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domenica 9 settembre 2012

GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (16) - THE MIST

THE MIST
Anno: 2007
Genere: Horror/Drammatico
Provenienza: USA
Regia: Frank Darabont

In una cittadina del Maine, un gruppo di persone si barrica in un supermercato per difendersi da mostruose creature che proliferano in una strana nebbia innaturale: il padre di famiglia David Drayton (Thomas Jane) organizza le difese, ma la fanatica religiosa Mrs. Carmody (Marcia Gay Harden) è altrettanto pericolosa degli aggressori.
(Da: Dizionario dei film 2011 Merenghetti).

Darabont ormai c'ha preso gusto a trasformare gli scritti di Stephen King in pellicole (Il miglio verde, Le ali della libertà) ma, mentre le pellicole citate hanno avuto giustamente una gran fortuna al botteghino, questo The mist ha ricevuto un'accoglienza molto meno calorosa.
La colpa è forse da ricercare nel fatto che, quasi in contemporanea, erano usciti già film apocalittici di maggior risalto mediatico: La guerra dei mondi - E venne il giorno - Cloverfield... sono i primi che mi vengono in mente. Tutti comunque inferiori a quest'ultimo. (La guerra dei mondi poi, è stato letteralmente vergognoso).

Di sicuro questo adattamento a un racconto lungo di King, tratto dall'antologia: Scheletri del 1981 non ha colpe specifiche, anzi, lo ritengo uno dei migliori horror post 2000. Non che non abbia punti deboli, in particolare gli effetti speciali in computer grafica non sono affatto... "speciali", però è impossibile non farsi prendere dalla storia ideata dal "Re del brivido" e riadattata con (pochi... a parte il finale) cambiamenti dallo stesso Darabont a livello di sceneggiatura.
Gli attori fanno un ottimo lavoro, in particolare la fanatica religiosa interpretata dalla bravissima Harden che riesce a essere più pericolosa e infida dei tanti mostri fuori dal supermercato. Da un punto di vista psicologico è interessante vedere come una donna da sempre creduta pazza e sbeffeggiata, riesca ad assumere rispetto e potere non appena gli uomini si trovano davanti a un problema che sembra impossibile o insormontabile (farò un esempio un po' ardito... vi ricorda niente la Germania a cavallo tra gli anni '30 e '40?). 
A confrontarsi con lei e i suoi seguaci saranno un manipolo di uomini e donne (partigiani?) che avranno vita molto dura. A peggiorare le cose c'è il fatto che quasi tutto il film si svolge dentro quattro mura, aumentando il disagio e la paura di essere "colpiti nel sonno", sia dai mostri fuori che dai nemici dentro.

Non voglio fare spoilerare alcunché, ma vi assicuro che il finale sarà un vero pugno nello stomaco per molti. Tra l'altro non è il finale che lo stesso King aveva ideato, ma alla fine persino il famoso scrittore del Maine l'ha definito "migliore". (Cosa piuttosto strana, visto che è storica la sua incazzatura nei confronti di Kubrick quando il regista cambiò il finale di Shining). 
Non so se il finale di questo film sia migliore di quello del romanzo (anche se propendo per il sì), di certo è più coraggioso e tetro. Forse è anche questo uno dei motivi del parziale insuccesso della pellicola. La maggioranza del pubblico vuole sentirsi sicuro con i suoi bei film "precotti e digeribili". Raramente premia chi vuole andare un po' più in la e offre una pietanza, sicuramente più saporita, ma che rischia di far passare una nottata a rigirarsi nel letto in preda agli incubi... a meno che non si abbia uno stomaco di ferro.

Che altro dire... Consigliato a chi preferisce l'osteria al McDonalds. ;

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