4tYG887ICJvOztjsYHVVgZ-wrbqJWNLG2qBtPuwCR-JSPANy-OI9KRQPqKoORy-B9EoKtw5/s200/croce.jpg" width="140" /></a></div>
LA CROCE DALLE SETTE PIETRE (Aka: Il lupo mannaro contro la camorra)<br />
Anno: 1987<br />
Regia: Marco Antonio Andolfi<br />
<br />
Considerato il peggior horror della storia italiana, questo ignobile film mischia satanismo (o qualcosa del genere) e camorra in un mix trashistico da antologia. Gli attori sono presi direttamente dalla strada, i dialoghi deliranti, la trama bucherellata da una scarica di mitra, gli effetti speciali più antiquati di quelli de: <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/06/grandi-film-sottovalutati-12-linferno.html"><span style="color: blue;">"L'inferno"</span></a> (1911). Ottimo per farsi due risate con gli amici. Recentemente Aborym (questo il nome del mostro dalla trasformazione più trashona della storia che combatte la camorra a chiappe nude) è ritornato a farsi conoscere grazie al passaparola di internet. Qui potrete vedere la mitica trasformazione: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=B611ROsP7Vc"><span style="color: blue;">http://www.youtube.com/watch?v=B611ROsP7Vc</span></a><br />
<b>Curiosità:</b> Il film ha avuto un discreto successo in Giappone - Nel 2008 lo stesso Andolfi ha girato un sequel intitolato "Riecco Aborym". Si tratta di un corto che, più che brutto, risulta patetico e deprimente.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4SFIym0J2jHhRptdgDBkh67U5pxB952e-U9d07h3QMbEYNFUh1JrOXi5sL3_FCCuDGsUcjp-l7dYMns0FKcEkWLT9I76iqaHARlchKfgPmLJvmWzO9vucJNqvUX6fsf92rDmDccsXPTEB/s1600/notti_erotiche_dei_morti_viventi_laura_gemser_joe_damato_001_jpg_ygak.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4SFIym0J2jHhRptdgDBkh67U5pxB952e-U9d07h3QMbEYNFUh1JrOXi5sL3_FCCuDGsUcjp-l7dYMns0FKcEkWLT9I76iqaHARlchKfgPmLJvmWzO9vucJNqvUX6fsf92rDmDccsXPTEB/s200/notti_erotiche_dei_morti_viventi_laura_gemser_joe_damato_001_jpg_ygak.jpg" width="136" /></a></div>
LE NOTTI EROTICHE DEI MORTI VIVENTI<br />
Anno: 1980<br />
Regia: Joe D'amato<br />
<br />
E che gli vuoi dire a un film così? Carente sotto ogni punto di vista ma assolutamente saturo di scene che superano ogni barriera del ridicolo. Un porno-horror dove si vede una ragazza stappare una bottiglia con la vagina è un film che va al di là del concetto del bene e del male. Film così brutto e assurdo che fa letteralmente morire dal ridere... altro che la commedia sexy all'italiana.<br />
<b>Curiosità: </b>Il regista Joe D'Amato alcuni anni dopo commentò il suo film in questa maniera: <i>"Era solo un pasticcio. All'inizio doveva essere un normale film di zombie. Poi si decise di metterci anche un po' di sesso e finimmo con l'esagerare. Alla fine era diventato tutto da ridere: vedere uno zombie che si inchiappetta una era davvero ridicolo".</i><br />
<i><br /></i>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjchAWXyYk_33lGw1DW8EXrdFNpkK9iB1J5kS0qIVKbe13fc7ByS8jjuhwbFVl7q6u2iYVzPk66AfU5RrOST5mUjOsDWKEDI9AtR-awHECVV3i-4eMaCvvN3g2RfJRYlE_pkE9hpl9ZNeT1/s1600/8010312032.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjchAWXyYk_33lGw1DW8EXrdFNpkK9iB1J5kS0qIVKbe13fc7ByS8jjuhwbFVl7q6u2iYVzPk66AfU5RrOST5mUjOsDWKEDI9AtR-awHECVV3i-4eMaCvvN3g2RfJRYlE_pkE9hpl9ZNeT1/s200/8010312032.jpg" width="138" /></a></div>
CONAN IL DISTRUTTORE (di testicoli)<br />
Anno: 1984<br />
Regia: Richard Fleischer<br />
<br />
Con tutti i suoi difetti, il primo Conan non era malaccio e sapeva intrattenere più che degnamente. Ovvio che a Hollywood si pensò bene di tentare un seguito. Risultato? Cazzatona immonda indegna di essere chiamato film. Il pubblico, nonostante le critiche negative, premiò la pellicola con più di cento milioni di dollari di incasso... mah.<br />
<b>Curiosità:</b> Si sarebbe dovuto fare un terzo film ispirato a Conan e recitato sempre da Schwarzenegger, ma per problemi di contratto non se ne fece più nulla. Grazie a Dio, dico io.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvjogDMTNkMEJcSG3EqOQD-TWIja1EzSpJAHzkdwo7-3yF_xyyCRc5ywrnFG4hB338boz22kEpdyjvW6Z6cZjqcjvNSV-gOCZg52s_fMFm-9MH6_txnvNMsSSd_5La-GbjMAT8ZtPjb_-I/s1600/jaquette.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvjogDMTNkMEJcSG3EqOQD-TWIja1EzSpJAHzkdwo7-3yF_xyyCRc5ywrnFG4hB338boz22kEpdyjvW6Z6cZjqcjvNSV-gOCZg52s_fMFm-9MH6_txnvNMsSSd_5La-GbjMAT8ZtPjb_-I/s200/jaquette.jpg" width="148" /></a> INVASION USA<br />
Anno: 1985<br />
Regia: Joseph Zito<br />
<br />
Prendete "Alba Rossa", toglietene tutte le parti migliori, farcite con sparatorie ridicole e guarnite il tutto con Chuck Norris. Ecco, adesso avete anche voi la vostra copia di "Invasion USA".<br />
Niente da fare, in quegli anni gli Stati Uniti se la facevano proprio sotto all'idea di un attacco rosso sul loro territorio. Fortuna che il Texas ranger (qua è un agente CIA in congedo ma fa lo stesso) più palluto del mondo ci mette una pezza. Standing ovation per l'animale da compagnia di Chuck: un armadillo (no, dico sul serio).<br />
<b>Curiosità: </b>Esiste un sequel di questo film, ma è talmente squallido (non l'ho visto ma l'aggettivo lo do sulla fiducia) che persino Chuck Norris si è rifiutato di partecipare.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-muAZEYcrMZ4TcWpHxV2DSPPK4v_iwOuUUdbUu8MnFMB8VnfFhUg59GNz-oQY2Sjfy_qQ4UGi0llPSo3AH69-EoKaTMWzHm2kXVyiZH27UAuJ6rOIWkbUDsaxKoDOqCuGwld7QMGU0euE/s1600/download.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-muAZEYcrMZ4TcWpHxV2DSPPK4v_iwOuUUdbUu8MnFMB8VnfFhUg59GNz-oQY2Sjfy_qQ4UGi0llPSo3AH69-EoKaTMWzHm2kXVyiZH27UAuJ6rOIWkbUDsaxKoDOqCuGwld7QMGU0euE/s200/download.jpg" width="138" /></a>RAMBO II<br />
Anno: 1985<br />
Regia: George Pan Cosmatos<br />
<br />
Chuck Norris rompe il culo ai sudamericani comunisti? Robe da dilettanti. John Rambo torna in Vietnam, spacca il culo a destra e a manca e salva pure un gruppo di prigionieri che da anni vengono torturati nella giungla. Tamarrata magnifica che non si può far altro che amare. L'ho messo tra i film più brutti del decennio? Certo, perché Rambo II è un film orrendo sotto ogni punto di vista, ma quando Stallone dice: "Murdock... sono io che vengo a prenderti" capisci che puoi fottertene altamente di trama e recitazione e tifare per il tappo tutto muscoli dalla bocca storta.<br />
<b>Curisità: </b>Nello stesso anno in Unione Sovietica venne girato un film estremamente simile a questo intitolato: "Missione solitaria" (il titolo in cirillico col cavolo che lo metto), dove un militare delle forze speciali russe combatte contro i servizi segreti americani. Devo procuramelo assolutamente.<br />
<b><br /></b>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI5fwV3c5MI6KYd27wAPwMNgIepJFBw7M9BH3XVe8l4Fn6nTWKEUvkV6uybunCKW7t4mDh5qsAwCQBCoCjuT_Hir7OzUUs20ecq94N_6mHGDH-_jZixEhlU9yvWahCXU7IxuQWDf4x9jgd/s1600/commando.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI5fwV3c5MI6KYd27wAPwMNgIepJFBw7M9BH3XVe8l4Fn6nTWKEUvkV6uybunCKW7t4mDh5qsAwCQBCoCjuT_Hir7OzUUs20ecq94N_6mHGDH-_jZixEhlU9yvWahCXU7IxuQWDf4x9jgd/s200/commando.jpg" width="130" /></a>COMMANDO<br />
Anno: 1985<br />
Regia: Mark L. Lester<br />
<br />
Ma uno può essere così coglione da rapire la figlia di Schwarzenegger? Ma non ci sei andato mai al cinema? Ovvio che lui ti pianta un casino e in un'ora e mezza ammazza metà popolazione mondiale.<br />
Comunque, non c'è che dire, il 1985 è stato un anno drammatico per i nemici degli Usa. Non se n'è salvato mezzo.<br />
<b>Curiosità:</b> Il film contiene una serie di errori registici e di continuità imbarazzanti, ma evito di dirveli per paura di far incazzare Schwarzy ;)<br />
<br />
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Anno: 1986<br />
Regia: Stephen King<br />
<br />
Ok, sei un grandissimo scrittore. Possiedo tutti i tuoi libri, ne ho letti circa 2/3 e di norma li ho molto apprezzati. Quindi, caro Stephen King, mi sento in diritto di dirti una cosa. Lascia perdere come regista. Davvero, non fa per te e non c'è niente di male in questo. Qualcuno si incazza se un chirurgo non sa aggiustare un motore? No, esistono i meccanici apposta. Che il chirurgo faccia il chirurgo e che il meccanico faccia il meccanico. Continua a scrivere, grande King, le macchine da presa non sono il tuo campo.<br />
<b>Curiosità: </b>La colonna sonora del film è stata composta interamente dagli AC/DC, amici di King stesso.<br />
<br />
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Anno: 1980<br />
Regia: Mario Landi<br />
<br />
Sequel italiano in salsa horror-erotica mai riconosciuto ufficialmente di un misconosciuto film australiano (e già qui...). "Patrick vive ancora" merita di essere salvato dall'oblio solo per il suo alto valore trashistico e perché si vedono le chiappe (e non solo) di una giovane Carmen Russo. Film perfetto per una serata in allegria con amici, birra e popcorn. Se poi il padrone di casa ti permette di scagliare la birra e il popcorn addosso al televisore, la serata potrebbe diventare epica. <b>Curiosità: </b>Si narra che Gianni Dei (il protagonista del film) accettò il ruolo a scatola chiusa perché bisognoso di soldi. Potere del mutuo.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidFXE4F_nXFtH89BRjUH6ID2H0rTlmmMlJ9K2MsJopI-iDVc831oFM3dcuVvA5IBmb-tSBH9eUnViJuO6BsAHT0Xzv4s334jXscGzAYvtNuJCM8qGrbm3W1MKtiDML0vhKEGpm8dVJAybi/s1600/paganini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidFXE4F_nXFtH89BRjUH6ID2H0rTlmmMlJ9K2MsJopI-iDVc831oFM3dcuVvA5IBmb-tSBH9eUnViJuO6BsAHT0Xzv4s334jXscGzAYvtNuJCM8qGrbm3W1MKtiDML0vhKEGpm8dVJAybi/s200/paganini.jpg" width="145" /></a>PAGANINI HORROR<br />
Anno: 1989<br />
Regia: Luigi Cozzi<br />
<br />
Diciamo la verità, tra gli anni '70 e '80 l'Italia ha prodotto alcuni tra i film più grandi di sempre. Solo per quanto riguarda il thriller, il giallo e l'horror i soli nomi di Argento e Bava (ma sarebbero molti di più i nomi da citare) basterebbero a confermare la mia convinzione. Per carità, sfornammo anche porcate allucinanti tipo il già citato "Patrick vive ancora", ma erano comunque porcate simpatiche e involontariamente divertenti. Ecco, Paganini Horror è una porcata noiosa che più noiosa non si può. Un film fatto con due lire (non una cosa grave per forza) e senza idee (questo sì, grave). Evitatelo come la peste.<br />
<b>Curiosità:</b> Il pezzo che cantano le sgallettate all'inizio non è altro che una rivisitazione di "You give love a bad name" di Bon Jovi.<br />
<br />
<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/11/le-10-migliori-film-peggiori-degli-anni.html"><span style="color: blue;">I peggiori film degli anni '90</span></a><br />
<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/11/i-15-migliori-film-peggiori-del-nuovo.html"><span style="color: blue;">i peggiori film del nuovo millennio</span></a>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-66758692305092159672013-11-12T16:10:00.000+01:002013-11-19T23:22:28.265+01:00I 10 MIGLIORI FILM PEGGIORI DEGLI ANNI '90Basta, mi sono rotto di cercare <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/search/label/Recensioni%20film"><span style="color: blue;">Grandi film sottovalutati</span></a>! E' difficile cercarli, spesso è difficile seguirli e, naturalmente, recensirli. Volete mettere quanto sia più appagante parlare delle tante cagatine partorite dalla mente (malata) di (scarsi) sceneggiatori e (improbabili) registi?<br />
Fanculo il bel cinema! Oggi ci diamo al trash più gretto e partiamo da un decennio d'oro per la categoria "pippa da pellicola": gli anni '90.<br />
I film sono in ordine rigorosamente sparso, che oggi sono talmente svogliato che non mi va neanche di fare una classifica.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWoiI4xPTykmpSpqrSjPrAJ1bM2Uxo2s-QazneA6RKrTs_MQIFb_cBIgr6O2n2dP8wd5XnHMTAnsCvmHPgBRYQDa0mWsYqYIWHArJF1hGRoEZMsEdTU0BubIZPLW3RHd0ZQnzIXODTNjC0/s1600/Mortal+kombat.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWoiI4xPTykmpSpqrSjPrAJ1bM2Uxo2s-QazneA6RKrTs_MQIFb_cBIgr6O2n2dP8wd5XnHMTAnsCvmHPgBRYQDa0mWsYqYIWHArJF1hGRoEZMsEdTU0BubIZPLW3RHd0ZQnzIXODTNjC0/s200/Mortal+kombat.jpg" width="148" /></a>MORTAL KOMBAT<br />
Anno - 1995<br />
Regia - Paul W. S. Anderson<br />
<br />
Nella locandina del film c'era scritto: <i>Niente in questo mondo vi ha preparato a questo". </i>Cazzo se è vero! Sceneggiatura scritta da un bambino di sei anni, buchi nella trama grossi come la figura di merda del disturbatore Paolini, facce da schiaffi (Quanto vorrei menare a Johnny Cage), combattimenti comici, dialoghi da TSO e un Goro fatto di pongo. Risultato? Il quindicenne brufoloso dei '90 si è divertito da matti e il film ha incassato 122 milioni e spiccioli.<br />
Stesso discorso per il film di Street Fighters del 1994, che non aveva né Goro né Christopher Lambert col parruccone e si è fermato a "soli" 100 milioncini.<br />
Aridatece i videogiochi da bar!<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHzrx_3Dxwc7K63hWOQPqSjNnVK0pvx2GR0nUqPfpxuW-vz2i7o1ED1N3a4aGzla-hkyNDMv-TN3oVEXUR5L2FM8yeXjMYyVlAMUzwad92eTZVZ77k-0mISq0vTlAYJFLoQc6QwtU7qbrI/s1600/Super_Mario_Bros_Film_Locandina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHzrx_3Dxwc7K63hWOQPqSjNnVK0pvx2GR0nUqPfpxuW-vz2i7o1ED1N3a4aGzla-hkyNDMv-TN3oVEXUR5L2FM8yeXjMYyVlAMUzwad92eTZVZ77k-0mISq0vTlAYJFLoQc6QwtU7qbrI/s200/Super_Mario_Bros_Film_Locandina.jpg" width="143" /></a></div>
SUPER MARIO BROS.<br />
Anno - 1993<br />
Regia - Rocky Morton - Annabel Jankel<br />
<br />
Il primo film tratto da un videogioco che, visto l'insuccesso, ha rischiato di essere l'ultimo. Troppo cazzaro per i più anziani, troppo dark per i <strike>bimbominkia antelitteram </strike> per i più giovani.<br />
Sembra un Blade runner dei poveri (ma tanto poveri) con dei lucertoloni tristi tristi al posto dei replicanti.<br />
Fischi in sala e quattro lire di incasso.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqtwnYkzrtpIV-y6Alalj8uW37PgYkkjI19QW-cdpNJgv_d0Ve3pp8m6jbirUm0MIPi8Zb-TljJCpSy0uUYsrbQg_-Si09B__sDhPWPYxmNVnQaZURwRkiXa9ckVBXPyTKT4sF4fWqStPA/s1600/rocky.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqtwnYkzrtpIV-y6Alalj8uW37PgYkkjI19QW-cdpNJgv_d0Ve3pp8m6jbirUm0MIPi8Zb-TljJCpSy0uUYsrbQg_-Si09B__sDhPWPYxmNVnQaZURwRkiXa9ckVBXPyTKT4sF4fWqStPA/s200/rocky.jpg" width="138" /></a></div>
ROCKY 5... anzi ROCKY V, che i numeri romani per figosità spaccano le chiappe di quelli arabi.<br />
Anno: 1990<br />
Regia - John G Avildsen<br />
<br />
Con la saga di Rocky si può puntare a due cose: o la si butta sinceramente nel bel film (Rocky e Rocky II) o la si butta in cazzata (Rocky III, Rocky IV) e in ogni caso ci si porta a casa il risultato (e la pecunia). Questo Rocky V ha più angoscia del primo e del secondo messi insieme e la butta a cazzata come il terzo il quarto. Risultato? L'avrò visto 5 (anzi... V) volte e mi ricordo solo l'epica scazzottata finale contro quella faccia da <strike>schiaffi </strike> picconate di Tommy Gunn (che intanto nella realtà è morto... pace all'anima sua). Il film incassò globalmente circa 120 milioni di dollari... relativamente poco considerando gli altri film della saga.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPEvDEX3ZQZeVcjQOBd83Vf9IUQyPczPXVBFc2jDB-7CTS6n_dXuSXrnyLZ7pxVsJldDnLa_-Nq40rUCutgAJqzgZvOBB6F85rRIfhQ0lYAvU-JPCq78wGHDDUP-B7nQsXtIVbFfmvYPcj/s1600/cliffhanger-1.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPEvDEX3ZQZeVcjQOBd83Vf9IUQyPczPXVBFc2jDB-7CTS6n_dXuSXrnyLZ7pxVsJldDnLa_-Nq40rUCutgAJqzgZvOBB6F85rRIfhQ0lYAvU-JPCq78wGHDDUP-B7nQsXtIVbFfmvYPcj/s200/cliffhanger-1.gif" width="137" /></a></div>
CLIFFHANGER<br />
Anno: 1993<br />
Regia: Renny Harlin<br />
<br />
Lasciamo il Rocky triste triste del 1990 e arriviamo al Gabe Walker triste triste del 1993 che zompetta mezzo nudo per le montagne a una temperatura che farebbe gelare pure la pannocchia dello yeti. Stallone mena e si riprende dai suoi traumi, ma è difficile dimenticare che questo non è altro che un film anni '80 trasferito in un periodo storico che non è più il suo. In ogni caso, ennesimo successone di pubblico per Sly che ha girato gli esterni sulle Dolomiti (più belle e spettacolari delle Montagne rocciose...tié). Piccola curiosità: La scena in cui il criminale spara verso il coniglio che aveva con sé il chip della localizzazione dei soldi, originariamente prevedeva la morte dell'animale, ma stallone sborsò personalmente 100 mila dollari per rigirare la scena e togliere la morte del coniglio dal film. (applausi e lacrimuccia).<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnonuLYbtC7jmjMTOh-m-NzqH-y_Ij_IHvDX1W_LqzfIPrAYpPemddWFbSLriVeLnE-mJl7NQV9oW7Vk0YDjvRbVK8dXEOLWIzGOEENMJ24eXmYn20ZBQVbHpoORhQgNs9tY7H5I5TK4xw/s1600/LastActionHero.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnonuLYbtC7jmjMTOh-m-NzqH-y_Ij_IHvDX1W_LqzfIPrAYpPemddWFbSLriVeLnE-mJl7NQV9oW7Vk0YDjvRbVK8dXEOLWIzGOEENMJ24eXmYn20ZBQVbHpoORhQgNs9tY7H5I5TK4xw/s200/LastActionHero.jpg" width="142" /></a></div>
LAST ACTION HERO<br />
Anno: 1993<br />
Regia: John McTiernan<br />
<br />
Abbiamo parlato di Stallone e possiamo tenere fuori l'altro pompatone per eccellenza? Non sia mai! Se poi questo pompatone ha contribuito a girare una delle più grandi fetecchie della storia dell'umanità tutto ci resta più facile. Last Action Hero parte come una parodia dei film ad alto tasso ormonale di Schwarzenegger e in breve ne diventa una copia scarsa e ridicola. Unico momento degno di stima, il finto trailer de "L'Amleto" con Schwarzenegger nei panni del principe di Danimarca...Impagabile, ma è una goccia nell'oceano. Cazzo Schwarzy... hai fatto Terminator, hai fatto Predator, hai fatto Conan... questo cazzo di film potevi rifiutarti di farlo! Come dici? Ti hanno pagato 15 milioni di dollari? Ok, come non detto.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiurs0EXS4tLH1sJmJXQMmTBxL9cAd92PcRJMMA7Q61e7bKOa32DMUgVTQRKOg6voVUWQKMFKdlRpRGVh14IOx_EwuRTUwFAA1qnItMJskUVMYqee_deceyyyWAm3TrEd56Bo7OefHmJkZJ/s1600/locandina-showgirls.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiurs0EXS4tLH1sJmJXQMmTBxL9cAd92PcRJMMA7Q61e7bKOa32DMUgVTQRKOg6voVUWQKMFKdlRpRGVh14IOx_EwuRTUwFAA1qnItMJskUVMYqee_deceyyyWAm3TrEd56Bo7OefHmJkZJ/s200/locandina-showgirls.jpg" width="133" /></a></div>
SHOWGIRLS<br />
Anno: 1995<br />
Regia: Paul Verhoeven<br />
<br />
Prima dell'uscita spacciato per un'intelligente critica verso la finta morale e il vero cinismo della società americana e condito con chili e chili di chiappe e tette. Dopo dieci minuti di film si capisce che la critica alla morale e al cinismo yankee è una cazzata e che purtroppo le poppute "ballerine" non bastano ad <strike>alzare</strike> a migliorare il livello. Dopo una serie interminabile di balletti, sputi, botte, testate, prese per i capelli, scopate, calci, bocce e dialoghi di cui non ricordo nulla, il film si avvia verso una ingloriosa fine. Soldi spesi per il film? 45 milioni di dollari. Soldi incassati? 20 milioni e qualche erezione( ma neanche troppe, che non è che si veda poi molto).<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWimZvt4opkHhvIBCsIEnLK6nWk3JFokYjS-nL7XCSEfmOpF_WNNOGg4bI9D2ubyo5tHTagjHZb-efmJ3rA5JaJjjTOSXtDf5A5FU98Pge_qfL6lRXhyphenhyphen3OGXO6D1sPvg60xeY7mCemKODc/s1600/35504.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWimZvt4opkHhvIBCsIEnLK6nWk3JFokYjS-nL7XCSEfmOpF_WNNOGg4bI9D2ubyo5tHTagjHZb-efmJ3rA5JaJjjTOSXtDf5A5FU98Pge_qfL6lRXhyphenhyphen3OGXO6D1sPvg60xeY7mCemKODc/s200/35504.jpg" width="139" /></a></div>
IL SILENZIO DEI PROSCIUTTI<br />
Anno: 1994<br />
Regia: Ezio Greggio<br />
<br />
Scritto, diretto e interpretato da Greggio... serve dire altro? Ricordo che lo vidi a un'età stimabile intorno ai 9 anni e lo trovai infantile e patetico (e io ho giocato coi soldatini fino ai 13... e ci giocherei ancora se non me li avessero buttati via...sigh). Ancora non riesco a spiegarmi come abbia fatto Greggio ad avere così tanti camei di registi importanti: Mel Brooks, John Landis, Roger Corman, John Carpenter e Joe Dante.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpa3KYQZEtqxs-nU3H8HTHDgfz_OItXMZQy5x1bbz4BDhJhGpNbLIqaxVg1zglZh6w4Zcqv7kYkdt4ZuBgfs_vJSIGGvzEjtK3jLL7dNcro6-g9-hlO9mlMlEkXUwjxouHmchWFw277CDR/s1600/bambola.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpa3KYQZEtqxs-nU3H8HTHDgfz_OItXMZQy5x1bbz4BDhJhGpNbLIqaxVg1zglZh6w4Zcqv7kYkdt4ZuBgfs_vJSIGGvzEjtK3jLL7dNcro6-g9-hlO9mlMlEkXUwjxouHmchWFw277CDR/s200/bambola.jpg" width="130" /></a></div>
BAMBOLA<br />
Anno: 1996<br />
Regia: Bigas Luna<br />
<br />
Per raccontare il livello di questo film, nato da uno sforzo italo-francese-spagnolo degno di miglior causa, vorrei citare una scena tratta dal TG di quegli anni su un servizio dalla mostra del cinema di Venezia (mi sembra): Finito il film praticamente tutti gli spettatori iniziarono a fischiare sonoramente la pellicola. La Marini se ne uscì con una frase che, dopo tutti questi anni, rimane scolpita nel mio cuore: "Sarà piaciuto?" Sì Valeriona... ti fischiano perché ti amano!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6o30UUbhmKV6dCKaXc9J5v5n-7QABzeusSSCuH8sEbTJ57-vOvl2eiDrJzqg7_EqK8YEkEvienH4_NIaPBO6cMwJsb2D1DLVPPlin7y5FNOOvFgj5QnZk9B_VENFi6NiQ6dMsCN5QLTUj/s1600/chicken_park_rossy_de_palma_jerry_cal_001_jpg_zhhh.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6o30UUbhmKV6dCKaXc9J5v5n-7QABzeusSSCuH8sEbTJ57-vOvl2eiDrJzqg7_EqK8YEkEvienH4_NIaPBO6cMwJsb2D1DLVPPlin7y5FNOOvFgj5QnZk9B_VENFi6NiQ6dMsCN5QLTUj/s200/chicken_park_rossy_de_palma_jerry_cal_001_jpg_zhhh.jpg" width="133" /></a></div>
CHICKEN PARK<br />
Anno: 1994<br />
Regia: Jerry Calà<br />
<br />
Quando Calà faceva il tizio che su "Bomber" esclamava "Libidine!" lo adoravo, poi ho visto questa commedia parodistica che non faceva ridere ma incazzare di brutto. Da allora non riesco neanche più a guardare Bomber.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA2sSHUtRgCEOS0h3vLjmUKXiKwwsS3qjaowJVlr-TKJNawYiytKro4u8oeacuuNgQ0ZGqxS7XDEEx5QEOiWAMjBtk2onQPIivDzyzk8ze6l6vxLHV9ZEsno-uXG-aWv-PHcl3lydNGaI1/s1600/8013123179203.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA2sSHUtRgCEOS0h3vLjmUKXiKwwsS3qjaowJVlr-TKJNawYiytKro4u8oeacuuNgQ0ZGqxS7XDEEx5QEOiWAMjBtk2onQPIivDzyzk8ze6l6vxLHV9ZEsno-uXG-aWv-PHcl3lydNGaI1/s200/8013123179203.jpg" width="133" /></a></div>
NON APRITE QUELLA PORTA IV<br />
Anno: 1994<br />
Regia: Kim Henkel<br />
<br />
Non apritela davvero quella porta. C'è il rischio che ne esca un faccia di cuoio truccato come Moira Orfei, con le autoreggenti e in vestaglia da sera... non sia mai che vi inchiappetti (a 'sto punto meglio beccarsi la motosega in testa).<br />
Volete sapere l'incasso nelle sale americane? Circa 100.000 dollari. Troppi!<br />
PS: Lo sapevate che in questo film con Leatherface versione travone c'è anche una giovane Renée Zellweger? E 'sti cazzi!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwHd-bo6TTPP1kpw-KKvF8K27E1JYCQ3OtaeSjLWBXalo050yQ8viJkO-pE3QLCX2-Jisomfx7RRpanbLqOLVuH4BjQxBLQ5YEQG-wWg0flJykU8oysxSG6e997sZU42SmHc5iba_zZIrL/s1600/Hansen-Gunnar.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwHd-bo6TTPP1kpw-KKvF8K27E1JYCQ3OtaeSjLWBXalo050yQ8viJkO-pE3QLCX2-Jisomfx7RRpanbLqOLVuH4BjQxBLQ5YEQG-wWg0flJykU8oysxSG6e997sZU42SmHc5iba_zZIrL/s200/Hansen-Gunnar.jpg" width="160" /></a></div>
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Leatherface prima...<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYdNHPWNZMd4qCh_gNJTr3jVtK08BLz7ZrJrn4gZ5DliWgj8wRNXpX-LQX73zz7oFdFdDLf-4MqlBZOflPPXUa3RzZ-bwPyYOHh12VYLUx7VWeF3Lkhw0tI55yv9g1v6lwZ1oFGnvlLGWn/s1600/drag+leatherface.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYdNHPWNZMd4qCh_gNJTr3jVtK08BLz7ZrJrn4gZ5DliWgj8wRNXpX-LQX73zz7oFdFdDLf-4MqlBZOflPPXUa3RzZ-bwPyYOHh12VYLUx7VWeF3Lkhw0tI55yv9g1v6lwZ1oFGnvlLGWn/s1600/drag+leatherface.jpg" /></a></div>
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... e dopo la cura.<br />
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/11/i-10-migliori-film-peggiori-degli-anni.html"><span style="color: blue;">I peggiori film degli anni '80</span></a><br />
<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/11/i-15-migliori-film-peggiori-del-nuovo.html"><span style="color: blue;">I peggiori film del nuovo millennio</span></a><br />
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<br />feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-26989759508261678602013-11-10T16:49:00.000+01:002013-11-10T16:49:12.029+01:00SEMPRE PIU' INFORMAZIONE, SEMPRE MENO INFORMATINegli ultimi anni, in particolare negli ultimi mesi, si è assistito a una proliferazione di blog caserecci (più o meno) dedicati all'informazione libera da vincoli, clientelismi e censure. Una parte di questi blog è gestita da persone oneste e capaci, che a volte riescono a scovare notizie anche di un certo livello che, con un po' di fortuna, viaggiano nel web e diventano virali sopratutto grazie a Twitter e Facebook.<br />
Alcune di queste persone, sono addirittura arrivate a pagare con la vita questa passione per la verità, come ad esempio alcuni blogger messicani; minacciati, torturati e uccisi per aver parlato della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_messicana_della_droga"><span style="color: blue;">Guerra della droga</span></a> che da anni sta coprendo di sangue il paese centro americano, nel silenzio quasi totale della stampa ortodossa messicana, spaventata o addirittura compiacente. Altri esempi si possono scovare anche in Italia, in particolare nel meridione dei blogger impegnati nella lotta alle varie mafie che ammorbano il nostro disgraziato e bellissimo paese.<br />
Perché dico queste cose? Perché nell'insieme di tanti blog onesti, si nasconde una parte non censurabile di cazzari che, volontariamente o meno, da spazio o inventa di sana pianta notizie impossibili, improbabili e, in definitiva, false.<br />
Ora, non voglio fare elenchi di blog-cazzari o simili. Il mio intento è cercare di far capire alla gente che non basta leggere una notizia pubblicata da qualche amico su Facebook per trasformarla direttamente in verità. <b>Se vedete una notizia, cercate conferme prima di sparare a caso. Chiedetevi sempre: Ma chi è che dice questa cosa? Sarà vero? Sempre!</b><br />
Di seguito elencherò tre notizie-fuffa che hanno circolato e ancora circolano nella rete. Sono solo piccoli esempi quasi insignificanti (non parlo volutamente di cose importanti), ma che ogni giorno vengono condivise da migliaia di persone convinte che siano una verità assoluta.<br />
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<b>1) LA SCIMMIA SALVATRICE</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC9wTzS-gfuRbF_0O-Z-7T-Sn3TPCQY88K8nR8F1PX3Ceqhm2M_sDTFQpgzLuoy6kG00uRqiL6MsfbPvxX65UJar8eGgy0I6Hrdm2RarhSHZxN9zU2M-T-59H_hGRYa_DmLoQVk5E8l-uP/s1600/scimmia+salva+cane.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC9wTzS-gfuRbF_0O-Z-7T-Sn3TPCQY88K8nR8F1PX3Ceqhm2M_sDTFQpgzLuoy6kG00uRqiL6MsfbPvxX65UJar8eGgy0I6Hrdm2RarhSHZxN9zU2M-T-59H_hGRYa_DmLoQVk5E8l-uP/s1600/scimmia+salva+cane.jpg" /></a></div>
Chiunque abbia un account di Facebook si è quasi sicuramente imbattuto in questa fotografia condivisa da qualche amico.Siamo in Thailandia. Durante una improvvisa inondazione una simpatica e coraggiosa scimmietta salva un cucciolo di cane da morte certa per annegamento.<br />
<br />
Tutto bello, tutto tenero, tutto vero! Tutto vero? Ho girato per ore per la rete in cerca di notizie che confermassero l'accaduto. Niente. Solo un numero esponenziale di blog che riportavano questa foto con due righe sotto che puntavano a dimostrare come gli animali siano migliori o più caritatevoli degli esseri umani.<br />
Proviamo a guardare con imparzialità la fotografia: C'è una scimmia che sembra correre via con un cucciolo di cane in braccio. Lo sfondo non permette di capire nulla: né dove è stata scattata la foto, né quando è stata scattata, né se ci sia davvero un'inondazione in atto. Da quello che ho potuto vedere non esistono video dell'evento o altre fotografie che possano davvero dimostrare la fondatezza della notizia. Nessun link proposto dai blogger riporta una sola fonte attendibile né dimostra in nessun modo che questo animalesco salvataggio sia realmente avvenuto.<br />
Per carità, forse è una cosa successa davvero, ma chi ce lo conferma? Beh, nonostante l scarsità di informazione, praticamente tutti i commenti sotto la fotografia erano scritti da gente convinta della fondatezza della notizia.<br />
<br />
<b>2) IL PERTINI INCAZZATO</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpILOrBHhLFvj5LIgdf25usvz4W-u9ULG3-3e7JZBkyIOAH2uhMMXPE16v6ommwgfh2MG0s_yxlva0y8WUEWu93gCMhVCn8xnT68IkmIAei0c7Vt96OMRVOKtDj_fO2KhO76yKYr3SJzz1/s1600/pertini+incazzatissimo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="127" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpILOrBHhLFvj5LIgdf25usvz4W-u9ULG3-3e7JZBkyIOAH2uhMMXPE16v6ommwgfh2MG0s_yxlva0y8WUEWu93gCMhVCn8xnT68IkmIAei0c7Vt96OMRVOKtDj_fO2KhO76yKYr3SJzz1/s320/pertini+incazzatissimo.jpg" width="320" /></a></div>
<b>"Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo, va cacciato via anche con mazze e pietre"</b><br />
Diciamoci la verità, chiunque non abbia un parente che ruba i soldi alla Camera o al Senato non può che essere d'accordo con l'affermazione del miglior presidente nella storia della Repubblica Italiana. C'è un solo problema: <b>Pertini non ha mai detto nulla del genere. </b>Far dire a dei personaggi importanti e amati (e spesso morti) frasi di sicuro effetto propagandistico è uno dei sistemi più gettonati dai creatori di notizie cazzare.<br />
Francamente non mi importa di essere o no concorde con un'affermazione, se questa affermazione è falsa.<br />
In ogni caso qualcuno un po' più sveglio della massa ha chiesto lumi alla Fondazione Sandro Pertini, che ha risposto così: "<i>Non ci risulta che Sandro Pertini abbia pronunciato tale espressione." </i>Beh, ho trovato decine di migliaia di persone che hanno condiviso questa foto e questa frase, ma solo 376 l'hanno fatto con la smentita.<br />
Ripeto: non mi importa nulla di condividere un'affermazione, se poi questa affermazione risulta falsa. Anzi, mi sento preso in giro e se fossi un parente di Pertini mi sentirei anche offeso.<br />
<br />
<b>3)LA KYENGE SCELLERATA</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRBgiWyI9jRaLy_rFPnHrSpf_e_du8f18BChC_WWFiJS0qbiArUGdUmiJpx5dk6fUwFNl4_bbsts5OFI48Fe9cZg9CfZnz3NFI_LHjfkb_n2mgUBiVr3TDULkvMtLkIKKyv-9w07EBdGCC/s1600/kyenge-lercio-animali-immigrati-12.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRBgiWyI9jRaLy_rFPnHrSpf_e_du8f18BChC_WWFiJS0qbiArUGdUmiJpx5dk6fUwFNl4_bbsts5OFI48Fe9cZg9CfZnz3NFI_LHjfkb_n2mgUBiVr3TDULkvMtLkIKKyv-9w07EBdGCC/s320/kyenge-lercio-animali-immigrati-12.jpg" width="320" /></a></div>
Qua si va oltre il concetto di bene e male e si arriva alla stupidità più assoluta.<br />
Qualche settimana fa il sito Lercio.it (e già qua...) ha pubblicato la ridicola notizia che potete leggere sopra la fotografia del ministro d'origine congolese. In molti sanno ormai che Lercio è un sito satirico che pubblica volutamente notizie false, ridicole e divertenti. Molti di quelli che non lo conoscevano e hanno letto la notizia hanno sicuramente capito che si trattava di una bufala ironica... già, ma gli altri? Almeno un quarto dei commenti sotto la notizia erano scritti da gente scandalizzata dalle esternazioni del ministro e si dimostravano intenzionati a proteggere i loro amici a quattro zampe con le unghie e con i denti. C'è addirittura chi ha promosso raccolte di firme e altre proteste ufficiali per chiedere le dimissioni della donna a causa di questa affermazione.<br />
Beh, voglio in questa sede rassicurare gli spaventati padroni: La Kyenge qualche stronzata l'ha anche detta, ma a questo non siamo ancora arrivati, potete quindi rinfoderare l'ascia di guerra e togliere l'allarme dalla cuccia di Fido.<br />
<br />
Come avevo già detto all'inizio, non ho voluto scrivere di notizie realmente importanti o di teorie complottistiche ridicole come le scie chimiche rilasciate da aerei di linea e i famosi e fantastici rettiliani, alieni che dominerebbero la terra. Non ho tempo e voglia di mettermi ad abbattere tali ridicole teorie cospiratorie, c'è chi l'ha già fatto egregiamente. Il mio voleva essere un discorso più universale ed esteso possibile: <b>State sempre attenti a prendere per vere le notizie. Informatevi su chi ha scritto gli articoli e se ci sono prove oggettive delle cose riportate. State in campana.</b>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-89741711700042831442013-10-08T02:36:00.001+02:002013-10-08T02:36:46.664+02:00GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (30) - BEHIND THE MASK VITA DI UN SERIAL KILLER<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgau4mAuCkw8V_uWuzX2ADhPXSKWboC16SLLtnzgVKGeGYY-uJ8maCitd4UXjTsVf_Tm7IlKm1lX62j26HN3183nXfpkvYCTShyphenhyphenr1gUKEQPdsmGhrTV0sZ5zmthxoJvjo_nLZkGM-uE-a-j/s1600/behind-the-mask1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgau4mAuCkw8V_uWuzX2ADhPXSKWboC16SLLtnzgVKGeGYY-uJ8maCitd4UXjTsVf_Tm7IlKm1lX62j26HN3183nXfpkvYCTShyphenhyphenr1gUKEQPdsmGhrTV0sZ5zmthxoJvjo_nLZkGM-uE-a-j/s320/behind-the-mask1.jpg" width="230" /></a>BEHIND THE MASK - VITA DI UN SERIAL KILLER<br />
Anno: 2006<br />
Genere: Horror<br />
Provenienza: USA<br />
Regia: Scott Glosserman<br />
<br />
<i>In un mondo dove i grandi serial killer dei film slasher (Nightmare, Halloween, Venerdì 13 ecc) sono reali, la regista Taylor Gentry e i suoi due cameraman sono intenti a documentare le gesta di Leslie Vernon, intenzionato a farsi un nome come i suoi predecessori. Leslie parla dei trucchi del mestiere, i segreti dei serial killer come lui e la carneficina di giovani che intende compiere, ma quando è giunta l'ora di entrare in azione, Taylor e i suoi colleghi tentano di fermare la mattanza.</i><br />
<i><br /></i>
Non c'è niente da fare, forse è vero che ormai il cinema horror ha dato tutto quello che poteva dare e per fare un buon film su questo genere, bisogna ricorrere al meta-cinema. Il capostipite fu "Scream" di Wes Craven, che giocava con i cliché del genere. Un altro ottimo esempio è "<span style="color: blue;"><a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2013/01/grandi-film-sottovalutati-25-quella.html"><span style="color: blue;">Quella casa nel bosco</span></a>" </span>di cui ho già parlato in un'altra recensione.<br />
Però "Behind the mask" va oltre e per la prima ora ci mostra un film che potrebbe essere un programma di Dmax portato all'eccesso, per poi ritornare alle consuetudini slasher, che però qui hanno tutto un altro sapore. Ottimo l'attore misconosciuto Nathan Baesel che spicca sopra tutti ed entra perfettamente nel ruolo di un uomo folle, ma acuto e dall'estrema intelligenza, pronto a tutto per compiere la sua strage per motivi deliranti, ma che alla fine risultano quasi "giusti". Quasi.<br />
Nonostante il velo di ironia che pervade la pellicola, il regista Glosserman è bravo a mantenere viva la tensione, come e più di un normale horror e la sceneggiatura, nonostante qualche buco (credo voluto), riesce a non cadere nel ridicolo involontario.<br />
Come succedeva per "Quella casa nel bosco", anche questo è un film che potrà essere pienamente apprezzato dagli amanti del cinema horror, in particolare dello slasher, che si divertiranno a cogliere le innumerevoli citazioni.<br />
Un esempio a caso: nel film è presente sia Kane Hodder in un cameo, sia Robert Englund. Quest'ultimo recita in una parte molto simile a quella del Dottor Loomis in "Halloween". Se sapete di cosa sto parlando, guardate pure questo film. Vi assicuro che vi divertirete. Se non avete la minima idea di chi siano i tizi sopra riportati, guardatelo ugualmente, probabile che non vi dispiacerà, ma lo relegherete nella zona "cazzatelle simpatiche".<br />
<br />
PS: Guardatevi i titoli di coda fino alla fine.<br />
<br />
<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-film-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI FILM RECENSITI</span></a><br />
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<br />feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-2222618807431960372013-10-05T17:38:00.000+02:002013-10-09T21:20:10.804+02:00CONSIGLI PICCOLA EDITORIA 13 - (OTTOBRE)Questo mese due antologie di due ottimi scrittori italiani.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirlvue8M4C1kCUrQGyN6bLXxWCtOf4995l2ddoaJpcDIg1BNYquSJoAsqGO8KvXEDSz4EiwcEDmZ1P86qk-1AkPBNL6RoF8BqkrXNDc5G4x6KDR-wUGoJABv9nktcpoFuRN-Eazdutjhub/s1600/antropometria-paolo-zardi-neo-edizioni.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirlvue8M4C1kCUrQGyN6bLXxWCtOf4995l2ddoaJpcDIg1BNYquSJoAsqGO8KvXEDSz4EiwcEDmZ1P86qk-1AkPBNL6RoF8BqkrXNDc5G4x6KDR-wUGoJABv9nktcpoFuRN-Eazdutjhub/s200/antropometria-paolo-zardi-neo-edizioni.jpg" width="140" /></a>ANTROPOMETRIA - PAOLO ZARDI (GENERE - Racconti, EDITORE - <a href="http://www.neoedizioni.it/neo/"><span style="color: blue;">Neo.</span></a>, ANNO - 2010, PAGINE - 173)</div>
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<b>Dal risvolto di copertina: </b><i>Antropometria: misurazione dell'essere umano, del corpo e delle sue componenti; ma anche, come suggerisce Paolo Zardi, misurazione di esistenze, di relazioni, di micro mondi dentro cui ogni suo racconto si muove per coglierne le fratture, i cambiamenti, le trasformazioni inattese. E' l'evento inaspettato il fulcro attorno al quale ciascun personaggio tenta di riscrivere i contorni della propria vita e dei propri rapporti: una donna accecata dall'odio quando improvvisamente si scopre affetta da una malattia rarissima; un'improvvisa richiesta d'aiuto che pone due cugini di fronte a una scelta impensabile; una donna avanti negli anni che scopre un amore imprevisto; un padre che, suo malgrado, capisce cosa significa essere madre.</i></div>
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<i>Vite, spaccati, desideri, accomunati tutti da piccoli o definitivi cedimenti.</i></div>
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<i>Con uno stile ed uno sguardo un personalissimo verismo massimalista, Paolo Zardi costruisce storie in cui qualcosa "improvvisamente" salta, si altera, deflagra.</i></div>
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<i>16 racconti dove l'autore mette in scena scorci di umanità a cui, con l'intensità della propria penna, ridà spessore e distanze che altrimenti non potremmo vedere, né percorrere, o tantomeno misurare.</i></div>
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Quando leggete un racconto di Paolo Zardi dimenticatevi omicidi efferati, misteriosi serial killer, mostri paurosi, eroi senza macchia o pericolosi nemici da combattere. No, Zardi non è un autore del genere. Il titolo: "Antropometria" non è lì per caso. Tranne rari casi, l'autore sembra vivere nella perenne ricerca di qualcosa, gli scheletri negli armadi delle persone comuni, delle famiglie, della collettività. Tutti noi abbiamo eccentricità da nascondere, segreti a volte ridicoli e a volte seri, ma sempre inconfessabili o quasi. Zardi li viola e la sua penna, a volte caustica ma divertente, a volte estremamente cinica e drammatica, scorre che è un piacere. Sorprendenti sono sopratutto i dialoghi dei personaggi (spesso senza nome, come a voler dire che potrebbero essere ognuno di noi) che ruotano attorno a una vicenda e poi, quando meno ci si aspetta, arrivano al nocciolo con colpi di scena davvero ottimi.Racconti come "Non del tutto, non per sempre", "E' di nuovo famiglia" o "Il resto del corpo" sembrano grotteschi e improbabili, eppure non lo sono. O meglio, sono gli esseri umani a essere spesso grotteschi e improbabili. Zardi sembra saperlo e riporta tutto nel suo libro.</div>
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Consigliato</div>
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PS: Tra poco (Ottobre 2013) dovrebbe uscire la seconda raccolta di racconti dell'autore veneto. Bene, ma in futuro sarei curioso di vederlo alle prese con un romanzo lungo. (rettifico: un romanzo, il buon Zardi l'ha già scritto. Si intitola "La felicità esiste" ed è stato pubblicato nel 2012 da Alet edizioni. Chissà, forse prima o poi ne parlerò.</div>
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<a href="http://www.neoedizioni.it/neo/catalogo/antropometria/"><span style="color: blue;">LINK AL LIBRO</span></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghKoJ-jYMP_d_0NVHM1fCs0FHt68BOtOyb7SnYImtJ4suB9QYz1CEU3u_8EtY64NKl-wJxTOQp-5E9X7Y6RoPQyGUZ7W8XFazwNB88AaQdDPk9Zle4akwhj7oEutDX1DQgZUJXlnS3my3w/s1600/francesco-troccoli-domani-forse-mai-racconti-fantastici.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghKoJ-jYMP_d_0NVHM1fCs0FHt68BOtOyb7SnYImtJ4suB9QYz1CEU3u_8EtY64NKl-wJxTOQp-5E9X7Y6RoPQyGUZ7W8XFazwNB88AaQdDPk9Zle4akwhj7oEutDX1DQgZUJXlnS3my3w/s200/francesco-troccoli-domani-forse-mai-racconti-fantastici.jpg" width="138" /></a>DOMANI FORSE MAI - FRANCESCO TROCCOLI (GENERE - Fantascienza, fantastico - EDITORE - <a href="http://www.rill.it/"><span style="color: blue;">Rill</span></a>, ANNO - 2012, PAGINE - 103)</div>
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<b>Dalla descrizione del libro:</b><i> Domani forse mai è la seconda uscita della collana Memorie dal Futuro, serie di antologie che RILL dedica a un solo autore, scelto fra quelli che più si sono distinti nell'ambito del trofeo RILL. Dopo la personale di Emiliano Angelini, nel 2011, che da anche il nome alla collana, nel 2012 è la volta di Francesco Troccoli e dei suoi racconti fantastici e di fantascienza.</i></div>
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Già da alcuni anni, il trofeo RILL sta diventando una tappa obbligata per tutti gli scrittori italiani di fantascienza. Tra questi Troccoli svetta. Già autore dell'ottimo <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/06/consigli-sulla-piccola-editoria-1.html"><span style="color: blue;">Ferro 7</span></a> già recensito su questa rubrica, Troccoli propone una raccolta di racconti fantastici e di fantascienza. In queste 9 brevi opere il tempo la fa da padrone (non a caso il titolo è formato da tre avverbi di tempo). L'autore romano si dimostra bravo a giocare con questo fattore e sforna lavori che si leggono con facilità e che sanno prendere il lettore.</div>
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Consigliato agli amanti di questi generi.</div>
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<a href="http://www.rill.it/?q=node/496"><span style="color: blue;">LINK AL LIBRO</span></a></div>
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<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI LIBRI RECENSITI</span></a></div>
feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-4099282880499335052013-09-23T13:27:00.002+02:002014-03-09T03:34:56.121+01:00LA CAVALCATA DEI MORTI - FRED VARGAS<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqUc3exKjYs3rmjlpJABJ8pOzzRkh64Z7iYH50h8HoavjTgbnz0mAJsCnf3f07hcJXMj-z0IyRVOT_inrJ4h5EgATbPClSO6oHzZWc9n2ejHXS_BTNu7ybVHdgUFOPb8F88GU1yjtEGIrW/s1600/15443206_in-libreria-fred-vargas-la-cavalcata-dei-morti-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqUc3exKjYs3rmjlpJABJ8pOzzRkh64Z7iYH50h8HoavjTgbnz0mAJsCnf3f07hcJXMj-z0IyRVOT_inrJ4h5EgATbPClSO6oHzZWc9n2ejHXS_BTNu7ybVHdgUFOPb8F88GU1yjtEGIrW/s320/15443206_in-libreria-fred-vargas-la-cavalcata-dei-morti-1.jpg" height="320" width="204" /></a></div>
Pubblicato in Italia da Einaudi nel 2011<br />
<br />
<b>Dalla quarta di copertina: </b><i>Ordebec, Normandia. Un uomo, un vecchio cacciatore, scompare misteriosamente. Una donna, una madre in ansia, chiede aiuto al commissario Adamsberg. Seguendo gli inspiegabili indizi e senza fermarsi alle apparenze, Adamsberg arriva a una storia che sembra scaturire dal medioevo. C'è un cadavere nei boschi, su un sentiero dove da mille anni i prescelti vedono passare la Schiera furiosa. Ovvero la cavalcata dei morti, un'armata di cavalieri spettrali in cerca di anime nere da trascinare via, lontano dal mondo dei vivi che non è stato in grado di punire i loro delitti. Una giovane, la luminosa Lina, ha visto la Schiera. E' solo una visionaria, o le foreste normanne celano segreti più spaventosi di una cupa credenza?</i><br />
<i><br /></i>
Avessi saputo che questo romanzo non è una storia a sé, ma l'ultimo di una serie dedicata all'ispettore Adamsberg, probabilmente non l'avrei comprato affatto. Ma per una volta l'ignoranza mi è stata utile, visto che ora posso dire che questo è stato uno dei migliori gialli che abbia letto negli ultimi anni. Fred Vargas (pseudonimo della scrittrice francese: Frédérique Audouin-Rouzeau) costruisce una storia solida che riesce a prendere il lettore con estrema facilità. Il commissario Adamsberg, parigino originario dei Pirenei e ora in trasferta in Normandia, ha un qualcosa di magnetico, proprio come tutti gli altri personaggi del racconto, descritti in maniera spesso eccentrica ma più che impeccabile. I dialoghi sono spesso inverosimili ma estremamente affascinanti, e il fatto che questo è solo l'ultimo di una serie di romanzi dedicati al commissario forse non permette di carpire tutte le sfumature, è comunque un dettaglio di poco conto.<br />
Come se non bastasse, le ambientazioni normanne sono descritte in maniera superba (io in quella terra ci sono stato più volte e vi posso solo consigliare di visitarle, in particolare le zone meno battute dal turismo... magia allo stato puro). Il sire di Hellequin* da quel tocco di soprannaturale che non guasta e il mistero (sarebbe più giusto dire i misteri, visto che parallelamente si svolgono altre due indagini che niente hanno a che fare con la principale) attacca il lettore alle pagine in maniera indissolubile.<br />
Un giallo ben al di sopra della media (E tra l'altro molti dicono che non sia il più riuscito della serie). Consigliato. <br />
<br />
* Ne avevo già sentito parlare in un albo di Dampyr ("La colonna infernale" numero 49), ma chi è Hellequin? E' una figura molto presente nelle leggende dell'europa settentrionale. Si tratta di un condottiero a capo di un'armata di morti che emerge periodicamente dall'inferno per seminare terrore e distruzione tra le popolazioni delle foreste del nord Europa continentale. Chi dovesse finire tra le sue grinfie sarebbe condannato in eterno a vagare nella sua sterminata e terribile schiera. Secondo molti studiosi di folklore, la figura di Hellequin avrebbe ispirato l'italianissima maschera carnevalesca del meno macabro Arlecchino.<br />
<br />
Dalla stessa autrice: <a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2014/03/luomo-dei-cerchi-azzurri-fred-vargas.html"><span style="color: blue;">L'uomo dei cerchi azzurri</span></a><br />
<br />
<a href="http://cinemaecartastampata.blogspot.it/2012/05/lista-dei-link-ai-libri-recensiti-in.html"><span style="color: blue;">ALTRI LIBRI RECENSITI</span></a>feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3676992935317471662.post-30636533151493974082013-09-10T14:03:00.000+02:002013-09-10T14:03:05.528+02:00FUMETTI CHE PASSIONE - PYONGYANG<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp6TziRRoPPS7epA9XGyNAKjfSxI5UvtPKC3dpMO1b82WjPCdggBIlAAahti_LbBaZ62uHwfXBrbEEWTz5jABWZZu0kX141S2BrDTBrDgoR8HCSYvcWFD1vMdQjCowll3RBpfDHtnBg0qb/s1600/download+(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp6TziRRoPPS7epA9XGyNAKjfSxI5UvtPKC3dpMO1b82WjPCdggBIlAAahti_LbBaZ62uHwfXBrbEEWTz5jABWZZu0kX141S2BrDTBrDgoR8HCSYvcWFD1vMdQjCowll3RBpfDHtnBg0qb/s320/download+(1).jpg" width="228" /></a></div>
<b>Dalla quarta di copertina: </b>Nel 2001 a Guy Delisle viene concesso il raro privilegio di accedere in uno dei paesi più imperscrutabili del mondo: la Corea del Nord, una nazione-fortezza nella cui capitale il fumettista trascorrerà due mesi per sovraintendere alla produzione di un cartone animato francese. Dai suoi appunti "disegnati" nasce <i>Pyongyang</i>, resoconto di viaggio che "The UK Guardian" ha definito "evocativo al pari dei miglior foto-reportage mai prodotti": il racconto incredibile di un paese per la maggior parte del mondo ancora completamente oscuro.<br />
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Questo diario di viaggio a fumetti, recentemente ripubblicata dal Corriere Della Sera, potrebbe essere considerata l'esempio perfetto di come si possa fare del giornalismo serio usando ironia e intelligenza (sarà un caso che il signor Delisle non ha nulla a che fare con il mondo del giornalismo?).<br />
I disegni sono semplici ed essenziali ma evocativi, in particolare gli orridi monumenti di regime sono rappresentati quasi come fossero barzellette e gli stessi ragionamenti dell'autore riescono a strappare più di un sorriso. Un sorriso sempre abbastanza amaro però, come amara è quella terra dove in pratica non esiste libertà. Con "Pyongyang" veniamo a conoscenza di un paese grottesco, con regolamenti improbabili e un modo di pensare assolutamente standardizzato e privo anche del più innocente volo pindarico. Delisle prova a grattare la superficie del paese, ma entrare nella mente delle guide e dei traduttori, perennemente incollati a lui, è impresa ardua, ai limiti dell'impossibile. Tanto che non si può fare altro che arrendersi e constatare con occhio tragicamente ironico ma oggettivo la realtà di questo paese. Molto evocativa la parte in cui l'autore regala una copia di "1984" al suo traduttore e lui la riconsegna imbarazzato, due settimane dopo, commentando in maniera abbastanza nervosa: "Mi dispiace, ma i romanzi di fantascienza non mi piacciono molto".<br />
Ci sarebbe tantissimo da dire su questo diario di viaggio, ma non vorrei togliervi il piacere di leggerlo e scoprire un po' alla volta le tante assurdità del paese più chiuso e inaccessibile della terra. Vi lascio con un commento molto profondo di Guy Delisle che ha come soggetto i suoi accompagnatori nordcoreani e che, in pratica, racchiude dentro di sé tutta la filosofia di questo interessantissimo lavoro.<br />
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<i>C'è una domanda che vorrebbero fare tutti gli stranieri che visitano questo paese, una domanda che ci guardiamo bene dal fare a voce alta, una domanda che infine ci rivolgiamo in silenzio da soli: "Ma ci credono veramente a tutte queste stronzate che cercano di propinargli?" </i><br />
<i>Per chi vive isolato in campagna, dove serve un visto anche per spostarsi da un villaggio all'altro, la propaganda deve funzionare a meraviglia. Ma per quelli che conosco è diverso. Loro fanno parte degli "Happy few" e hanno il rarissimo privilegio di poter uscire dal paese. Ogni contratto firmato con uno studio di animazione permette infatti a diversi di loro di farsi inviare all'estero per "avviare il lavoro". In realtà, quelli che vanno a visitare Roma o Parigi non sono per forza gli stessi che poi lavoreranno sui progetti. Inoltre solo gli uomini sposati e con figli possono partecipare ai viaggi. Anche se non lasciano trasparire nulla, non possono essere ciechi. In realtà vivono in un paradosso costante dove la verità cambia di momento in momento. Lo stesso vale per la paura costante di ritrovarsi in un campo di rieducazione... ufficialmente non esistono ma tutti sanno che ci sono. E sopra ogni testa è sospesa una spada di Damocle che rischia di abbattersi al minimo passo falso, trascinando con il "colpevole" tutta la sua famiglia.</i><br />
<i>A un certo livello di oppressione poco importa che forma prende la verità, perché in fin dei conti più è enorme la menzogna, più il regime dimostra i propri poteri, e più obbliga la popolazione a vivere nel terrore.</i><br />
<i>Un terrore nascosto, un terrore sordo.</i><br />
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<br />feffop87http://www.blogger.com/profile/11055299701041088520noreply@blogger.com0