Davvero un bel libro, questo di David Ebershoff, autore affermato e editor di Pasadina.
Una crime story ambientata nel mondo dei mormoni, un mondo praticamente sconosciuto qui da noi, che punta il dito con insistenza sul costume forse più chiacchierato della setta: la poligamia.

La seconda storia invece, è ambientata prevalentemente nella seconda metà del 1800 e vede protagonista Ann Eliza Young, personaggio realmente esistito e grande fautrice della lotta contro la poligamia. Fu proprio la Young a pubblicare nel 1876 il libro autobiografico: "La 19° moglie". Libro che, Ebershoff, ripropone nel suo romanzo, modificando leggermente il testo per adattarlo alla trama generale.
Le due storie si alternano continuamente e, con lo scorrere delle pagine, si allacciano sempre di più l'una con l'altra, fino a quando tutte le tessere del mosaico vanno al loro posto rivelando un finale sconcertante ma, bisogna dirlo, leggermente deludente rispetto al resto del libro. Si ha quasi l'impressione che l'autore abbia avuto fretta di concludere la storia troncando un finale che sarebbe potuto (dovuto) essere più esaltante.
Dopo tante pagine scritte, non avrebbe guastato qualche riga in più insomma.
In ogni caso consiglio questo libro che vi affascinerà nella narrazione (l'ho detto e lo ripeto, raramente ho incontrato un testo che scorre così bene) e vi farà conoscere un mondo, quello dei mormoni, che in Europa è quasi totalmente sconosciuto.
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